martedì 11 luglio 2023

Il Nuovo Contratto di Servizio: la nuova Rai e la "nuova destra"

Foto di Steve Buissinne da Pixabay

ATTO DEL GOVERNO SOTTOPOSTO A PARERE PARLAMENTARE Trasmesso alla Presidenza il 11 luglio 2023 Schema di contratto di servizio tra il Ministero delle imprese e del Made in Italy e la RAI-Radiotelevisione Italiana Spa, per il periodo 2023-2028.

Ecco, lo abbiamo: il testo del nuovo Contratto di Servizio. È arrivato finalmente ad essere pubblico quello che hanno ostinatamente voluto tenere segreto e riservato, quello sul quale non si è voluto aprire un dibattito pubblico e trasparente e che invece è stato trattato come una sorta di “pizzino” oscuro e privato, per pochi intimi. Lo abbiamo scritto più volte: non c’era ragione o motivo tecnico giuridico al mondo che giustificasse questo atteggiamento “riservato” salvo sentire frasi sconclusionate del tipo “renderlo pubblico avrebbe indebolito la posizione negoziale di RAI verso i suoi interlocutori”.

Per conoscere e poter diffondere questo documento strategico sul futuro della Rai e del Servizio Pubblico è stato necessario l’ingresso nell’area “pubblica” assoluta, il Parlamento, affinché si sapesse ciò che si doveva sapere da tempo. Eppure, le linee guida erano pubbliche da oltre un anno. In ordine: prima il documento RAI di febbraio, poi il parere del MISE di maggio e poi quello di AgCom di luglio dello scorso anno avevano già tracciato il solco pubblico del dibattito ed era sufficiente solo proseguire sulla traccia. Avrebbe forse consentito la partecipazione e il coinvolgimento di tutti gli interessati, in primo luogo i cittadini, i telespettatori, coloro che pagano il canone. Non è stato fatto e così non è avvenuto,

Ora bisogna porre in via preliminare una serie di domande. Anzitutto come sarà la “nuova RAI” della “nuova destra” che in questo Contratto viene disegnata? Parleremo in primo luogo della  “visione” di Servizio Pubblico che in esso è contenuta. Parleremo di come e di quanto questo nuovo Contratto potrà impattare il rinnovo della prossima Convenzione la cui scadenza è prevista per il 2027. Parleremo di come e di quanto questo contratto è diverso dal precedente, dove è migliorato e dove è peggiorato cioè dove e come la RAI si rafforza nella sua missione di Servizio Pubblico o dove invece si indebolisce. Si tratta di un Contratto di “destra” per quanto è emanato sotto il tallone del Governo senza che nessuno finora ne ha potuto prendere visione? Oppure contiene ancora retaggi di una “cultura” politica precedente all’attuale Governo Meloni? Nel caso, quali sono?

Cominciamo a studiare e leggere attentamente le 25 pagine più 200 allegate (schede tecniche) con 25 articoli e una sorta di “allegato” dove si declina l’“Offerta di servizio pubblico”.

bloggorai@gmail.com

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