mercoledì 18 settembre 2019

Mai una gioia

La Stampa da un po' di tempo sembra essere particolarmente attenta e informata sulle vicende Rai. Ieri intervistato De Nicola, oggi pezzo di riassunto  a firma Alessandro Di Matteo. Si continua ad insinuare il dubbio  (da noi condiviso) che dietro l'attacco a Foa ci sarebbe anche quello a Salini e che il "riallineamento" sia tema assai complesso che non riguarda solo Viale Mazzini. 
Una riprova viene fornita con quanto successo ieri in Vigilanza dove il M5S si è astenuto su un voto che ha visto invece compatto PD e opposizione. 
Che la partita sia molto più complessa di quanto possa apparire è assolutamente chiaro. Tutto troppo fluido per consentire paletti rigidi. Lo spiega pure una diretta interessata, Rita Borioni, consigliera in quota PD: sfiduciare Foa non sarà per nulla facile e veloce  (lo abbiamo scritto su questo blog da alcuni giorni). Una strada, non dettate non scritta da nessuno ma certamente valutata, potrebbe essere dimissionare l'intero consiglio. Anche questa ipotesi tutt'altro che agevole.
A tutto questo si aggiunge un piccolo inciampo di ulteriore difficoltà e riguarda la stessa Borioni. A quale PD risponde la consigliera, a suo tempo fortemente sostenuta da Renzi? È ancora una renziana di ferro o una fedele del nuovo segretario?  Differenza non da poco e non certo irrilevante quanto si tratterà di mettere mano alle prossime nomine alle reti con RaiUno e RaiDue al centro del ricambio.

Se non fosse sufficiente la politica a sostenere il momento di crisi del servizio pubblico sono arrivati gli ultimi dati sulla raccolta pubblicitaria che prosegue la discesa, in particolare sul fronte tv. Con quali risorse sostenere il cambiamento e pagare i costi del piano industriale? 

Ripetiamo: mala tempora currunt... 
bloggorai@gmail.com 

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