mercoledì 13 agosto 2025

La lunga e sofferta estate RAI: e gli "anziani" stanno a guardare

by Bloggorai ©

Gli anni passano, i figli crescono e i genitori invecchiano. 

Correva l’anno 2023 (anno dispari ed è rilevante annotarlo), mese di agosto, e leggevamo “Auditel, Mediaset domina luglio. Canale 5 contribuisce a spingere il Biscione al 37% di share nelle 24 ore, Rai al 35,4%” (Italia Oggi).

Poi, correva sempre l’anno 2023, mese di settembre, e sul Sole 24 ore a firma Andrea Biondi e leggevamo “Tv, la difficile estate Rai e gli ascolti di Mediaset sopra il servizio pubblico”.

A dicembre 2024 leggevamo su MF “Anche nel 2024 Mfe-MediaForEurope batte la Rai negli ascolti. La tv di Stato si avvia infatti a chiudere l’anno con il 36,6% di share nelle 24 ore, contro il 36,9% raccolto da Mediaset. Un risultato importate per Cologno Monzese sia perché questo, dopo il 2023, sarà il secondo anno di seguito in cui Mediaset sarà primo editore tv in Italia, sia (soprattutto) perché arriva in un anno in cui Rai ha trasmesso eventi importanti come Olimpiadi ed Europei di calcio, mentre su Mediaset ha pesato l’assenza del match in chiaro di Champions League”.

A maggio scorso sul Sole abbiamo letto “Osservatorio Agcom. Tv: nel 2024 Mediaset batte Rai per ascolti, Rai prima nel 'prime time'”.

Sarà che il nostro archivio è parziale, sarà che i dati possono essere mutevoli “qual piuma al vento” sarà che se osserviamo i dati Auditel di questi giorni, di queste settimane, la situazione appare alquanto chiara ovvero ... complicata

Arriviamo allora a questo periodo. Secondo dati resi noti dallo Studio Frasi nei primi 70 giorni del cosiddetto “fuori stagione” ovvero il periodo poco appetibile per gli inserzionisti pubblicitari, Rai perde poco meno di mezzo milione di telespettatori rispetto allo scorso anno (anno pari). Attenzione il confronto tra i due periodi è alquanto complesso per lo svolgimento di importanti eventi sportivi lo scorso anno (Europei di calcio e Olimpiadi). Quest'anno Mediaset con una programmazione più aggressiva (anzitutto La ruota della Fortuna e poi il grande successo di Temptation Island) gli ha consentito il superamento di circa 160 mila telespettatori rispetto alla RAI (anche La 7 è cresciuta). Questa osservazione però non attenua il dato essenziale ed evidente: Rai non ha programmato l’estate e Mediaset si, proprio come gli scorsi anni. Rai si attesta sulla linea Maginot di Techedeche e su qualche replica di fiction, as usual.

Punto, a capo.

Allora, fissiamo alcuni punti ormai consolidati. A: la platea televisiva si restringe per tutti i broadcasters B: il pubblico della Tv generalista è stabilmente “adulto” e tendenzialmente sempre più anziano C: Rai ha ormai quasi perso del tutto la competizione sul day time e resiste in prime time (vedremo la prossima stagione) D: il pubblico tendenzialmente si fidelizza e tende ad essere attratto dall’offerta editoriale più appetibile. Cosa succederà a settembre se Canale 5 prosegue con Gerry Scorri contro i pacchi di De Martino su Rai Uno? A proposito: non abbiamo letto una parola su questa trasmissione, da anni chiaramente a sostegno della ludopatia, una delle malattie sociali più gravi e devastanti.

Torniamo a domande che Bloggorai pone da tempo: come si aggiorna, si adegua e si evolve l’offerta editoriale Rai? Quali sono i contenuti innovativi, le nuove produzioni, le idee, i programmi, i prodotti che caratterizzano il Servizio Pubblico? Non tocchiamo il tasto degli acquisti, delle coproduzioni, degli appalti per carità di Patria. Infine, come la Rai prova ad intercettare quella parte di pubblico “giovane” oppure, cose le sue punte di diamante sono le repliche di Don Matteo o di Imma Tataranni? E' divenuto ormai un luogo comune "I giovani non guardano più la televisione figuriamoci la RAI"

Ancora una volta, il dibattito sulla qualità dell’offerta complessiva, la valutazione dei contenuti, la programmazione editoriale sembra non interessare. I consiglieri sono in vacanza.

Bloggorai@gmail.com  

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