Bim, bum …bam!!! Non c’è stato nemmeno il tempo di disfare i
bagagli e via subito con l’artiglieria pesante. La battaglia è iniziata su un
terreno duro e strategico: l’informazione Rai. Non era facile prevederlo:
mentre tutti erano indaffarati con la “riforma” del Servizio Pubblico, sottotraccia
si tesseva la grande trama prima delle prossime consultazioni regionali.
Facciamo il punto: il primo colpo di cannone lo tira la Maggioni
con le sue dimissioni da direttrice Editoriale per l'Offerta Informativa. Un ruolo
di primissimo piano e di assoluto rilievo strategico, o almeno così doveva essere.
Cosa abbia “offerto” e cosa coordinato non è dato bene sapere. Certamente ha
giocato bene la sua carta trasformando il suo pingue stipendio da 240 mila euro
in “contratto artistico” milionario. Il Cda Rai non sembra averne saputo nulla
o, se lo ha saputo, si è girato dall’altra parte oppure era complice. Ora per
la Rai ci sono due problemi: il primo è trovare nuove e adeguate trasmissioni
da assegnarli, il secondo è come sostituirla (in pole, of course, Giorgino sempre
trovi tempo tra una lezione e l’altra alla Luiss). Ma… ma …
II secondo colpo di cannoncino, forse una spingarda, lo tira
il consigliere Natale che “propone” alla Meloni una nuova trasmissione giornalistica.
Non se ne accorge nessuno, solo Bloggorai gli dedica as usual qualche riga e
finisce lì. Amen.
Il colpo grosso da obice arriva ieri mattina quando il Foglio
titola “Meloni vuole Chiocchi a Palazzo Chigi”. Bum Bum!! Leggendo l’articolo
si viene a sapere ovvero si confermano tante cose: A il “piano viene confermato”
ovvero la proposta ci sarebbe stata e la trattativa “viene data per chiusa”; B
dell’operazione “se ne parla anche tra i vertici degli apparati di Stato con i
quali il direttore del Tg1 ha rapporti ramificati e solidi”; C la premier “guarda
alla elezioni del 2027”. C’è oltre ma fermiamoci qui senza non sottolineare quei “rapporti
privilegiati con gli apparati dello Stato” che, ad occhio, potrebbero essere i “servizi”.
Già, certo, perché no: lo zampino di “servizi” non guasta mai, semmai aiuta.
E ci torna a buon gioco questa mattina un articolo su Il Giornale
con il titolo “Mediaset e Rai, la sfida è sull’informazione” dove si legge “… anche
nel campo dell'informazione, nella stagione televisiva che sta per prendere il
via Mediaset mette la quinta dopo aver giocato d'anticipo quest'estate mettendo
in campo una programmazione in diretta e non fatta solo di repliche”.
Cerchiamo di mettere insieme i punti. Tra esattamente 20
mesi scade la concessione Rai. Mese prime, mese dopo scade l’attuale Cda Rai se
non va a casa prima. Mese prima, mese dopo si vota alle politiche. Tutto porta ragionevolmente
a concludere che la Meloni e il suo Governo guardano lungo e aggiustano la mira.
La Rai diventa non solo il campo di battaglia (non si capisce chi sarebbe l’esercito
avversario) ma lo strumento offensivo più efficace per attestarsi in modo potente
a presidio dello strumento fondamentale necessario a mantenere la presa sull’informazione.
Ora non ci resta che decifrare questa mossa di Chiocci che
ieri avrebbe smentito. La vecchia regola secondo cui una smentita è una notizia
data due volte si dovrebbe confermare pure in questo caso. Il Giornale quando
scrive, in genere, nel suo ambiente è solitamente bene informato e la notizia
non è uscita “a caso”. Come pure per la Maggioni, si tratta di manovre in corso
che non possono aver visto l’AD Rossi ignaro di tutto, proprio per il noto “malumore”
con il direttore del Tg1. Difficile credere che non ne sapesse nulla e, semmai
fosse, sarebbe un aggravante per la sua posizione. Ieri Chiocci ha confermato i
contatti con la Meloni: la proposta c’è stata ma ha tenuto il punto sostenendo che
vuole rimanere e, in ogni caso, informerebbe prima l’Azienda. Ma ha informato Rossi
dell’offerta ricevuta? Insomma, non dilunghiamoci più di tanto in facili dietrologie.
Fermiamoci a constatare che siamo solo all’inizio.
Chiudiamo con Sanremo. Sappiamo che la trattativa sembra
ferma al palo del format mentre la parte economica “dovrebbe” essere chiusa. La
Rai accetta le richieste del Comune. Punto. Il previsto incontro risolutivo
slitta di giorno in giorno.
bloggorai@gmail.com
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