lunedì 16 settembre 2019

Mala tempora currunt

... sed peiora parantur. Of course, speriamo di no ma i presupposti non sembrano dei migliori.
Vediamo.
Anzitutto il quadro normativo. Difficile trovare qualcuno che difende la Legge attuale.  Tradotto: implicitamente si auspica la sua modifica. Se non che tutti o quasi sono convinti che la Legge 112, la famigerata Gasparri, sia largamente superata. Il vecchio SIC non è più adeguato al mercato, alle tecnologie, ai nuovi modelli di consumatori e di prodotto. Dunque, una nuova legge non solo per la RAI ma per l'intero sistema delle telecomunicazioni. Ed è proprio quanto si propone questo Governo. Occorre tempo e solidità politica.
Giusto per ricordare quanto abbiamo scritto ieri su AgCom che vedrà il nuovo consiglio non prima di due mesi.

Poi il quadro tecnologico. Siamo alla vigilia dell'evoluzione al nuovo contesto delle frequenze ripartite sui 700 Mhz contestuale all'avvento del 5G. Occorrono investimenti rilevanti e pianificazione strategica di ampio respiro che solo una governance solida e stabile potrebbe garantire. Al tema tecnologia ovviamente si lega quello delle risorse economiche tutt'altro che stabili e certe, sia sul fronte pubblicitario quanto sul fronte canone. L'importo di quest'ultimo "dovrebbe" essere garantito ma nessuno ci scommette sopra.
Gli attuali amministratori di Viale Mazzini, dopo oltre un anno dal loro insediamento, non sembrano aver dato prove esaltanti e per darne notizia possono contare solo su un sito web che non manca di lodare fatti e personaggi.
Le emergenze di cui abbiamo scritto nei giorni scorsi sembrano aver indotto "l'avvio di una riflessione" e una mutata atmosfera.

Nota a margine: il modello Techetedechete che nel periodo estivo ha visto perdere circa 2 milioni di telespettatori RAI ora è stato imitato da La7. Complimenti ! La prima puntata di Propaganda è da conservare e diffondere nelle scuole. Come è stata descritta la ricostruzione della crisi politica di agosto è impareggiabile. Giustamente, ieri sera in parziale replica, compreso il monologo di Andrea Pennacchi sulla Lega che vale più di quattro editoriali.
Complimenti.

Bloggorai@gmail.com

Ps: sulla stampa di oggi poco meno di nulla


Nessun commento:

Posta un commento