martedì 20 agosto 2019

La crisi

Alea iacta est ... chi ha avuto ha avuto e chi ha dato ha dato... scordammoce 'o passato. Passerà alla storia come la crisi del secolo. Forse, però, una benedetta follia che consente di ridurre a più miti consigli non solo e non tanto il "truce" quanto più chi in lui riponeva qualche specie di consenso prima culturale che politico. Amen.

Ora ci sarà da ridere a Viale Mazzini con tutti i celoduristi della prima ora e i leghisti della seconda ora. Per noi con i capelli bianchi, pensionati e sfaccendati, un film visto tante volte: dalle stelle alle stalle è un attimo. Però... pur sempre stalle dorate con fior di stipendio. Pecunia non olet.

Veniamo a cose serie. Ieri ci  è sfuggito un pezzo di Balassone su Repubblica con titolo: "La fuga estiva dai telegiornali della Rai" dove si legge che Tg1 e Tg2 hanno perso oltre un milione di telespettatori. Proviamo ad interpretare: chi paga il canone e più intelligente di quanto credono alcuni a Viale Mazzini. Ora ci sarà da ridere per come e per quanto sarà possibile recuperarli


Sul Corriere delle comunicazioni intervista interessante a Gilberto Nava sul passaggio di consegne in AgCom. Approfittare della crisi politica per rivedere l'intero comparto delle tlc, a partire dall'analisi del rapporto tra interessindegli utenti e quelli degli operatori. Proposta una specie di "stati generali". Ottima idea, potrebbe essere una base dibriflessione per un nuovo SIC e magari il superamento della Legge RAI del 2015.

Sui giornali di oggi da non perdere il pezzo di Ettore Livi su Repubblica sullo scontro tra Auditel e Audiweb: come abbiamo scritto più volte, sarà questo il campo di battaglia per i prossimi mesi.

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