Questa mattina ci hanno scippato il titolo che avremmo usato
per questo post (lo usiamo lo stesso): Emergenza Rai. Lo ha usato il quotidiano
Avvenire con una intervista a Michele Anzaldi che solleva una drammatica
panoramica sulla situazione a Viale Mazzini. “Ascolti sprofondati. Qualità
ridotta a zero. Pluralismo puntualmente negato. Un decadimento totale” si legge
nel pezzo firmato da Arturo Celletti. In genere non abbiamo quasi mai condiviso
alcune scelte e prese di posizione del prode Anzaldi (al quale comunque va
riconosciuto il costante impegno e attenzione verso il Servizio Pubblico) ma,
in questo caso, difficile dargli torto.
Per parte nostra poniamo alcune semplici domandine, tanto per tenere il punto
1) il nuovo Governo si appresta a proporre una nuova riforma
del sistema radiotelevisivo. Quali saranno le sue linee guida e come
impatteranno sul futuro del Servizio Pubblico?
2) Una delle forze di Governo, poche settimane addietro, ha
dichiarato di voler abolire il canone Rai. Come si inserisce questa idea nel
progetto di riforma? Qualcuno ha in mente di riproporlo e da quando?
3) La Rai è in attesa di “convalida” da parte del MISE del
Piano Industriale? Come si dovrebbe innestare questo Piano in un progetto di
riordino del sistema più ampio? é un ostacolo?
4) Il Piano industriale dovrebbe essere valutato dal MISE
per “le determinazioni di competenza”, cioè la sua compatibilità e adesione con
le indicazioni espresse dal Contratto di Servizio in vigore. Perché tuttora il
Piano non è stato validato? Quante indicazioni e prescrizioni previste dal
Contratto sono disattese nel Piano? Esempio “la rimodulazione del numero delle
testate giornalistiche” come previsto all’art.25.e ?
5) L’avvio delle rilevazioni Standard Auditel Digitale (LS
per editore e canale) vedono Rai costantemente distaccata di molte lunghezze
dalla concorrente Mediaset. Come e quando si intende fronteggiare questo
problema? Anche gli ascolti standard nelle ultime settimane sono stati in
sofferenza, tanto da poter ipotizzare una possibile crisi di ascolti anche
sulle reti generaliste. Come si intende rimediare?
6) la comunicazione politica, durante questo periodo di
crisi di Governo, ha evidenziato lacune clamorose ed ha fatto perdere un numero
rilevane di telespettatori. L’approfondimento politico in prima serata è
relegato a CartaBianca su Rai Tre che, appena iniziato, è stato battuto dal
concorrente Floris su La7. Come e quando si intende porre rimedio? Vogliamo
poi, per l’ennesima volta, ricordare RaiNews 24 con i suoi ascolti da prefisso
telefonico e la quantità di giornalisti che ci lavorano?
7) Innovazione, ricerca e sviluppo specie sul fronte
tecnologico. Cosa si sta facendo, quante risorse si stanno impiegando e in quali
direzioni?
Si potrebbe proseguire con altri interrogativi non meno
importanti. Per quanto ci risulta, al settimo piano di Viale Mazzini, in queste
ore, sembrano per lo più alle prese sul dilemma Foa come se la fonte di tutti i
problemi sia stato solo lui. Così non è, purtroppo e fintanto che nessuno si
assume le proprie responsabilità e ne trae le conseguenze, difficile sperare in
un futuro migliore.
Nel mentre e nel quando avviene tutto questo, dal primo
novembre, sbarcherà anche in Italia Apple Tv, un nuovo agguerrito concorrente
nell’arena dello streaming … Auguri !!!
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