venerdì 5 luglio 2019

Vincitori e vinti

Foa e gli altri consiglieri si sono dimessi dai loro incarichi nelle consociate "per rispetto dell’Istituzione parlamentare, per il prioritario interesse aziendale..."

Abbiamo atteso per capire, sapere, sentire come si è concluso il Cda al di là delle lettere e dei comunicati. Abbiamo inteso che qualcuno si accontenta di quanto avvenuto: le truppe sono state sbaragliate, abbiamo vinto su tutti i fronti. Così non è e lo abbiamo scritto più di una volta: la battaglia vera non era sulla presidente e sui consiglieri Rai che assumono altri incarichi (nota a margine: il consigliere De Biasio con il suo incarico a Arexpo di Milano?)  quanto invece un tema di ben più grave rilevanza. Riguarda l'assegnazione del canale in inglese alla consociata Rai Com assolutamente non prevista dal Contratto di Servizio e al quale si dovrebbero destinare risorse economiche provenienti da canone. A suo tempo, Riccardo Laganà disse: “Lo statuto dovrà essere cambiato e, inoltre, tra Rai e RaiCom bisognerà stipulare un contratto di servizio. Ricevere soldi pubblici cambia la natura giuridica della consociata che, in virtù delle modifiche, dovrà sottostare agli obblighi di trasparenza, anticorruzione e aderire al codice degli appalti. Inoltre ricevere soldi da privati, che potranno finanziare programmi, si pone al di fuori della mission di servizio pubblico”. Con questa storia è stata operata una vera e propria strategia di distrazione di massa: fumo negli occhi per nascondere la sostanza e magari cogliere un risultato su un altro fronte, ben più interessante.

Su questo argomento non si è fatto un passo avanti e a nulla vale (proprio a nulla, visti i precedenti) invocare il possibile ricorso al TAR. Tutti sanno che quando si tratta di ignorare sentenze (vedi quelle della Corte Costituzionale sul prelievo forzoso del canone) come pure quelle della Cassazione in tema di contenzioso del lavoro, in questo Paese si mettono al lavoro gli specialisti dell'insabbiamento dell'occultamento, del rinvio, del sopire, tacere, addormentare. 

Per chi si diverte con i giochi di strategia (come il sottoscritto) sa bene che vige un principio fondamentale: ponti d'oro al nemico che fugge. Questo è il caso di chi, come abbiamo scritto, ritiene una vittoria le dimissioni di Foa. Così, forse, non è. Hai voglia a ribadire che A: me lo ha chiesto Salini B: era tutto regolare C: abbiamo comunque obbedito alle Istituzioni parlamentari. In questi termini si potrebbe leggere una storia diversa: A: Salini non avrebbe dovuto fare quelle proposte B: la regolarità non si accompagna con l'opportunità e la necessità C: vorrei ben vedere che si disattendesse la volontà dell Parlamento. E già che siamo in tema: era necessario tutto questo tempo per presentare le dimissioni? cosa si è atteso fino all'ultimo momento per uscirne di impaccio? Cosa ostacolava, cinque minuti dopo il parere della Vigilanza fare come i Carabinieri e dire, semplicemente "obbedisco" ??? 
Ci potrebbero essere tanti buoni motivi e ce li ha forniti chiari e tondi questa mattina un articolo a firma di Giovanna Vitale su Repubblica: Per dimettersi "spontaneamente" il presidente Rai pretende infatti che venga esaudito almeno uno dei suoi tre desideri. La promozione del fedelissimo Fabrizio Ferragni, appena defenestrato dalla direzione Affari istituzionali, alla guida di Rai News. La nomina dei quattro vicedirettori di Rail chiesta dalla De Santis ma bloccata proprio dall'ad (tre dei quali in quota sovranista: Infante, Fiore e Argenziano; solo l'ultimo, Franco Di Mare, vicino ai grillini). O il cambio al vertice del Tgl". Ora, come si dice, a pensar male si fa peccato ma si indovina quasi sempre e saranno i fatti a dirci come stanno veramente le cose. Fra qualche giorno la presentazione dei palinsesti: bella partita, per ora concentrata tutta sui nomi dei conduttori ma pochi si sono addentrati nei meandri dei contenuti. Quale sarà la "narrazione" del Paese che verrà fornita del Servizio pubblico? Magari, qualche consigliere "illuminato" ci potrà essere di aiuto.

Concludiamo nel silenzio di un accaldato venerdì pomeriggio: gli accertamenti sul grave black out di Rai Way sono stati compiuti? con quale esito?  E dei dati sul Total Audience ? ne vogliamo parlare? ci torna in mente la dichiarazione del segretario Usigrai e chi rema contro l'AD ... già ...chi sarà mai ?

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