giovedì 27 settembre 2018

a sua insaputa

Perchè nessuno si è mai accorto prima che nelle valli ticinesi viveva ed operava Marcello Foa? ci avrebbero risparmiato un triennio di presidenza Maggioni. A sentirlo parlare, per la prima volta, non c'è che dire: un campione integerrimo di indipendenza, autonomia, professionalità, titoli accademici, esperienza manageriale, rispetto per le istituzioni, alfiere della meritocrazia, allievo e pupillo di maestri del giornalismo. Insomma, per la Rai l'uomo giusto al posto giusto: si tratta proprio dell'uomo del Cambiamento che tutti aspettavamo. Averlo saputo prima !!!
Chi lo ha visto ieri in Vigilanza ha pure commentato "Però, che brava persona, persino le fake news, i tweet sono robetta insignificante rispetto al  suo percorso professionale".

Lui non se lo aspettava, tutto preso in pacifiche e placide nuotate nelle limpide acque dell'Egeo, è stato chiamato da un anonimo interlocutore: la Patria ti aspetta, torna e sarai Presidente ! In due ore Foa decide: obbedisco, fedele servitore del tricolore! Quei mascalzoni dei politicanti, però, gli giocano un brutto scherzo non si accordano tra loro e alla prima votazione lo impallinano. Lui, invece del fremito di indignazione e tornare di corsa a completare le vacanze, gli prende il furore del ferramenta: si inchioda alla poltrona in attesa di tempi migliori.

Nel frattempo, la politica corre veloce  e guarda avanti ... molto avanti: ci sono alle porte, in ordine, le elezioni regionali, quelle europee, gli equilibri del centro destra, la riorganizzazione dei tetti alla pubblicità, lo spread che avanza, la legge Fornero da abolire, la flat tax etc etc ... Accipicchia, vuoi mettere, tutto ciò che riguarda direttamente la Rai che certamente non può essere lasciata in balia delle onde.

Trovato l'accordo, fatto l'inganno. Il Presidente del Servizio Pubblico è semplicemente ostaggio e prigioniero di un patto politico al di sopra della persona. Ogni altra considerazione non può che derivare da questo punto granitico. Per il resto, come detto più volte, da questa Legge non ci aspettavamo l'uomo della Provvidenza e comunque "uno vale uno". Magari, fra qualche anno saremo costretti a dover ammettere che sarà stato pure bravo.

Con queste premesse, ora, come sostengono alcuni nostri lettori, sarà necessario aprire una linea di credito e giudicarlo per le cose che farà. Ce ne faremo una ragione.

Però, il dubbio atroce che qualcosa non sia stato fatto in punta di diritto, di rispetto delle regole,, continua a correre. Hic sunt leones.

bloggorai@gmail.com



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