“Quo usque tandem abutere, Presidente, patientia nostra? Quamdiu etiam furor istetuus nos eludet? Quem ad finem sese effrenata iactabit audacia? Nihil ne te nocturnum praesidium Palati, nihil urbis vigiliae, nihil timor populi, nihil concursus bonorumomnium, nihil hic munitissimus habendi senatus locus, nihil horum ora voltusque moverunt? Patere tua consilia non sentis? Constrictam iam horum omnium scientia tenericoniurationem tuam non vides? Quid proxima, quid superiore nocte egeris, ubi fueris,quos convocaveris, quid consili ceperis quem nostrum ignorare arbitraris?” e aggiunge Cicerone “O tempora! O mores!” Per la traduzione vedi il fondo del Post.
Oggi, ore 8.30, Palazzo San Macuto, Vigilanza Rai: inizia la “chiama” rigorosamente in ordine alfabetico. Bergesio (Lega) … assente; Bisa (Lega) … assente; Berrino (FdI) … assente … e così via. A questo punto, verosimile, la Presidente Floridia capita l'antifona si spazientisce e manda tutti a prendere un caffè. Anche questo giro la nomina della Agnes come presidente Rai salta a si rinvia a “carissimo amico …”.
Tre ordini di riflessioni. La prima di ordine tecnico/procedurale: la Vigilanza è chiamata a ratificare un atto governativo già determinato, non potrebbe non decidere: non c'è un vincolo ma c'è una necessità. La Rai è in presenza di una situazione in forte dubbio di illegittimità in grado di determinare una paralisi dove si potrebbe financo avanzare l’ipotesi di porre in discussione la validità degli atti compiuti del Cda. Al momento ci sono due presidenti: uno nominato dal Governo, la Agnes, e uno “facente funzioni”, Marano, come consigliere anziano. Appare del tutto evidente che l’Azienda, in queste condizioni, è paralizzata non tanto e non solo per l’aspetto formale/istituzionale della nomina del presidente e degli atti compiuti di conseguenza ma più ancora per gli aspetti sostanziali: si dovranno ridefinire tutti gli equilibri interni subordinati a quello che si raggiungerà tra il nuovo Presidente, l’AD e il potente DG. Nel frattempo, la guerra per bande infuria (e vi racconteremo un piccolo quanto significativo esempio).
La seconda considerazione è di ordine politico. Le recenti elezioni regionali hanno certificato che almeno due soggetti sono in visibile nervosismo e fibrillazione: la Lega e il M5S. Entrambi hanno perso e non poco. Nelle rispettive coalizioni hanno ora un ruolo diverso ed è diminuito il loro peso contrattuale. Quanto valgono e pesano i loro voti oggi in Vigilanza? Il tratto comune, il segno che li accomuna nelle rispettive coalizioni è uno solo: il sospetto, la trama e il complotto al loro interno e con i partiti alleati. La Lega è sospettata di fare il “partito di lotta e di governo” dove sul Canone blandisce una minaccia incombente che potrebbe dare molto fastidio al partito di Cologno Monzese. Dal fronte opposto, molti non dimenticano il “tradimento” del 26 settembre dei 5S e AVS contro il PD che ha portato alla costituzione di questo Cda e alla nomina di Majo e Natale. “Se hanno tradito una volta, potrebbero farlo ancora” è un pensiero ricorrente che abbiamo ascoltato. Come e quando si potrà sbloccare la situazione? Difficile immaginarlo. Al momento tutti sono arroccati sulle proprie posizioni: per il Governo la Agnes non si discute, per l’opposizione non se ne parla proprio. Una terza via è pescare all’interno del Cda con Marano e Natale in pole position.
La terza considerazione è di ordine gestionale. La mancata nomina del presidente pone l’Azienda in gravi difficoltà e la rende paralizzata di fronte a scelte strategiche rilevanti: il Piano industriale (frutto avvelenato dell’albero malato del Contratto di Servizio) è appeso al palo. Il canone è tutt’ora incerto e ancora non è noto se e di quanto verrà ridotto/compensato. E, infine, sembra pure che gli ascolti vanno maluccio: a proposito proprio nei giorni scorsi è stato rilasciato il report settimanale di Auditel Total Audience e questo il risultato:
La settimana dal 10 novembre 2024 al 16 novembre 2024 dava RAI a AMR Total Audience 3.166.378 e Mediaset a AMR Total Audience 3.464.864. C’è poco da girarci intorno: non ci saranno sempre le Olimpiadi e il Calcio a salvare la barca. Aggiungi pure che il pubblico si sta radicalizzando nelle fasce di età: Rai ha l’85% dei telespettatori tra i 45 e gli over 65 anni e Mediaset invece il 76% dove la differenza maggiore la fanno gli over 65. Hai voglia a “ cercare i giovani” se l’offerta editoriale prevalente si rivolge agli affezionati ospiti di Villa Arzilla che vedono Don Matteo e le repliche di Montalbano.
Vi abbiamo detto della vicenda che da tempo stiamo seguendo e che in qualche modo, si lega al gioco di incastro e di equilibrio politico interno a Viale Mazzini: il futuro AD di Rai Pubblicità e, giù pe li rami, i “nuovi” vertici aziendali. Chi prenderà il posto di Tagliavia, atteso che giocoforza dovrebbe essere un interno RAI sottoposto al tetto degli stipendi a 240 mila Euro? Bloggorai ha scritto delle mire della Lega a chiudere il cerchio delle casse RAI: da un lato il Ministro Giorgetti sul canone e dall’altro sempre lo stesso ministro Giorgetti con, a quanto pare e dicono, con una persona di sua fiducia Roberta Lucca, attuale direttore del Marketing alla guida di RAI Pubblicità. Se non che, qualcuno si è fatto girare le scatole, proprio in virtù di un potere forse eccessivo e sproporzionato che la Lega verrebbe ad ottenere laddove si rafforzasse un gruppo composto da un ipotetico presidente Marano (qualora la situazione non si sblocca altrimenti) e un DG Sergio che ancora avrebbe “incollato addosso” un endorsmente leghista. Per l’AD Rossi è troppo: non si può fare ed ecco spuntare il nome dell’attuale direttore di RUO Felice Ventura al posto di Tagliavia e la Lucca con la sua consulente/assistente Vaniria Nozzoli che, a quanto sembra e si dice, nutre grandi aspirazioni.
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Traduzione: “Fino a che punto abuserai, o Catilina, della nostra pazienza? Quanto a lungo questo tuo furore si prenderà gioco di noi? Fino a che punto arriverà la sfrontatezza sfrenata? Non ti turbarono per niente il presidio notturno del Palatino, per niente le sentinelle notturne della città, per niente il timore del popolo, per niente l'affluenza di tutti gli onesti, per niente questo protettissimo luogo per tenere la riunione del senato, per niente la bocca e il volto di questi? Non senti che i tuoi piani sono svelati, non vedi che la tua congiura, conosciuta già da tutti questi, è tenuta sotto controllo? Chi di noi ritieni che ignori che cosa hai fatto la notte scorsa, che cosa in quella precedente, dove sei stato, chi hai convocato, quale decisione hai preso? O tempi, o costumi!