Ieri abbiamo titolato “Riforma RAI: la Caporetto dell’opposizione”
dove abbiamo semplicemente fotografato la situazione. Nei giorni precedenti avevamo
titolato “Riforma RAI: Governo 2, opposizione 0 ... palla al centro” e coì è
avvenuto. Bloggorai sono anni, ormai tanti, che se ne occupa.
Qualcuno si è infastidito del titolo di ieri, molti hanno incassato il colpo,
altri hanno dovuto prenderne atto con rammarico e costernazione. Purtroppo, ribadiamo
puntualmente quanto abbiamo scritto e le reazioni che abbiamo riscontrato ci
confermano di aver colto il punto.
Lo stato dell’arte è di una semplicità disarmante: alla vigilia
dell’8 agosto la maggioranza di Governo si è presentata con 4 nuove proposte ed
una sintesi che le racchiudeva. Alla vigilia dell’8 agosto l’opposizione non ha
nulla in mano se non un generico, fumoso e strampalato “stiamo lavorando”. Alla
vigilia dell’8 agosto l’opposizione si sta dividendo tra chi vorrebbe predisporre
un maxi emendamento alla proposta della maggioranza (M5S, Floridia?) e chi
invece vorrebbe formulare un nuovo testo (PD?) dove però non si capisce quale possa
essere, scritto da chi, dove presentarlo e quando. Alla vigilia dell’8 agosto
il Senato chiude e se ne parlerà a settembre quando la maggioranza, ci scommettono,
è pronta ad andare in Aula.
Nota bene: l’opposizione sta lavorando poi su un tavolo sbagliato,
inutile e irrilevante: quello unico e vero si trova in VIII Commissione Senato.
Salvo che, qualcuno affermi chiaro e tondo, forte e chiaro: “buttiamo tutte le
quattro proposte (Nicita, Martella De Cristofaro e Bevilacqua) e proponiamo un nuovo
testo approvato e condiviso da tutti con un patto di sangue”.
È semplicemente ingiustificabile e insopportabile che l’opposizione
non ha lavorato finora su questo tema per trovarsi ora a dove rincorrere la “destra”
che “parlamentarizza” la riforma rivedendo la Legge Renzi del 2015!!! È
semplicemente ingiustificabile e insopportabile che l’opposizione non riesce ad
affrontare e risolvere i grandi nodi al suo interno e ne citiamo uno solo grande
come una casa: il canone!!!
Vogliamo ricordare cosa è successo quando c’è stato il “dibattito”
sul Contratto di Servizio (e non dimentichiamo come si concluso, cosa vi è
contenuto, chi lo ha votato e chi poi chi lo ha apprezzato … vedi la Digital Media
Company ... i KPI etc). Vogliamo ricordare, ancora una volta, lo scorso 26
settembre quando M5S e AVS hanno rotto il patto “prima la riforma e poi le nomine”
per poi avviarsi a votare i “loro” nomi, di Majo e Natale, fregandosene
beatamente dell’imminente EMFA?
E poi su quel generico “stiamo lavorando” meglio lasciar
perdere. Come altro definire questa situazione? Erano mesi, forse anche anni,
che il tema “riforma RAI” era lì che non aspettava altro che essere affrontata
eppure nessuno ha avuto la voglia, la forza e il coraggio di farlo. Vale la
pena polemizzare con gli “infastiditi”? Forse anche si se magari si esprimessero
sui contenuti (canone, fiscalità generale, fondazione, Vigilanza RAI etc) e
invece abbiamo avvertito solo imbarazzante e silenzioso brontolio. Vedremo, speriamo.
Intanto, il bollettino di guerra sul fronte Rai è sempre più
minaccioso. Sanremo è ai ferri corti e in un vicolo cieco. Ancora una settimana
di trattative per capire se verrà confermato o meno. Torino è alle porte e i
due partiti che si fronteggiano, al momento, non hanno armi sufficienti per
vincere subito. Vedremo, speriamo. Nel frattempo, leggiamo oggi, che Miss
Italia torna in Rai sotto le spoglie di Rai Play: un colpone!!!
L’operazione trasferimento sede Rai di Milano trema e si intravvedono
nubi cariche di lampi e tempesta. Gli ascolti di questo quarto di stagione sono
sotto i tacchi. L’operazione vendita/fusione di Rai Way è avvolta di mistero e
così via trotterellando.
La situazione non è buona… no, non sembra per niente buona.
bloggorai@gmail.com
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