giovedì 24 luglio 2025

Riforma RAI: un pasticciaccio brutto brutto

byBloggorai ©

Quer pasticciaccio brutto brutto della Riforma Rai … ovvero la Politica 2.0 ai tempi di Re Ferdinando II - 'facit'ammuina ovvero in queste condizioni e con questa opposizione TeleMeloni durerà per tutto il prossino secolo a venire
Quella che vi stiamo per raccontare è una piccola storia che dice molto e forse non interessa tutti. Forse una “piccola storia ignobile che mi tocca raccontare. Così solita e banale come tante che non merita nemmeno due colonne su un giornale” e, infatti, oggi non ne parla nessuno, che però si deve pur scrivere.

Prima i fatti e poi il commento. Prima la forma e poi la sostanza. Mettetevi comodi.

I fatti. Ieri era previsto il secondo appuntamento del “tavolo di lavoro dell’opposizione” per cercare una sintesi delle 4 proposte di legge depositate in Commissione VIII Senato (2 PD, una AVS e una IV). Di queste e solo di queste si doveva e si deve dibattere perché sono quelle oggetto di lavoro del “comitato ristretto” costituito presso la stessa Commissione e incaricato di trovare una sintesi delle 10 proposte formalmente incardinate. Riforma RAI: un pasticciaccio brutto brutto Questo era e doveva essere l’oggetto dell’incontro previsto ieri. Questo appuntamento si stava però configurando in modo confuso. Nessuno sapeva bene chi ne doveva far parte di questo "tavolo" e quale sarebbe stato il metodo di lavoro seguito. Fatto sta che per tutta la mattinata si rincorrevano voci: si ci sarà forse, forse no, ci dovrebbe essere, non si sa chi vi dovrebbe partecipare, ci sono altri impegni etc. Fatto sta che ad una certa ora arriva la notizia: i due capidelegazione del PD, Graziano, e del M5S Carotenuto hanno “impegni in Aula” e l’incontro si dovrà rinviare. Bene, ovvero male. Qualcuno comincia a farsi gli auguri di buone vacanze anche perché, nel frattempo Bloggorai verifica che una notizia sul possibile raggiungimento di un testo condiviso maggioranza/opposizione in Commissione Senato sarebbe pronto per il prossimo martedì: agli atti non risulta nulla del genere. Fuffa negli occhi.

Se non che, alle 14.14 l’Agi diffonde una notizia con una dichiarazione dello stesso Graziano: “Le opposizioni hanno fatto la loro parte: abbiamo messo a punto una proposta unitaria, seria e concreta, ispirata ai principi del regolamento europeo, che chiede maggiore indipendenza, trasparenza e una netta separazione tra politica e servizio pubblico. Ora tocca alla maggioranza dire cosa intende fare”. “Proposta unitaria”??? Di cosa parla? Di quale proposta e chi l’avrebbe mai scritta e quando? Inizia un trallallerotrallallà di verifiche, di richieste di sapere. “Tu hai questo documento?” ... “No, non esiste”… “ma come, Graziano lo ha dichiarato in una nota stampa” …”No, si è sbagliato, è stato frainteso (maledetti giornalisti) voleva dire che ci stiamo lavorando” … siamo alle comiche. Tricche e tracche, Whatsapp impazzito tra messaggi roventi e silenzi imbarazzati ed ecco che, zacchete, ad un certo punto, tardo pomeriggio, esce fuori un testo. In un messaggio si legge e si raccomanda “Non è attribuibile a qualcuno, quindi non considerarlo una fonte”. Amen.

Chi lo ha scritto? È quello di cui ha parlato Graziano? Condiviso con chi? Cerchiamo qualche “condivisore”: molti cadono (o quasi) dalle nubi. Qualcuno sa ma preferisce non sapere e qualcuno proprio sa di non sapere. Ad un certo punto salta fuori che si tratterebbe di un testo “made in PD”, una specie di maldestro copia e incolla redatto (dicono fonti solitamente bene informate) da un “esperto professore” di area – dicono – PD. Lo conosciamo. 

E, da questo punto in poi, si scatena un piccolo inferno in un bicchier d’acqua (si fa per dire) che ci dicono essere esteso oltre il perimetro dei diretti interessati per arrivare, forse, alle segreterie dei partiti. Tutta farina del PD e di quale PD? Il M5S (quale) era a conoscenza, ha partecipato alla stesura di questo documento? Sa cosa c’è scritto e lo condivide?  Boh? E AVS cosa ne pensa? Sapeva qualcosa? Forse che si … forse che no. E la cosiddetta “Società Civile” cosa sa? Ha espresso un suo pensiero compiuto sui dossier? Non pervenuto.

22 e 30 circa… fine delle trasmissioni … il telefono ha esaurito la batteria e ci spaparanziamo sul divano dove scopriamo che Canale 5 la prossima settimana manderà in onda ben tre, tre, edizioni speciali di Temptation Island visto il grande successo di cui sta godendo. Ci sarà da meditare e dibattere. Nel frattempo veniamo a scoprire che la Rai in questo periodo (1° giugno – 23 luglio 2025 su 2024 perde circa il 10% di share, pur considerando la diversa offerta editoriale dei due periodi, es. eventi sportivi).

Ci impegniamo però a leggere attentamente questo documento presunto “condiviso”. Ne parleremo presto nel merito. Ad una prima lettura, sommaria, ci appaiono subito evidenti strafalcioni insopportabili e irricevibili, esempio sul canone definito “di abbonamento”. Abominio !!! Abbiate pazienza, approfondiremo con gli “esperti” di Bloggorai.

Il commento. Quanto successo ieri è la fotografia plastica, la sintesi, la rappresentazione iconica di un “modo” di “fare politica” che speravamo morto e sepolto: bizantinismi, manovrette sottobanco, inciucetti da bassa cucina, detto e non detto, silenzi imbarazzati. Esattamente il contrario di un “modo” di fare politica fatto di incontri e scontri diretti, frontali, aperti e trasparenti, al quale Bloggorai vuole credere ancora. Forse un “modo” di fare politica antico, di altre generazioni, ma non ne conosciamo uno migliore.

Segue … segue …

bloggorai@gamil.com

 

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