Care compagne, cari compagni … care amiche e cari amici … cari
parenti vicini e lontani … state sereni e passate Buone feste. Non vi fate pensiero
sulla Rai e sul Servizio Pubblico, rassegnatevi e pensate ad altro. Non c’è
fretta, abbiate pazienza, almeno fino a gennaio, forse. Poi, con calma, si vedrà.
Ma, mi raccomando, non seguite le “voci”, i “sentito dire” o, peggio ancora, le
buone intenzioni di chi vorrebbe, spera, in un gesto “forte” dell’opposizione
su questo tema.
Non vi fate pensiero sul canone, sulla riforma, sull’EMFA, sul
Presidente pro tempore, su RaiWay, sugli ascolti, sull’offerta editoriale, sul Piano
industriale o su qualche altro Piano … non ne vale la pena.
Vi avevamo anticipato che ieri ci sarebbe dovuto essere un incontro
tra i capigruppo dei partiti di opposizione in Vigilanza Rai per valutare una
iniziativa parlamentare addirittura “clamorosa”. Tranquilli, sereni, sobri e
pacati: se tutto va bene, forse, se ne parlerà a gennaio, con calma. E poi Bloggorai
se la prende con questo Cda, se la prende con i consiglieri di “opposizione” di
Majo e Natale? E cosa gli vuoi dire se poi i loro partiti di riferimento, M5S e
AVS, spariscono dai radar? Il PD fa quello che può, quasi nulla e tanto basta.
Ciò detto andiamo avanti, ovvero indietro. Abbiamo letto di tanto
clamore per la vicenda che vede coinvolto il presidente pro tempore Marano. Tanto
rumore per nulla. La cosiddetta “parentopoli” in Rai ha radici lontane ed
illustri, anzi illustrissime: a leggere il lungo elenco si trovano nomi antichi
e autorevoli: da Leone a Augias, da Bernabei a Agnes, da Milano a Valmarana, da
Angela a … vedi questo vecchio post del 2008 https://camarille.blogspot.com/2016/02/parentopoli-della-rai.html
.
Per oggi sulla Rai e dintorni basta e avanza.
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