martedì 17 luglio 2018

la vigilia e la legge

Mancano poche ora per sapere i nomi degli eletti. Domattina, forse, Camera e Senato dovrebbero votare i quattro nomi di loro competenza. Gira uno schema: due M5S, uno Lega, uno FI. L'eletto tra i dipendenti verrebbe iscritto "automaticamente" in quota centro sinistra.

In queste ore si dibatte sulla Legge attuale: alcuni sostengono che i partiti di governo che hanno avversato nel passato la Legge voluta da Renzi ora avrebbero dovuto non applicarla.

Argomento difficile da sostenere. Non è sufficiente dire che "basta la volontà politica e la legge si fa in una settimana" come sostiene Di Trapani (Usigrai). Qualora fosse possibile ed è veramente difficile immaginare che ci possano essere i presupposti di un "accordo politico", si tratterebbe comunque di una legge tampone, non sufficiente a superare e sanare le distorsioni sorte in epoca Legge Gasparri, con la prevalenza del controllo governativo su quello parlamentare poi ripresa dalla legge del 2015.
Comunque impossibile fare una legge in una settimana, o anche un mese e forse anche un anno. 

Dunque, una nuova legge di sistema, completa ed organica, futuribile nel contesto di scenari tecnologici complessi ed in rapida evoluzione. Quanto tempo sarebbe necessario per una nuova legge così complessa, che debba tener conto di una "visione" di un servizio pubblico completamente revisionato, diverso, radicalmente innovativo rispetto al presente?

Nel frattempo, cosa ne sarebbe stato della Rai? le leggi, piacciano o meno, intanto si applicano e, qualora non si volesse, si sarebbe dovuto andare in deroga con l'attuale CdA. Per quanto tempo? con quali conseguenze per la vita dell'Azienda?

Nel frattempo, interessante sembra la proposta di rendere pubbliche le candidature per Presidente e Amministratore delegato.

Domani, forse, si vota

bloggorai@gmail.com

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