lunedì 11 agosto 2025

RAI: una lunga notte d'estate

by Bloggorai ©

A questa calda estate manca qualcosa. Si avverte un certo senso di vuoto, di carenza, di assenza di un certo non so che difficile da decifrare. O sembrano non esserci notizie rilevanti (a parte le due guerre) o non ci sono chi è in grado di raccontarle. Sembra mancare la Politica con la P maiuscola: si legge solo di cincischiamenti del governo Meloni che non sa che pesci prendere su ogni piano. La sua sola ambizione è sopravvivere a sé stesso. Il Paese non sa dove poggiare per andare in vacanza? No problem: ci pensano i Tg e Gr della Rai a sostenere che va tutto bene perché se gli italiani non vanno al mare e gli stabilimenti sono quasi vuoti è perché vanno in montagna. Per tutto il resto si avverte una vaghezza sconsolante.

Ad aggravare la situazione c’è pure la totale assenza almeno di un gialletto sotto l’ombrellone. Pure il tema Gargliasco è andato in ferie. Stanotte per consolarci abbiamo ripescato un podcast sul delitto Cesaroni: solita storia italiana edificante di intrecci torbidi tra cronaca nera e strani agenti segreti che depistano le indagini. Nulla di nuovo.

La RAI? Lasciamo perdere. A leggere i dati di ascolto sembra una tragedia: quasi regolarmente sotto Mediaset e nemmeno di poco.  

Day time 9 ago – tot. Rai              1,8mln   30% sh

                               Tot Mediaset     2,4mln  39% sh

,,    ,,         8 ago – tot. Rai             1,9mln  31% sh

                               Tot Mediaset     2,5mln  40% sh

E cosi via nei giorni precedenti.

Sanremo: giorni difficili, difficilissimi. Da quel poco che si sa e si legge ora le trattative con il Comune sembrano in pausa perché nessuno vuole mollare (o sbragare). Il Comune è consapevole che senza le telecamere Rai la ridente cittadina ligure potrebbe vendere mazzolini di garofanini. Rai è consapevole che un margine di rischio a mollare il “brand” Sanremo ci potrebbe anche essere. Come uscirne senza rompersi l’osso del collo? Chi cede per primo? Per ora nessuno è in grado di saperlo. Se ne parla, forse, dopo ferragosto.

Nel frattempo l’EMFA e la riforma Rai possono attendere serenamente. La mossa del Governo di presentare una sintesi delle proposte di legge per adeguare la normativa nazionale alle disposizioni comunitarie potrebbe fornire un buon argomento per dire a Bruxelles “stiamo lavorando, dateci un paio di mesi e ci adegueremo”. Ci sarebbe da aggiungere “con o senza l’opposizione, o una parte di essa”. Già, perché l’opposizione “sta lavorando” e chissà, forse a settembre farà sapere qualcosa.

Cosa non si sa bene giacchè quella strampalata idea del COM (Contratto di Obiettivi e Mezzi) contenuta in quell’altrettanto strampalato documento e caduta dall’albero del pero, sembra sia naufragata prima ancora di essere messa a mollo. “Un tema da rivedere” ci dicono. Se sbagliate le premesse figuriamoci le conseguenze. Amen. Ricominciamo da capo, sempre che si riesca a capire, una volta per tutte, se questa riforma si potrà fare da soli o in compagnia, sia all’interno della stessa opposizione (c’è nervosismo”) sia con i partiti di governo. Difficile fare i conti senza di loro: in Parlamento, purtroppo, hanno la maggioranza.

Ha da passà a nuttata … ed è una gran bella notte … luna calante e per tetto un cielo di stelle. Nell’isola fervono i preparativi per la grande festa, il Panighiri del 15 agosto.

bloggorai@gmail.com

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