mercoledì 3 ottobre 2018

Netflix

Quando nei giorni scorsi è apparso questo cartello, molti, compreso chi scrive, ha pensato che era sorto un movimento sovversivo finalizzato ad abbattere lo strapotere del colosso dello streaming USA. Non ,non è così: si può leggere per il senso opposto: è sufficiente Netflix.
Stamattina Italia Oggi torna sull'argomento Rai e Netflix, ricordando l'intervista di Salini e le dichiarazioni di Di Maio. Sul momento, si avverte un brivido di sorpresa: vuoi vedere che hanno avuto l'illuminazione alla quale nessuno aveva mai pensato prima ? acccccc ... perbacco !!!

Piccola riflessione e un paio di passi indietro: in attesa del nuovo, il piano industriale del precedente DG Campo dall'Orto prevedeva che la Rai dovesse :
  • Informare in modo completo e pluralista
  • raccontare il territorio e la realtà contemporanea
  • intrattenere tutti gli italiani
  • garantire l'accesso alla conoscenza
  • diffondere la cultura e l'inclusione digitale del Paese
  • promuovere l'Italia all'estero
Da metterci la firma, subito !!! come si possa riversare tutto questo in un modello produttivo, ideativo, organizzativo, industriale simile a Netflix e renderlo idoneo per il Servizio Pubblico italiano, difficile da comprendere. Ancora una volta, l'impressione è che si voglia mettere una pezza più piccola del buco. Le pezza, in particolare, consiste nel non avere nessuna idea originale su cosa, come, con quali risorse, con quali obiettivi debba essere indirizzato il futuro del Servizio Pubblico.

Intendiamoci; che ci possa, che ci debba, essere una parte di produzione destinata allo streaming, superando il vincolo di Rai Play, indirizzata verso la diffusione non lineare, appare una proposta condivisibile. Ma da questo ad immaginare che la Rai debba diventare la Netflix italiana ce ne corre e tanto pure. A tal punto che è lecito pure dubitare della bontà della proposta.
Chi di voi ha visto almeno una puntata de La casa di carta, può  intuire di cosa parliamo. Affascinante e diverso. Un pò come Marte, ci vogliono anni luce per raggiungerlo. 

1 commento:

  1. la casa di carta non è una produzione netflix ma atresmedia, controllata da antenna3 emittente commerciale in chiaro. questo per dire che netflix non è necessariamente concorrente dei broadcaster pubblici o privati in chiaro. Lo è però il suo algoritmo di raccomandazione che guida ogni singolo spettatore a vedere ciò che più probabilmente gli piacerà. Per la Rai la sfida concorrenziale è doppia. Da una parte co-produrre opere che entrino ovunque, anche in ambiente Netflix o HBO (montalbano, suburra e l'amica geniale sono esempi discreti). dall'altra sviluppare un algoritmo di raccomandazione ispirato a logiche di servizio pubblico e non commerciali. qui siamo a zero

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