martedì 5 febbraio 2019

Sanremo

Eppure ... " Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia". Oppure, nella versione più moderna : «Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi: navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione, e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser!"

Allora: oggi leggiamo un interessante contributo sul tema piano industriale sul sito di repubblica. A parte ricordare i noti precedenti, di quando l'ex DG rilasciava interviste "interessanti e interessate" (ricordate quando su questo stesso blog abbiamo scritto spesso e volentieri del "gomblotto" sulla vendita di parte di Rai Way ?) oggi osserviamo compiaciuti che, a volte ritornano, seppur sotto altre spoglie. Cosa leggiamo? Leggiamo che a qualcuno viene in mente che, per fare cassa e supportare scelte strategiche del piano industriale (evidentemente ben noto a chi ha scritto il pezzo) si vorrebbe procedere alla vendita di quel che resta della quotata di Via Teulada, al netto dell'obbligo di legge al mantenimento del 51% in mano pubblica.  Che genialità! Perchè nessuno ci ha mai pensato prima???
Lasciamo perdere le quisquillie della vendita di beni immobiliari (Corso Sempione etc) rimane il problema di fondo: l'interesse privato nella sfera pubblica. A chi giova mettere le mani ora sul quel che è e su quello che sarà nei prossimi anni degli impianti di Rai Way? chi, come e quando metterà mano al cosiddetto "polo delle torri"? controllato da chi? con quali progetti? con quali prospettive? é parte del progetto che lo stesso Gubitosi, salvatore della Patria, persegue all'interno di Tim? In questo senso si legge la notizia trapelata e mai confermata di Mario Orfeo, ex Dg, nominato presidente alla prossima Assemblea degli azionisti perche "è in grado di parlare con la politica" come ci ha riferito una nostra fonte? Se proprio qualcuno ha voglia di dire o fare qualcosa di serio, in tal senso, è rivedere per intero la politica dissennata di privilegiare la redistribuzione dei dividendi agli azionisti invece che investire in ricerca, innovazione e sviluppo (come invece non sembra avvenuto negli ultimi anni).
Altro capitolo interessante è la questione canone. E' noto che il Governo in carica, ancora una volta e in fotocopia su quanto ha fatto incostituzionalmente (come hanno scritto ben tre autorevoli costituzionalisti: Pace, Ainis e Cheli) il governo Renzi, ha messo mano sul canone appropriandosene illegittimamente in quanto  risorsa economica non disponile per scopo diverso da quello previsto dalla Legge. Il vertice attuale, leggiamo sull'articolo citato, "non ha voglia di entrare in rotta di collisione con il governo" acciperbacco !!! che notiziona !!! non lo sapeva nessuno ...grazie per averci informato !!! La novità, peraltro, potrebbe essere che si minaccia l'ennesimo ricorso al Tar che, sappiamo bene, è come il prezzemolo: non si nega a nessuno, tanto poi nessuno se lo fila. Altra storia sarebbe il ricorso alla Corte Costituzionale, ma questo è altro argomento.

Ancora allora (vedi post di ieri): c'è, o ci dovrebbe essere un piano industriale reale, fattuale, in corso di attuazione e uno virtuale, fittizio, fantasioso che tanto poi non applicherà nessuno. Sarebbe in interessante esercizio di merito misurare il precedente piano industriale e dare un numero alla sua validità, agli obiettivi che si era prefissato e a quelli che ha poi concretamente raggiunto (a proposito, molto utile il confronto: quanto è uguale e quanto è diverso) Metti poi che il Governo va a scatafascio, metti che Salvini e Di Maio vanno a finire a pesci in faccia? che ne sarà di Salini e Foa e compagnia cantando? Saranno loro gli artefici del nuovo piano industriale? chi si assumerà la responsabilità di aver proposto (oppure di aver annaquato, insabbiato) una possibile ipotesi di sviluppo del Servizio Pubblico?

Nota a margine a favore dei "gomblottisti": chi sta per essere nominato oggi come direttore di Repubblica? che ruolo ha ricoperto e da chi era sostenuto quanto era in Rai?


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