lunedì 3 novembre 2025

RAI e Autorità: chi garantisce cosa?

By Bloggorai ©

“Così fan tutte …” ... così fan tutti !!!

Il “caso” sollevato da Report a proposito del Garante della Privacy ci ripropone e induce ad una brevissima riflessione.

Le Autorità di Garanzia, come altri istituti di controllo di interesse pubblico, hanno il loro attuale fondamento nella espressione degli equilibri politici del momento in cui vengono nominati. Non ci sono criteri professionali da seguire obbligatoriamente per comparare e selezionare i candidati commissari (o consiglieri). Vedi pure il Cda Rai: come e perché sono stati “nominati” i quattro consiglieri Antonio Marano, Federica Frangi, Alessandro di Majo e Roberto Natale? Quali criteri sono stati utilizzati per essere preferiti i loro nomi piuttosto che uno qualsiasi degli altri candidati? Nessuno, se non essere “espressione” diretta di un partito o di un’area politica (segnatamente Lega, Fratelli d’Italia, M5S e AVS). Perché, ad esempio, si sceglie un “avvocato” figlio di noto avvocato e amico di potente avvocato e non un “avvocato” qualsiasi? Perché si preferisce un ex portavoce politico piuttosto che una persona che non ha mai portato “voce” di alcuno?

Leggiamo uno stralcio dell’intervista al costituzionalista Ugo De Siervo oggi su Il Fatto: “Assistiamo a una degenerazione delle autorità indipendenti. Si chiamano così perché dovrebbero essere indipendenti dal sistema politico e dai partiti. E nel momento in cui progressivamente i componenti vengono sempre più palesemente scelti per i loro rapporti politici, non va bene. Non servono più a nulla. E non perché non sono indipendenti, ma perché sono dipendenti da maggioranze o minoranze politiche”.

Misteri della “fede” politica.  E proprio seguendola pista della “fede” politica, sia di fonte partitica che di fonte Governo, abbiamo fatto una piccola ricerca con l’aiuto dell’IA sulle principali Autorità di Garanzia.

AgCom. Giacomo Lasorella (Presidente): La sua nomina nel 2020 è stata proposta dal Presidente del Consiglio di allora (Giuseppe Conte, sostenuto da M5S e PD).

Massimiliano Capitanio: Eletto nel 2022, proviene da una carriera politica ed è stato deputato della Lega prima di assumere l'incarico di commissario.

Antonello Giacomelli: Eletto dalla Camera dei Deputati, ha un background politico di lunga data, essendo stato sottosegretario e deputato del Partito Democratico (PD).

Elisa Giomi: Eletta dal Senato della Repubblica, la sua nomina è stata sostenuta dalla coalizione di centrosinistra al momento della sua elezione nel 2020.

Laura Aria: Eletta dal Senato, la sua nomina è stata sostenuta dalla coalizione di centrodestra al momento della sua elezione nel 2020.

AGCM. Roberto Rustichelli (Presidente): Magistrato ordinario di carriera, è in carica dal 6 maggio 2019. La sua nomina è stata congiunta da parte dei Presidenti di Senato e Camera, al tempo Maria Elisabetta Alberti Casellati (Forza Italia) e Roberto Fico (M5S), riflettendo un accordo trasversale.

Elisabetta Iossa: La sua nomina è stata sostenuta dalla maggioranza di Governo di allora (Governo Draghi, con ampio sostegno parlamentare).

Saverio Valentino: Nominato il 13 giugno 2023, ha un background di avvocato e giurista con esperienza in diritto amministrativo e appalti pubblici. La sua nomina è stata oggetto di accordi politici tra i partiti della maggioranza di Governo del momento.

Privacy. Pasquale Stanzione (Presidente): La sua nomina nel 2020 è stata frutto di un accordo politico tra le forze che sostenevano il Governo Conte II (principalmente Movimento 5 Stelle e Partito Democratico).

Ginevra Cerrina Feroni: Costituzionalista ed esperta di diritto pubblico comparato, la sua nomina nel 2020 è stata sostenuta dalla coalizione di centrosinistra.

Agostino Ghiglia: Avvocato e già esponente politico, ha ricoperto incarichi istituzionali ed è stato deputato. La sua nomina è stata sostenuta dalla coalizione di centrodestra, in particolare da Fratelli d'Italia.

Guido Scorza: Avvocato e giurista esperto di diritto delle nuove tecnologie e blogger, la sua nomina è stata sostenuta dal Movimento 5 Stelle.

Consob. Paolo Savona: Economista di fama, con una lunga carriera accademica e incarichi istituzionali pregressi, tra cui Ministro per gli Affari Europei. La sua nomina nel 2019 è avvenuta su proposta del Governo Conte I (sostenuto da M5S e Lega).

Gabriella Alemanno: Dottoressa con esperienza in ambito fiscale e delle agenzie fiscali (Agenzia del Territorio, Agenzia delle Entrate). È stata nominata nel 2023 dal Governo Meloni (centrodestra).

Federico Cornelli: Dottore commercialista, con una solida esperienza in analisi finanziaria e revisione contabile, avendo già lavorato in CONSOB in ruoli dirigenziali. È stato nominato nel 2023 dal Governo Meloni (centrodestra).

Chiara Mosca: Professoressa associata di Diritto commerciale all'Università Bocconi, con competenze in diritto e regolamentazione finanziaria. È stata nominata nel 2021 su proposta del Governo Draghi (larga coalizione).

Carlo Comporti: Ha una lunga esperienza interna alla CONSOB, dove ha ricoperto diversi ruoli direttivi prima della nomina a commissario nel 2022, avvenuta durante il Governo Draghi.

Così fan tutti … così fan tutte. De Siervo conclude la sua intervista con una proposta: Secondo lei come se ne esce? Con un atto di autonomia dei componenti rispetto alle fonti di designazione: che si dimettessero dai rispettivi partiti o dall’incarico per salvaguardare la loro credibilità personale”.

Cominciassero dal dare il buon esempio in Rai: dimettevi!!! Nei giorni scorsi il M5S a proposito di Report e l’impegno a tradurre in fatti concreti la tutela della trasmissione e del giornalismo d’inchiesta (vedi pure Petrolio) ha sostenuto che “… se questo non avverrà sarebbe opportuno che i consiglieri facessero un passo indietro”. Lo aveva già sostenuto anche l’Usigrai a febbraio scorso. Volendo, è tutto molto semplice: potrebbe essere sufficiente una telefonata.

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