venerdì 14 dicembre 2018

nulla

Nei giorni scorsi autorevoli colleghi, nel corso di un confronto, hanno citato con entusiasmo un testo fondamentale sui cambiamenti: Flatlandia di Edwin Abbott. Sono corso a leggerlo, ed. Adelphi  (si trova anche gratis in PDF in rete). Superate le prime difficoltà  per un complesso romanzo tra la fanta - scienza (proprio con il trattino per dire che non è solo fantascienza come la si intende comunemente, questo trattato ha anticipato di 20 anni la teoria della relatività di Einstein) si percepisce subito il senso generale: il mutamento da un sistema a poche dimensioni ad un'altro più complesso. Grazie a chi lo ha segnalato: di grande utilità per cercare di capire cosa succede.

e già ...cosa succede? pochi minuti fa un caro amico e collega, mi telefona per chiedermi notizie: su cosa? sul CdA di ieri? sulle prossime nomine di Rai Pubblicità ? su chi prenderà il posto di Coldagelli all'Ufficio Stampa ? se e quando Flussi lascerà il posto alla direzione risorse umane e su chi potrebbe prendere il suo posto?
Posto che vi scrive non ha molta voglia di imbarcarsi in queste vicende, la sensazione che si condivide è che ci troviamo poco oltre il nulla ... tutto questo sembra appartenere ad un piano unidimensionale piatto e melenso.
Quando è stata approvata la nefasta legge che regola oggi la governance di Viale Mazzini, qualcuno, per "metterci una pezza" sosteneva che almeno era garantita la presenza degli indicati dal Parlamento per sostenere che almeno si poteva auspicare un stimolo, un controllo ... un qualcosa qualsiasi che potesse dare un filo di speranza. Il futuro dell'Azienda nelle loro mani ? Lasciamo perdere.

oggi a Roma pioviggina, fa freddo, è umido ... farà bene un brodino caldo !

bloggorai@gmail.com

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