Parliamo di cose serie: oggi sul Quotidiano del Sud articoli di Marco
Mele. Urgente e possibile la riforma Rai e delle autorità di garanzia (AgCom e
Privacy) con l’obiettivo di sottrarre, una volta per tutte, l’ingerenza della
politica (del Governo in questo circostanze) sul Servizio Pubblico. Ancora
una volta: informate Salini, Matassino, Giannotti e Mazzola che, a quanto ci dicono,
sembra che nella Rassegna Stampa destinata ai dipendenti Rai di questa mattina
ancora una volta non ci siano gli articoli di Marco Mele. Ci sono due possibilità: o è una banale
CENSURA o è un piccolo errore “informatico” … in ambedue i casi è grave e non
regge la giustificazione che si tratta di un piccolo giornale di provincia ..peggio ancora se si dice che si tratta di "selezione"
Veniamo a cose meno serie. Ho
trascorso una vita in attesa di qualcosa che avrei voluto si realizzasse per
poi scoprire che la mia vita era la stessa attesa. Spero che i nostri lettori,
cultori di Lessing, ci perdoneranno ma
il tema dell’attesa è stata la chiave di interpretazione di una frase scritta
ieri su questo blog a proposito di una fantomatica lettera scritta da qualcuno
che era stanco dell’attesa. In ordine: la presunta lettera, come scritto, ha un autore e un destinatario incerto, ma è
certa la ricostruzione, cioè la logica che era sottintesa.
Tanto per capirci e rinfrescare
la memoria, riportiamo una intervista di Pieluigi Celli rilasciata nel marzo
scorso: https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/celli-rovo-39-39-salini-dovrebbe-dimettersi-rai-che-titolo-197441.htm
. dice Celli “Salini … Ricordi ai politici che la Rai, anche se di proprietà
dello Stato, resta una Spa di diritto privato che deve poter agire come
qualsiasi altra impresa. Sottoposta al solo Codice civile. E se non dovesse
riuscire in questa affermazione di autonomia, allora prenda l' unica strada
possibile». Dimissioni. Non c’è
bisogno di commentare: questa la chiave di lettura della presunta lettera. Il ragionamento è molto semplice: la Rai si
trova in una empasse per vari ordini di problemi, il primo rimane la mancata
approvazione del Piano Industriale che si configura come una oggettiva
limitazione al suo operato (che poi si tratta di un Piano per molti aspetti
discutibile è altro ragionamento). Ora di fronte ad un problema del genere, un
amministratore, il capo degli amministratori e Salini lo è, ha due scelte: o
come si dice a Roma “abbozza” oppure batte i pugni sul tavolo e dice semplicemente
alla politica “ o mi mettete in condizioni di lavorare oppure me ne vado e
trovate un altro”. Bbomm .. sbatte la porta e con sguardo fiero se ne va. Finora questo non è avvenuto.
Pagheremmo un biglietto per conoscere i geni
della comunicazione che albergano a Viale Mazzini. Veniamo a queste ore: ieri ,
sul solito Dagospia con il fido Antonellis, leggiamo: “Salini
non molla la sua battaglia contro la deriva cronachistica di mamma Rai. Dopo
aver già fatto trapelare nei giorni scorsi, come raccontano le gole profonde del settimo
piano di viale Mazzini, profonda
irritazione per alcuni contenuti, Salini è intervenuto al Wired Next Fest di
Firenze. "Il piano industriale della Rai è approvato, sta procedendo
(confermando così le Dagoanticipazioni sul Mise dei giorni scorsi) e porterà a
una trasformazione radicale”. Zacchete … più veloci della luce … Come si
dice: ohhhhh miracolo … il Piano Industriale è approvato? E da chi? quando? E
come ? abbiamo provato a saperne di più … nada … Misteri della fede: pur in
assenza del sottosegretario alle Tlc che pure avrebbe qualche competenza in
materia, il Piano sarebbe approvato anche se, come lo stesso Antonellis nei
giorni scorsi avrebbe scritto “con tanto di "osservazioni. Sarà
interessante leggere chi si è preso la briga di firmare un atto di tale
rilevanza politica e quali potranno essere tali ”osservazioni”. Ovviamente, di tutto
questo non una riga su uno straccio di giornale quando invece, per una notizia
del genere, fanfare e tromboni per annunciare la buona novella… Che geni della
comunicazione … hanno vinto un concorso ??? Porteremo comunque pazienza fino a venerdì
prossimo, quando, a quanto sembra, sia convocata una riunione al MISE.
Infine, qualche nostro affezionato
lettore, ogni tanto, ci bacchetta perché ne troviamo sempre una che non va bene
per la Rai. Ci sforziamo per non farlo però, a discolpa, possiamo dire che a
Viale Mazzini e dintorni ce la mettono tutta per farci scrivere storie
edificanti. Vediamone una: domenica sera big match tra Fazio su
Rai Due, Giletti su La 7 e la D’Urso su Canale 5. Fazio vince la serata
e tutti contenti e Freccero gongola: supera la media di rete e batte la D’Urso il che è tutto dire.
Ma qualcuno si è preso la briga di ascoltare la Littizzetto e la sua tiritera
sul “gelato nella Iolanda (!!! ???)”? da non perdere. Sarà questo il Sevizio
Pubblico che ha in mente qualcuno? Questa la fonte della sua notizia: http://www.meteoweb.eu/2019/07/ghiaccioli-nella-vagina-pericoloso-allarme-moda-caldo/1294862/ Se per fare ascolti è necessario ricorrere a
questi temi, altro che richiamo di Salini sulla cronaca, basta dedicare qualche
minuto per fare RaiPorn: successo
garantito.
bloggorai@gmail.com
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