La vita è un appuntamento, solo che noi non
sappiamo mai il quando, il chi, il come, il dove.” (Antonio Tabucchi)
Odio le mezze misure, sono per la totalità in tutto.
Per me mezzo, è la metà di un niente. (Vasco Pratolini)
L’era dei rinvii, delle mezze misure, degli espedienti
ingannevolmente consolatori, dei ritardi è da considerarsi chiusa. Ora inizia
il periodo delle azioni che producono delle conseguenze. (Winston Churchill)
Io non sono fatto per le mezze misure. (Napoleone Bonaparte)
Tutto ciò che è “di mezzo” si presta a confusione e
difficoltà di interpretazione. Anche la Primavera come stagione di transizione è
complicata: non fa freddo ma non fa ancora caldo, le gemme sono in fiore ma, come
successo lo, scorso anno, potrebbero essere gelate da una ondata di maltempo. La
mia mamma per affrontare questo periodo ci faceva bere un bibitone amaro di “complesso
vitaminico B12”. Sosteneva che ci vuole forza, tanta forza e tanto coraggio.
Cominciamo dai risultati in Basilicata dove il dato più
evidente è stato “Elettori: 567.939 | Votanti: 282.886
(49,81%)” cioè ha votato meno della metà degli aventi diritto e il voto
decisivo per la vittoria del centro destra è stato di Calenda e Renzi. Un laboratorio
interessante per intuire cosa potrà succedere prossimamente.
Po la vicenda Schlein.
Si .. no … forse … non ora.. ci ho ripensato … dipende ... vedremo. Se c’erano
poche speranze che qualcosa potesse andare bene (ovvero andare male), secondo
il teorema di Murphy andranno certamente male, ovvero peggio (Se c'è una
possibilità che varie cose vadano male, quella che può arrecare il danno
maggiore sarà la prima a farlo; Se si prevedono quattro possibili modi in cui
qualcosa può andare male, e si prevengono, immediatamente se ne rivelerà un
quinto; Lasciate a se stesse, le cose tendono ad andare di male in peggio”.
Ecco allora che facciamo scendere il cielo sulla terra e affrontiamo
la “RAI di mezzo” tracimata dalla
valanga che è solo all’inizio del suo precipitare e che non si sa dove potrà
mai fermarsi. Paradossale ma è “di mezzo” anche lo scontro previsto tra le due
ali del VII piano di Viale Mazzini: da un lato l’AD e dall’altro il DG oramai
accumunato da un insolito destino: salvare il salvabile (se stessi). Per il resto,
si vedrà. La presidente si è smarrita nei corridoi. Chissà, forse sta pensando al
suo futuro alla BBC.
Ieri sono stati pubblicati gli elenchi dei candidati che il Parlamento
dovrà eleggere per il prossimo Cda. Ancora
però non è dato sapere con chiarezza cosa intendono fare il PD e il M5S. Nei
giorni scorsi la segretaria del PD ha dichiarato che non avrebbe presentato “suoi”
rappresentanti mentre la Floridia (presidente Vigilanza M5S) ha dichiarato che il
prossimo Cda potrebbe essere illegittimo se non applica il MFA. Poco, troppo
poco e non ancora del tutto chiaro. La domanda è semplicissima: intendono
pescare nel sacchetto ed estrarre a caso un nome oppure provare ad applicare i
criteri di selezione aperta e trasparente?
Oggi è previsto il Cda e si presume che possano volare
stracci, magari sotto il tavolo per evitare di fare ulteriori danni più di quanto
non ne siano stati fatti. Sono attesi “provvedimenti” come ha minacciato Sergio
e vedremo quali saranno. Ieri la Repubblica,
a firma di Giovanna Vitale, ha scritto “Un clima che rischia di aggravare lo
scontro in corso in Viale Mazzini. Dove
nessuno ha più la certezza di mantenere la poltrona. Non l'ad Sergio, da mesi
intento a prendere le distanze da Rossi e soci, per proporsi come unico argine
alla catena (nera) di comando Rai, nella speranza di restarne alla guida. Non
il dg Rossi, intellettuale organico a FdI piazzato alla testa di una schiera di
fedelissimi che fin qui ha collezionato solo flop: format sbagliati e
conduttori incapaci di produrre ascolti. Il suo direttore di staff, Davide Di
Gregorio, sospettato di aver trattato la cancellazione di Scurati senza dir
nulla al suo capo”. Il capo staff di un
DG agisce “senza dir nulla al suo capo”??? A chi si riferiva Sergio quando ha
sostenuto di”non essere stato informato”? Ora si va “ai materassi” (M.
Puzo, il Padrino)???
Ieri è successo un fatto inedito, inusuale: Rossi (amico di
.. candidato a … etc etc) si è lanciato in una intemerata avventura. Ha rilasciato
dichiarazioni come se fosse lui il responsabile editoriale dell’Azienda e, ci
dicono, la cosa ha fatto girare qualcosa a qualcun altro “Si è portato avanti il
lavoro o altrimenti ha messo le mani avanti per non cadere indietro. La sua
certezza traballa” ci dicono). Lasciamo perdere il merito di quanto ha scritto
(irrilevante) perché vale di più il metodo: la comunicazione diretta, frontale
e in prima persona tipica di chi avverte il pericolo incombente che, questa volta
ha nomi, cognomi e indirizzo: l’accoppiata Rossi e Agnes non sembra più essere
scritta nel libro del destino ineluttabile e precostituito. Altri e agguerriti concorrenti sono alle porte,
tra le file del governo e tra quelle sparpagliate dell’opposizione.
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