martedì 1 aprile 2025

RAI studia se stessa con l'Intelligenza Artificiale

by Bloggorai ©

Quali sono i temi, i problemi, di assoluto interesse per l’umanità intera? La pace certamente, poi i diritti universali (lavoro, salute, istruzione), poi ancora il benessere sociale, l’ambiente e, infine, l’Intelligenza Artificiale. Bloggorai si occupa di Rai e di Servizio Pubblico e, giocoforza, ha ritenuto utile e interessante cercare di capire come l’Azienda declina questa tema di assoluto rilievo strategico anzitutto al suo interno e, di conseguenza, verso i suoi naturali interlocutori, ovvero i telespettatori.

Nei giorni scorsi abbiamo iniziato un piccolo “viaggio” con tre post sull’IA della Rai che però abbiamo dovuto interrompere perché, del tutto casualmente, siamo venuti a sapere che nei mesi scorsi è stato pubblicato un corposo volume (444 pagine) con il titolo “Trasformazione Digitale e Intelligenza Artificiale” edito dall’Ufficio Studi Rai diretto da Francesco Giorgino. Accipicchia!!! Lo abbiamo cercato subito e, non senza qualche difficoltà, lo abbiamo trovato.

Bloggorai crede di possedere tanti vizi e poche virtù. Tra i primi ce n’è uno fastidioso e consiste nel fatto che ogni qualvolta che gli capita un libro tra le mani corre subito alla pagina finale mentre tra le seconde c’è una certa capacità di lettura molto veloce. 

Prima ancora di leggerlo per intero (ci vorrà tempo e attenzione) e sfogliandolo rapidamente ci siamo posti subito qualche domanda. A chi è diretto? Chi sono i suoi destinatari/lettori? A cosa serve? Possiamo immaginare che non si tratta di un impegno editoriale destinato alla sola “accademia” ovvero riflessioni empiree sulle “mappe e sulle sfide” ma che debba rivolgersi necessariamente ai “media di Servizio Pubblico” e, supponiamo, segnatamente, alla Rai, a questo Servizio Pubblico. Insomma, a farla breve, una specie di “strumento di lavoro” utile e necessario appunto a “declinare” i temi e problemi dell’IA all’interno di questa Rai, di questo Servizio Pubblico. A quanto sembra, ad una prima e sommaria lettura, non è così.

Allora, premesso che Bloggorai ha passato quasi 40 anni della sua vita dentro e intorno alla Rai e dunque, tutto sommato, più o meno, ha incontrato e conosciuto tante persone, molte delle quali lavorano ancora in Rai. Abbiamo chiesto subito a tanti di loro: conoscete questo lavoro? Ne siete stati informati? Qualcuno vi ha detto che con soli 20.90 euro (più spedizione) vi arriva a casa? Nulla. Facce assorte e meditabonde ma quasi nessuno, nessuno salvo i diretti interessati, ne sapeva qualcosa. Abbiamo poi provato a cercare uno straccio di Comunicato dell’Ufficio Stampa … nulla. Stamattina però veniamo a sapere che a dicembre scorso è stato presentato ad una recente manifestazione editoriale. Peccato, non lo abbiamo saputo, non ci saremmo persi un’occasione del genere.

Abbiamo poi cercato di immaginare che un tema, un lavoro frutto di tanto impegno e tale rilievo strategico sia oggetto di una poderosa campagna di informazione a partire dall’interno della Rai dove, teoricamente, operano molti diretti interessati all’argomento. Ci siamo immaginati che sia stato offerto in edizione gratuita, magari solo in PDF, a tutti i dipendenti e pensionati oppure in “offerta speciale” agli abbonati al canone, oppure sia stato organizzato un bel convegno/tavola rotonda/dibattito/confronto o anche un semplice “zoom” aperto a tutti e magari invitando personaggi di rilievo, ad esempio Padre Benanti o Andrea Stroppa (per Musk sarebbe stato un po' complicato… bisognava sentire prima la Meloni). Niente di tutto questo. Il pregevole e poderoso volume dell’Ufficio Studi sembra essere pressoché clandestino e pure nelle principali librerie di Roma occorre ordinarlo (oppure c’è sempre Amazon). Provate poi a cercare una sinossi su Google e se trovate qualcosa, please, fate sapere.

Poi, abbiamo cercato di capire e sapere se questo impegnativo lavoro sia stato in qualche modo “coordinato” con le altre strutture Aziendali che, direttamente o indirettamente si occupano dello stesso tema, in primo luogo con il Coordinamento Iniziative Strategiche diretto da Paola Marchesini, all’interno del quale “dovrebbe” essere operativo un tavolo di lavoro su questo argomento. Abbiamo cercato ma non ci siamo riusciti: non sappiamo con certezza se il tavolo esiste ancora e se ha elaborato qualcosa di significativo, nonostante il tema IA sia un “obbligo” previsto dal recente Contratto di Servizio e, ovviamente, non sappiamo se mai questo “coordinamento” con l’Ufficio Studi sia mai avvenuto. Chissà, forse … magari qualcuno leggendo questo Post ci farà sapere.

Poi ancora, sempre a questo proposito, ci siamo chiesti: chi lo ha scritto? Chi sono gli autori di tanto impegno e, ovviamente, il primo che siamo andati a vedere è lo stesso Giorgino. Leggiamo la sua biografia a pag. 52: ci sono 5 righe della sua storia professionale dentro la Rai e 15 righe per quella maturata fuori e si legge che “Ha insegnato per oltre 15 anni all’Università di Roma “La Sapienza” prima di approdare nel 2016 in Luiss”. Complimenti, non deve essere facile conciliare l’intensa attività professionale dentro la Rai con quella non meno impegnativa in prestigiosi Atenei. Questo però è un nostro limite. Di tutti gli altri, autorevoli e prestigiosi accademici di chiara fama, conosciamo bene solo la rilevante esperienza e storia di Mario Morcellini, già commissario Agcom.

Avvertiamo però, sfogliando ancora velocemente il volume, che manca qualcuno, manca qualcosa. Manca proprio la Rai, manca proprio “questo Servizio Pubblico” manca esattamene la declinazione su questa Azienza, oggi, nella sua impellente immediatezza. 

Allora, abbiamo scoperto che a pag. 39 viene citato “… un interessante lavoro fatto dal Centro Ricerche, Innovazione Tecnologia e Sperimentazione (CRITS) della Rai e come ricorda Montagnuolo …”. Di lui e del suo “interessante lavoro” però si legge solo il riferimento bibliografico del 2020 e nulla più. Allora Bloggorai vuole dare una mano citando un paio di suoi contributi più recenti: lo scorso marzo 2024 “Maurizio Montagnuolo ha presentato “Advancing Media Intelligence: The Face Management Framework (FMF) for automated annotation and diversity analysis for Public Service Media”, descrivendo un sistema per gestire l’annotazione automatica di personalità televisive, grazie all’utilizzo di basi di dati pubbliche” nell’ambito del Data Technology Seminar 2024 e proprio il mese scorso “Revolutionizing video content analysis: unleashing the power of AI microservices”. Succede, il volume è stato chiuso a luglio 2024.

Poi ancora, a pag. 233, leggiamo “Nonostante l‘AI sia una tecnologia, è l’elemento umano a essere spesso più carente e problematico rispetto alle soluzioni tecniche”… quanta saggezza in così poche parole. E a seguire nello stesso capitolo, veniamo a sapere che, per quanto i riguarda i SP europei, per l’Italia vengono solo citati all'interno di uno schema Stefano Ciccotti, CTO e Gino Alberico, direttore R&D. A questo punto, sarebbe lecito attendersi che almeno uno dei due possa aver trovato se non adeguata ospitalità in qualche pagina di tanto volume almeno qualche nota su la “mappa delle sfide Rai”. Niente ... nada … nisba. 

Il cielo di questa “mappa” dell’Ufficio Studi Rai non cade su questa terra. Semplicemente, le “sfide” Rai di oggi, contingenti ed immediate, financo quelle imposte dal Contratto di Servizio, quelle della famigerata “Digital Media Company” non sembrano proprio declinate. Ci piacerebbe applicare l’IA per cercare quante volte il termine “Rai” sia stato usato all’interno del volume.

Chiudiamo dalla fine del volume, come vi abbiamo detto prima e andiamo a pag.443 dove leggiamo: “…come dice Giorgino, è fondamentale coniugare la missione pubblica con i grandi temi dell’innovazione del Paese”. Già … proprio come “dice Giorgino”. Un sentito ringraziamento per tanto impegno. Con queste premesse ci piacerebbe molto impegnarci a leggerlo ma, ci sia consentito, non sarà facile. Richiede molta fatica ed impegno che con i tempi che corrono è merce rara da usare, con prudenza: non leggere è un’arte, come sostenevano Fruttero e Lucentini.

bloggorai@gmail.com

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