giovedì 23 agosto 2018

Compiti per il rientro

Il Servizio pubblico è scomparso dai radar della carta stampata. Nessuno ha nulla dire. Che sia un bene o un male, difficile dirlo.

I punti fermi: sulla  Rai la politica è in stato di confusione. Le tensioni nella maggioranza come pure nell'opposizione  non fanno pensare a nulla di buono.  Vedi pure le recenti esternazioni sulla questione concessioni nelle Tlc che potrebbe riguardare pure Viale Mazzini.
Nessuno ha un'idea precisa su come uscire dallo stallo. Il CdA è paralizzato. Due sole le ipotesi percorribili. O Foa si dimette e viene trovato un nuovo nome condiviso. Oppure permane lo stallo e, in questo caso, si affaccia lo spettro del Commissario. Con questa ipotesi, si entra in un labirinto complesso. Difficile argomentare quali siano i perimetri del Codice Civile che regolamenta la vita delle Società nel diritto privato e quali siano invece quelli che definiscono gli ambiti di una fattispecie come la Rai che, nella composizione e fonte di nomina degli amministratori, trova fondamento in una legge ad hoc.

Con l'inizio dell'autunno ci sono in scadenza appuntamenti importanti: impegni da contratto di servizio  e 700 MHz tanto per dire.

Il prossimo 4 settembre riaprono le Commissioni di controllo parlamentare. Non è stato ancora fissato il calendario della Vigilanza. E' verosimile che ci potrebbe essere una convocazione urgente.

Piccola nota a margine: si è parlato a luglio della possibile nomina di un Direttore Generale. La proposta appare fondata e sembra che Salini sia intenzionato a procedere. Non sono noti i criteri di scelta. I candidabili sembrano essere Claudio, Flussi e Ciccotti. Alcuni aggiungono Ciannamea.

Comunicazione in caso di crisi: Atlantia (30% proprietà Benetton) dopo un primo iniziale quanto imbarazzato silenzio, inizia a comunicare e dopo aver espresso rammarico e solidarietà con un fondo di 500 milioni, ora sceglie il terreno della tutela degli interessi degli azionisti. Interessante. La partita ora si concentra su due fronti: il primo tutto tecnico, giuridico, legislativo. Il secondo tutto sulla comunicazione e sull'immagine della Società e della sua percezione nell'opinione pubblica. E' verosimile immaginare che sarà questo il terreno prevalente, non foss'altro perchè il Governo ha posto molta enfasi, da subito, sulla comunicazione e sull'indirizzamento delle responsabilità. Per la famiglia di Treviso si pone un enorme problema: associare il proprio cognome ad una tragedia.
Come si dice tecnicamente: ci vogliono anni per costruire un'immagine e bastano 5 minuti per distruggerla.

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