venerdì 30 giugno 2023

E' arrivato un Marziano e vuole sapere della RAI


Siamo molto indecisi se aderire a qualche bizzarra teoria complottista oppure attenerci scrupolosamente a quanto riusciamo (con grande fatica) a sapere e capire. In altre parole, siamo tormentati tra sentimento e ragione, tra estasi e concretezza brutale, tra raziocinio e fatalità, tra caso e certezza.

Complice un breve, caldo e benvenuto scroscio d’acqua estiva, ci siamo chiusi in casa a rivedere carte e cartuccelle varie. Non ci è ben chiaro cosa e perché, ma abbiamo la sensazione che qualcosa per quanto succede sulla RAI e dintorni non torna. 

Se aderiamo, come verrebbe voglia, al complottismo DOC … verrebbe da supporre che da tempo esiste ed opera una Mega Spectre, una Super Camarilla, una Fanta Congrega di personaggi oscuri, misteriosi e anonimi che hanno le idee ben chiare sul futuro della RAI che, in sintesi, puntano semplicemente per il prossimo futuro a ridurla, frammentarla, renderla marginale e quasi superflua nel mercato audiovisivo nazionale. 

Ma noi siamo freddi razionalisti della prima ora, materialisti oltre ogni ragionevole dubbio. Dunque, proviamo a tenerci legati saldamente i piedi per terra e usiamo i lobi giusti del cervello, quelli ancora freschi e ricchi di sinapsi, e cerchiamo di immaginare il futuro prossimo venturo della RAI. Però, è molto probabile che giungiamo alla stessa conclusione della teoria complottista. In poche parole: dovendo scegliere tra Apocalisse e Integrazione, siamo indotti a ritenere buona la seconda prospettiva ovvero la RAI resisterà nel prossimo futuro ma a certe condizioni che cercheremo di capire meglio alla luce di recenti fatti e misfatti.

Per avvicinarci a questo ragionamento, proviamo ad immaginare che un Capo Marziano scende sulla Terra e chieda al Santo Padre, al Capo ONU, al vertice della NATO e altri Poteri simili, di fargli vedere pure il Dossier RAI per capire di cosa si tratta e se mai fosse conveniente e/o opportuno dedicargli tempo e risorse. Proviamo ad immaginare che Papa Francesco, Gutierrez e Stoltenberg, magari in compagnia della Lagarde e la Von Der Layen che si guardano tra loro con occhi interrogativi e pensano “E mo’ a questo che gli diciamo? Da che parte iniziamo? Da Sanremo?” Ma no, penseranno loro in coro: “Noi abbiamo ben altro da pensare, lasciamo che a raccontare il dossier RAI ci pensino la Meloni, la Schlein e Conte”. E così si stava addivenendo e predisponendo un bel “tavolo di lavoro” che va sempre bene. Però, anche loro, a quanto sembra, non se la sono sentita di esporsi a tanto impegno non avendo, sempre a quanto sembra, le idee molto chiare in proposito. Ecco allora che un acuto suggeritore (forse membro di qualche Associazione Complottista) propone “sono necessarie due mosse: la prima è buttarla in caciara e la seconda è scaricarvi la responsabilità …n e allora trovate qualche vostro autorevole sostituto o collaboratore e spacciatelo come “Esperto di RAI””.

 

Segue …


 

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