venerdì 8 agosto 2025

RAI: è in partenza il treno riforma sul binario senza destinazione

by Bloggorai 

8 agosto 2025: appuntamento con la storia del Servizio Pubblico Radiotelevisivo italiano. Abbiamo la vaga, vaghissima, quasi flebile sensazione che qualcuno quando si tratta di salire su quel treno o sbaglia binario o arriva in ritardo.

Nel 2015 parte il treno dell'ultima riforma (ancora pienamente in vigore) e a condurlo c'è Renzi. Molti l'hanno rinnegata o dimenticata. 

Poco tempo dopo, nel 2000, inizia a Bruxelles il dibattito che poi porterà all'attuale EMFA. Questa la sintesi cronologica: settembre 2022 viene presentato il Progetto di regolamento, a fine 2023 vengono definite le linee guida e a marzo 2024 viene definitivamente approvato. Gli "esperti europei" nostrani, gli Uffici legislativi e le Relazioni istituzionali non l'hanno visto arrivare e pure quando se ne sono accorti era già tardi.

Nel frattempo, ottobre 2022, il senatore Nicita del PD presenta la sua proposta di riforma Rai, tutt'ora incardinata al Senato. Poi arriverà quella di Martella, sempre PD.  Da allora silenzio quasi assoluto su questo tema.

Arriviamo ad agosto 2024, appunto. L'opposizione in coro dichiara "prima la riforma e poi le nomine". Qualcuno evidentemente ha capito male e il 26 settembre inverte l'ordine degli addendi e il risultato cambia: viene formato il nuovo Cda con i criteri della Legge Renzi quando si poteva e forse si doveva fare qualcosa di meglio, di più: l'EMFA era già noto. I primi di ottobre 2024 qualcuno esulta: "ora incardiniamo il dibattito sulla riforma".

L'incardinamento fatica a prendere forma: fino a maggio scorso non c'era traccia di nulla e tutti tacevano. Improvvisamente alcuni si rendono conto che l'8 agosto è vicino. Il Governo e i suoi partiti nel giro di poche settimane sfornano 4 nuove proposte di Legge poi riuniti in una sintesi. L'opposizione è ferma al palo e promette che presto farà qualcosa, magari  a settembre, con il fresco. Cosa non si sa ma tant'è. 

Questo il punto. Ora la questione è molto semplice: o si apre un confronto con la maggioranza e si producono emendamenti alla loro proposta o si produce un nuovo testo sul quale poi cercare un accordo con la maggioranza che, appare logico supporre, dovrà poi votarla e approvarla. Per quanto abbiamo intuito il M5S potrebbe essere orientato alla prima ipotesi mentre il PD alla seconda. Parimenti evidente che se si prosegue su questa strada, la proposta PD potrebbe raccogliere, forse, solo il consenso di AVS.

Sappiamo per certo che "C'è molto lavoro da fare ... molto" e quel treno per la riforma, per l'adeguamento all'EMFA si allontana.

Intanto, ieri abbiamo dato mandato allo scrivano dell'isola di trascrivere il testo della nuova proposta dei giorni scorsi. Ci ha detto che quando è arrivato, alle prime righe, ed ha trovato il "Contratto di Obiettivi e Mezzi" gli è cascata la penna d'oca e si è rovesciato il calamaio. Dicono che a Via Asiago hanno interrotto le trasmissioni. Lo scrivano ha poi aggiunto che ben altre nefandezze ci sono contenute e non appena supererà il trauma proverà ad aggiustare la penna e riempire il calamaio. Ci ha detto che si parla di poteri dell'AD (firma fino a 10 milioni) e di un ruolo maggiore di AgCom-

quando lo scrivano avrà voglia e potremo leggere bene vi faremo sapere di cosa si tratta.

Intanto,.. ciuffffff ...ciuffffff... il treno è partito... non si sa doive è diretto ma intanto è partito.

bloggorai@gmail.com

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