sabato 5 aprile 2025

RAI: i problemi che non vedono arrivare

by Bloggorai ©

Care lettrici, cari lettori …

Ieri non abbiamo pubblicato il Post che da ormai quasi sette anni ogni mattina propone un tema, una riflessione, sulla Rai e sul Servizio Pubblico. C’era e c’è una buona ragione: in Bassa Val Tiberina, e non solo, questi sono forse i giorni più belli dell’anno. È arrivata la benedetta Primavera!!! È tutta una meraviglia, uno stupore per osservare la terra che si risveglia in tutta la sua forza, la sua energia, i suoi colori, i suoi profumi. È sufficiente sedersi sull’erba e vederla crescere per mettere in secondo piano il resto del mondo. Eppure, tempo agricolo non ammette pause: c’è da finire la potatura degli olivi, da pulire sotto la vigna, fare manutenzione agli attrezzi e al trattore in particolare, trapiantare, seminare, concimare, mettere a dimora la nuova insalata, sistemare la legna e pulire il camino e, infine, l’ultima passione: le api. È un amore improvviso verso questo creature fondamentali, animali sorprendenti e stupefacenti. In questi giorni le bottinatrici iniziano a pascolare la ricchezza dei fiori di campo, del rosmarino e dei tanti altri fiori di pesco, di ciliegie e di albicocche. Nel frattempo, dentro gli alveari, le famiglie “orfane” di nuova formazione stanno accudendola nuova regina.

Insomma, potete capire bene a questi giorni meravigliosi occorre dedicare il massimo della nostra energia e attenzione e ci può stare che la Rai possa andare in secondo piano.

Però, un paio di pensieri sarà pure necessario annotarli. “Non l’hanno visto arrivare”, nessuno si era accorto per tempo che in Europa, quell’Europa che piace tanto, stava preparando il Media Freedom Act. Eravamo nel 2022 quando a Bruxelles hanno elaborato la prima bozza del MFA che poi è atterrato a dicembre 2023 con l’accordo politico e infine pubblicato a maggio 2024. Tutti sapevano o almeno avrebbero dovuto sapere per tempo e invece è arrivato inatteso, sorprendente, solo a poche settimane dopo la pubblicazione. Tant’è che le diverse proposte di legge di riforma della Rai pressoché lo ignorano totalmente (salvo quella del M5S). Che ora  qualcuno casca dall’albero del pero e invoca, seppure giustamente, di applicarlo appare talvolta stucchevole. occorre qualcosa di più.

Altro pensierino dello stesso tenore: ci potevate pensare prima. Il Consiglio di Stato ieri ha respinto la richiesta di sospensiva formulata dalla Rai per il ricorso al TAR sul prossimo Sanremo. Ora la parola ai giudici per il prossimo 22 maggio. E poi si vedrà. era ed è tutto noto da tempo, da decenni, e solo ora si comincia ad avvertire un certo panico: e se mai la Rai dovesse perdere il festival? Saranno dolori.

E così succede che, talvolta, leggiamo di facili entusiasmi per il “successo” di Rai Uno per gli ascolti del prime time con il gioco dei pacchi o con le fiction destinate agli allegri ospiti di Villa Arzilla oppure perché si legge qualche centinaia di visualizzazioni in più nella Total Audience.  La Digital Media Company???

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