lunedì 29 luglio 2019

Todos a la playa


la valigia al piede ... è giusto così, senza retorica, senza lamentele, chi ha avuto ha avuto ... chi ha dato ha dato .. tutti al mare, in montagna o ai laghi ... ovviamente pure il Servizio Pubblico non può essere da meno.



Qualcosa però teniamocelo a mente: segnalo tre articoli. Il primo firmato Guido Romeo sul Sole 24 ore di ieri, riporta i dati un uno studio molto interessante a proposito del "valore" in termini elettorali generato dall'esposizione, dalla visione, della televisione commerciale. La stima è che possa valere, nell'arco di tempo considerato dalla ricerca, circa 64 parlamentari. Anni addietro una ricerca sullo stesso tema stimava che l'esposizione mediatica alla tv poteva garantire  la possibile formazione di un micropartito con il 3% dell'elettorato (nei sondaggi su Conte si parla di cifre superiori). Cifre piccole e comunque variabili indimostrabili per quanto utili a comprendere alcuni fenomeni in corso che da tempo interessano e coinvolgono direttamente il Servizio Pubblico Radiotelevisivo. Si sostiene spesso che la politica pone molta enfasi nel "controllo" e nella gestione della comunicazione attraverso la stampa (cartacea, tv e radio) e si tralascia, spesso, quanto invece avviene nella comunicazione "leggera", di intrattenimento oppure attraverso la proposizione di modelli, stili di vita, linguaggi e comportamenti individuali e collettivi che poi, a sua volta, si traducono in voti per il partito in grado di intercettare questi mutamenti.

Comunque, si tratta di un documento di grande interesse. Per la gioia dei nostri lettori, da mettere in valigia: https://pubs.aeaweb.org/doi/pdfplus/10.1257/aer.20150958

Il secondo articolo che segnaliamo è a firma di Stefano Balassone (ex cda Rai) su Repubblica del 27 luglio a pag. 41 dove si legge una interessante riflessione sul pubblico televisivo attento alle trasmissioni di intrattenimento leggero. In particolare, si legge come Mediaset persegua una strategia editoriale concentrata sulla fidelizzazione dei telespettatori con un mainstream tutto virato sui temi "amore e sentimenti". A quanto sembra, ci riesce.

Infine, da segnalare inoltre un articolo di MF del 27 a firma Ester Corvi, sulle tendenze del prossimo futuro tra tv lineare e non lineare. Si citano studi di Morgan Stanley e Ampere Analysis dove si legge che per la prima si consolida l'andamento decrescente del 5% compensato dall'aumento tendenziale della seconda di pari punti. Da tenere a memoria.

Per tutto il resto, l'aria si è rinfrescata e sui giornali di oggi non troverete quasi nulla. Aria di vacanza, anche nelle redazioni

bloggorai@gmail.com



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