Prima i fatti e poi il commento. Prima la forma e poi la sostanza.
Mettetevi comodi.
I fatti. Ieri era previsto il secondo appuntamento del
“tavolo di lavoro dell’opposizione” per cercare una sintesi delle 4 proposte di
legge depositate in Commissione VIII Senato (2 PD, una AVS e una IV). Di queste
e solo di queste si doveva e si deve dibattere perché sono quelle oggetto di lavoro
del “comitato ristretto” costituito presso la stessa Commissione e incaricato
di trovare una sintesi delle 10 proposte formalmente incardinate. Riforma RAI: un pasticciaccio brutto brutto Questo era e doveva essere l’oggetto dell’incontro previsto ieri. Questo
appuntamento si stava però configurando in modo confuso. Nessuno sapeva bene
chi ne doveva far parte di questo "tavolo" e quale sarebbe stato il metodo di lavoro seguito. Fatto
sta che per tutta la mattinata si rincorrevano voci: si ci sarà forse, forse no, ci dovrebbe
essere, non si sa chi vi dovrebbe partecipare, ci sono altri impegni etc. Fatto
sta che ad una certa ora arriva la notizia: i due capidelegazione del PD, Graziano,
e del M5S Carotenuto hanno “impegni in Aula” e l’incontro si dovrà rinviare. Bene,
ovvero male. Qualcuno comincia a farsi gli auguri di buone vacanze anche perché,
nel frattempo Bloggorai verifica che una notizia sul possibile raggiungimento
di un testo condiviso maggioranza/opposizione in Commissione Senato sarebbe pronto
per il prossimo martedì: agli atti non risulta nulla del genere. Fuffa negli occhi.
Se non che, alle 14.14 l’Agi diffonde una notizia con una dichiarazione
dello stesso Graziano: “Le opposizioni hanno fatto la loro parte: abbiamo
messo a punto una proposta unitaria, seria e concreta, ispirata ai principi del
regolamento europeo, che chiede maggiore indipendenza, trasparenza e una netta
separazione tra politica e servizio pubblico. Ora tocca alla maggioranza dire
cosa intende fare”. “Proposta unitaria”??? Di cosa parla? Di quale proposta
e chi l’avrebbe mai scritta e quando? Inizia un trallallerotrallallà di
verifiche, di richieste di sapere. “Tu hai questo documento?” ... “No, non esiste”…
“ma come, Graziano lo ha dichiarato in una nota stampa” …”No, si è sbagliato, è
stato frainteso (maledetti giornalisti) voleva dire che ci stiamo lavorando” …
siamo alle comiche. Tricche e tracche, Whatsapp impazzito tra messaggi roventi
e silenzi imbarazzati ed ecco che, zacchete, ad un certo punto, tardo pomeriggio,
esce fuori un testo. In un messaggio si legge e si raccomanda “Non è
attribuibile a qualcuno, quindi non considerarlo una fonte”. Amen.
Chi lo ha scritto? È quello di cui ha parlato Graziano? Condiviso con chi? Cerchiamo qualche “condivisore”: molti cadono (o quasi) dalle nubi. Qualcuno sa ma preferisce non sapere e qualcuno proprio sa di non sapere. Ad un certo punto salta fuori che si tratterebbe di un testo “made in PD”, una specie di maldestro copia e incolla redatto (dicono fonti solitamente bene informate) da un “esperto professore” di area – dicono – PD. Lo conosciamo.
E, da questo punto in poi, si
scatena un piccolo inferno in un bicchier d’acqua (si fa per dire) che ci dicono
essere esteso oltre il perimetro dei diretti interessati per arrivare, forse, alle
segreterie dei partiti. Tutta farina del PD e di quale PD? Il M5S (quale) era a
conoscenza, ha partecipato alla stesura di questo documento? Sa cosa c’è
scritto e lo condivide? Boh? E AVS cosa
ne pensa? Sapeva qualcosa? Forse che si … forse che no. E la cosiddetta “Società
Civile” cosa sa? Ha espresso un suo pensiero compiuto sui dossier? Non pervenuto.
22 e 30 circa… fine delle trasmissioni … il telefono ha
esaurito la batteria e ci spaparanziamo sul divano dove scopriamo che Canale 5
la prossima settimana manderà in onda ben tre, tre, edizioni speciali di Temptation
Island visto il grande successo di cui sta godendo. Ci sarà da meditare e dibattere.
Nel frattempo veniamo a scoprire che la Rai in questo periodo (1° giugno – 23 luglio
2025 su 2024 perde circa il 10% di share, pur considerando la diversa offerta
editoriale dei due periodi, es. eventi sportivi).
Ci impegniamo però a leggere attentamente questo documento presunto
“condiviso”. Ne parleremo presto nel merito. Ad una prima lettura, sommaria,
ci appaiono subito evidenti strafalcioni insopportabili e irricevibili, esempio
sul canone definito “di abbonamento”. Abominio !!! Abbiate pazienza,
approfondiremo con gli “esperti” di Bloggorai.
Il commento. Quanto successo ieri è la fotografia
plastica, la sintesi, la rappresentazione iconica di un “modo” di “fare politica”
che speravamo morto e sepolto: bizantinismi, manovrette sottobanco, inciucetti
da bassa cucina, detto e non detto, silenzi imbarazzati. Esattamente il contrario
di un “modo” di fare politica fatto di incontri e scontri diretti, frontali,
aperti e trasparenti, al quale Bloggorai vuole credere ancora. Forse un “modo”
di fare politica antico, di altre generazioni, ma non ne conosciamo uno migliore.
Segue … segue …
bloggorai@gamil.com
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