venerdì 6 settembre 2019

La Storia

Una frase del prode Michele Anzaldi che si legge stamattina sulle colonne del Messaggero, a firma del solito bene informato Mario Ajello, potrebbe far passare una brutta giornata a più di una persona a Viale Mazzini: "In Rai si è lavorato male a tutti i livelli ..." ??? A tutti i livelli ??? che avrà voluto dire? a chi si si riferiva oltre a Foa, vittima pronta sull'ara sacrificale???
Da alcuni giorni molti si stanno esercitando, ripassando i libri fondamentali (Legge, Codice Civile, Concessione e Contratto di Servizio) su come riallineare il Cda con i nuovi equilibri di Governo con molte ipotesi da verificare. Tra queste ne gira una suggestiva: azzerare tutto il consiglio e ricominciare di nuovo, come pure scrive Gianluca Roselli sul Fatto quotidiano ventilando "voci" all'interno del PD. Percorso tutt'altro che facile ma non impossibile e sulla strada, come abbiamo scritto, c'è una solidissima buccia di banana: il Piano Industriale.
Se e quando il Piano passerà il vaglio del nuovo sottosegretario alle Tlc con delega Rai è tutto da sapere. Nel frattempo l'Azienda è in sofferenza, anzitutto sul fronte ascolti che in questo ultimo periodo sono andati maluccio, specie per Rai Uno e Tg1.

Attenzione: anche tutta questa "pruderie" sul riallineamento del Cda con il nuovo Governo non è che convince gran che, Abbiamo, e continueremo a farlo, tuonato tanto contro il perverso intreccio derivato dalla Legge sul controllo del Governo sull'Azienda ed ora non si fa altro che riapplicare questo schema. Una riflessione in più non farebbe male.

Per oggi poco altro da aggiungere se non che ieri sera è andata in onda Miss Italia su Rai Uno. Al di la degli ascolti che ancora non conosciamo, due brevi osservazioni: si tratta di una trasmissione da " servizio pubblico" o "commerciale"? a quale contabilità vanno scritti i costi di produzione? Al netto di questo, osservazione da semplice spettatore (manco tanto, avendo lavorato anche per questo programma molti anni addietro): regia, testi, organizzazione ai limiti della decenza e, forse, non proprio nelle corde della Rete che, notoriamente, sa far molto di meglio.

Infine, noterella aggiuntiva su quanto abbiamo scritto ieri. Chi vi scrive ha iniziato a lavorare in RAI nel 1982. Da allora ha collaborato e frequentato innumerevoli uffici stampa e direzioni di comunicazione e relazioni esterne. Si presume che gli possa essere cresciuto qualche filino di ferro sullo stomaco e che possa avere una sensibilità particolare su questo argomento.
A proposito della mancata pubblicazione dell'articolo di Mele nella rassegna stampa RAI. Poniamo che:
1) il Gazzettino del Sud non lo conosce quasi nessuno
2) Marco Mele è ultimo arrivato
3) il problema "ascolti RAI " non è rilevante
Posto e non concesso tutto questo, per carità, un'errore è pur sempre un errore e a tutti può capitare.

bloggorai@gmail.com


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