lunedì 25 marzo 2019

Terrapiattisti

Ci stiamo convincendo che la terra è piatta. Quando il sonno della ragione colpisce la politica tutto è possibile. Questo il pensiero di primo mattino, quando il GR ci informa che anche la Basilicata è caduta sotto i colpi del centro destra. Non che Matera fosse l'ultima trincea, con tutto il rispetto, però ormai sembra che le praterie spianate a Salvini potrebbero essere più vaste di quanto l'orizzonte non racchiude.
Traduciamo queste riflessioni e le riportiamo a viale Mazzini. Domattina, alle 8.30, è stata convocata la Vigilanza e sarà molto probabile che verrà affrontato il Piano industriale. In questo caso, sarà un banco di prova significativo di come potrà evolvere lo scenario Rai. Le forze in campo vedono la Lega pronta a mettere le mani sul "malloppo" e provare a forzare la mano per prendere anche l'AD. Il M5S è sulla difensiva: la punta di diamante delle proposte e delle riflessioni sono ferme all'articolo di Travaglio di una decina di giorni addietro, dove si riesumava una proposta di legge di riforma della governante Rai con qualche anno di anzianità però ancora meritevole di attenzione. Della consigliera Coletti "in quota" non si hanno notizie (intervista di un paio di settimane fa). Per chi si attendeva fuoco e fiamme in CdA all'insegna della trasparenza, del cambiamento, sembra girare un venticello di    perplessità. Anche il PD, fermo al palo del voto contrario in CdA al piano, ora si troverà di fronte al possibile rovescio degli equilibri. Da un lato Salini e il "suo" piano (con l'imperdonabile incontro preventivo a palazzo Chigi mai sconfessato). Lato opposto la Lega pronta all'arrembaggio.

Nel mezzo, il Piano ancora tutto da decifrare, su diversi fronti: la ristrutturazione per genere, le fonti di finanziamento, le tecnologie e i nuovi canali. In attesa di notizie dal MiSE ...

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