venerdì 29 agosto 2025

RAI: ...settembre . . andiamo ... è tempo di migrare

by Bloggorai ©

Lentamente, con calma, piano piano, sobri e sereni. Il maltempo di queste ora anticipa l’arrivo della “mezza stagione” che, ovviamente, non “è più quella di una volta”. Sicché questa mattina, in Bassa Val Tiberina, si comincia ad avvertire quel sottile profumino di settembre: l’uva Italia da tavola è matura, per quella fragola manca ancora qualche giorno e per quella da vino occorre attendere un paio di settimane. Nel frattempo sono maturate le famigerate “pesche di S. Antonio” una varietà selvatica che non richiede alcun trattamento: piccole saporite come raramente vi capiterà di assaggiare. Giusto nei giorni scorsi abbiamo trovato una pianta gemella, sul ciglio di una stradina secondaria, con la polpa rossastra e frutti più corposi. Proveremo a riprodurla.

Bene, giust’appunto la metafora del clima ci introduce all’argomento: la “sveglia” dopo il riposino estivo. Ieri l’Usigrai ha rilasciato un comunicato interessante: “Agosto è per definizione il mese delle ferie. Ma alcuni temi sulla Rai sono "in vacanza" da tanto, troppo tempo. È ora che le ferie finiscano, in tutti i sensi. L'Usigrai auspica che cessi il silenzio assordante, e prolungato ben oltre la classica pausa estiva, che da più parti circonda la Rai e ne rende incerto e preoccupante il futuro”. Già, silenzio assordante di tutti e in tutti i sensi. In primo luogo dentro e fuori il Cda che lo stesso Usigrai ha chiesto le dimissioni il 5 marzo scorso: “L'unica strada per uscire dal pantano sono le dimissioni di questo vertice e una nuova legge che sganci definitivamente da governo e maggioranza i vertici del servizio pubblico Radiotelevisivo e multimediale”. Bloggorai ha condiviso pienamente la richiseta di dimissioni almeno dei due consiglieri "di opposizione". Ovviamente, i consiglieri si sono ben guardati dal prendere in considerazione questa ipotesi come pure, se ne guardano bene dal sollevare dubbi di legittimità sulla situazione dei due presidenti, Agnes e Marano. Forse, evidentemente, stanno bene così e attendono che la “politica” gli tolga la castagna dal fuoco. Bloggorai è pessimista: non vede all’orizzonte il VII cavalleria che potrà salvare il cavallo dell’ex Viale Mazzini. Giust’appunto: nelle prossime settimane inizierà il grande sodo verso la nuova sede in zona EUR. Viene male pure a definirla: vuoi mettere Viale Mazzini con Via  Severo? e il povero cavallo? se lo porteranno dietro o lo impacchetteranno in attesa di tempi migliori?

Nel frattempo, come abbiamo scritto, il fuoco cova sotto la cenere. Oggi il Sole torna su Sanremo: mancano poche ore per la decisione finale ancora di certo non c’è nulla. Si lascia trapelare “un certo ottimismo” ma intanto si prende in seria considerazione l’ipotesi del Piano B (Torino o anche Roma). L’ottimismo che trapela si riferisce alle condizioni economiche (e sarà interessante capire e sapere chi ha ceduto e quanto, i ricorsi al TAR sono dietro l'angolo) mentre il pessimismo si riferisce al nodo cruciale: “una questione sulla quale il banco rischierebbe di saltare è quella della titolarità del marchio e del format”. Se la Rai cede su questo punto è finita. Se il Comune di Sanremo cede su questo punto è finito.

Nel frattempo, vale la pena accennare la notizia di Mediaset che ha chiuso il dossier Prosiebensat e si appresta a diventare il colosso europeo dell’audiovisivo con un bacino di utenza di oltre 300 mln di telespettatori tra Italia, Germania, Spagna, Austria e Svizzera in grado di competere contro i giganti dello streaming.

Infine, non ci occupiamo della notizia di oggi tanto strombazzata: Marcello Foa e il suo programma che non sarà più nei palinsesti radiofonici. Beghe tra i partiti di maggioranza: questo a me, questo a te.

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