mercoledì 26 luglio 2023

Uno, due , tre ...


Uno, due, tre, quattro, cinque, sei, setto, otto, nove … ancora qualche numero, ancora qualche minuto, prima di far arroventare la tastiera e poi scrivere. Tanto per tranquillizzarci, calma e gesso, diamo prima un occhio a Google Analytics giusto per avere una vaga certezza che le lettrici e i lettori di Bloggorai alle 12. 30 di stamattina potrebbero essere di più della somma dei potenziali (???) lettori degli articoli del Corriere, di Repubblica, Stampa e Fatto a proposito delle nomine dei vicedirettori RAI che non ci sembra proprio essere un argomento di grande interessa e attualità. Però, indirettamente, fornisce una chiave di lettura del fenomeno RAI molto interessante.

Note della giornata:

A. l’assalto alla diligenza (nomine direttori, vice, assistenti etc) prevede che la razzia e la spartizione del bottino sia assoluta, totale, completa e vi possono partecipare tutti, con le debite proporzioni. Cambia la tipologia: da spartizione a quotazione, da simpatia a vicinanza. L’importante è che siano rispettate le “quote” tra Governo e opposizioni varie. Competenza, capacità ed esperienza .. chissenefrega!!! Ora tocca ai “generi” allora si che ne vedremo delle “belle”

B: epica intervista oggi a Roberto Sergio su Il Messaggero (da ritagliare incorniciare, ne paleranno i nipoti tra 20 anni). Una chicca: “Ma davvero sta dicendo che la Rai è una cosa e la politica è un'altra cosa? La Rai non può esimersi dal rapporto con la politica. E' importante però che la poi la politica non condizioni la Rai. A differenza di alcuni dei miei predecessori, che non incontravano la politica incontrandola, io la incontro ma non mi faccio condizionare nelle scelte aziendali”. Ipse dixit …

C. il Foglio pubblica un dettagliato resoconto quasi stenografico (complimenti alla fonte) dell’intervento del direttore del Tg1 Chiocci con il titolo “Ecco il mio Tg1" Il piano editoriale del nuovo direttore Chiocci: "Basta panini e pastoni, fate domande ai politici". Alleluia, acciperbacco, geniale … che concretezza! Sembra sia piaciuto a tanti (sic!). La dice lunga sull’aria che tira: Franza o Spagna purchè se magna. L’autore dell’articolo, Carmelo Caruso, conclude e scrive “In Cda anche il consigliere quota dipendenti Rai, Riccardo Laganà, si è complimentato: "E' un piano concreto". Il discorso, il piano editoriale di Chiocci, fragoroso, e nuovo, gli sarà inevitabilmente esibito alla prima promessa disattesa. Da oggi sarà Chiocci la misura di Chiocci”. Amen! Chissà chi sarà la "misura" del Cda?

D: Marco Livi, su Italia Oggi scrive: “Nei primi 3 mesi dell'anno i tg serali hanno perso 1,92 min di spettatori … Lo riporta l'Osservatorio sulle comunicazioni pubblicato ieri dall'AgCom che indica, inoltre, come nella fascia serale i tg della Rai abbiano perso su base annua i113,4% degli ascolti giornalieri (da 12,06 a 10,75 milioni di spettatori), con una riduzione per il TG1 delle 20 pari al 10,8%, dell'8,3% per il TG3 delle 19, mentre il TG2 delle 20:30 ha avuto una flessione degli ascolti del 20%. I tg serali di Mediaset, in media, hanno registrato una riduzione de16,4% (da 5,96 a 5,51 milioni di spettatori): il TG5 delle 20 un -5,9%, quello di Studio Aperto delle 18:30 -12,8%, mentre gli ascolti del TG4 delle 19 sono calati dei 12,3%. II TG La7 delle 20 è passato da 1,22 a 1,06 milioni di ascolti (-13,2%)”. Bloggorai lo scrive da tempo. Due milioni di persone che se ne vanno dalla Tv generalista sono un bel tema su cui riflettere.. ma solo per pochi intimi.

E: Carlo Fuortes sarà il nuovo sovrintendente del San Carlo di Napoli: CVD (Come Volevasi Dimostrare). È stato cacciato? Se n’è andato da solo? È stato aiutato dal Governo? Non lo sapremo mai !!! Di certo sappiamo solo che il DL con il quale è avvenuta la “facilitazione” non aveva i requisiti di “necessità e urgenza” previsti dalla Costituzione. Però nessuno ha battuto ciglio e Mattarella ha firmato. Amen. Si capisce poi perché Chiocci al Tg1 sia piaciuto.

E: Giuseppe Busia, presidente Autorità Anticorruzione, in Vigilanza RAI ha sostenuto che “Nell'ultimo triennio su tre miliardi e 770 milioni di euro giudicati dalla Rai due terzi sono i contratti esclusi dall'applicazione del Codice dei Contratti cioè 3.500 contratti per 2 miliardi e 500 milioni mentre sono un terzo quelli che lo applicano circa 1780 contratti per un miliardo e 200 milioni”. C’è qualche problemino su questo volume di contratti conclusi fuori dal Codice o no??? Qualcuno se ne accorge?

E poi qualcuno si scandalizza o si sorprende se si scrive di “corruzione morale, politica e culturale presente dentro, fuori e intorno al Servizio Pubblico” oppure si lascia prendere da un disperante pessimismo.

L’alfabeto sarebbe ancora lungo … il tempo stringe, i figli crescono e i nonni invecchiano …

bloggorai@gmail.com

ps: leggiamo su Dagospia: " ...é stato proprio Urso, dopo il siluro di Report, a far sparire dal nuovo Contratto di Servizio la valorizzazione del giornalismo d'inchiesta"

Che sia stato lui o meno non lo sappiamo, però sappiamo che sull'argomento si avverte un caloroso silenzio!

 

 

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