martedì 24 luglio 2018

obiezione

è stato osservato che definire Tagliavia "renziano" sia "insensato". Cerchiamo allora di dare un senso.

Ci sarebbe molto da approfondire: intanto ci limitiamo ad osservare e riportare quanto è noto ...cioè che il suo arrivo è stato fortemente voluto dal renzianissimo Campo Dall'Orto (seppure successivamente cacciato da Renzi). A quel tempo, la "visione" dell'Azienda, la logica del sevizio pubblico, era tutt'uno con gli uomini che erano chiamati a gestirla. Difficile scindere forma e contenuto, progetto e costruttore. Similia similiaribus. Ci potrebbe essere un nesso non casuale tra la Legge che istituisce la figura dell'AD, voluta, appunto da Renzi, ed uno dei suoi uomini ora chiamato ad applicarla: un capolavoro della politica! può essere sufficiente a dare un senso al termine "renziano"?

Se poi  le categoria della politica non consentono molte sfumature e se poi si possa argomentare che, magari, l'uomo è cambiato e si è evoluto questo è un'altro ragionamento e se ne potrà parlare. Si può dire che sia un "tecnico" capace? la sua storia è significativa ma ora il quadro è diverso.

la "spinta" giornalistica" di cui gode Tagliavia non è neutra, ai colleghi il nome viene "suggerito" come sempre avviene e il suggerimento non è mai gratuito.


Nessun commento:

Posta un commento