sabato 5 febbraio 2022

Il Grande Inganno del "successo" ... Rai e non solo

Foto di Erich Westendarp da Pixabay 

Il Festival di Sanremo gode di un ampio successo, apparentemente indiscutibile. Spesso ci imbattiamo in discussioni astruse, campate in aria, senza capo nè coda dove alla fine nessuno ha ragione e nessuno ha torto. Esempio: cosa si intende per “successo” di una trasmissione televisiva? Ovvio che si possono utilizzare diversi criteri, molti di carattere numerico (ascolti netti, share, fatturato pubblicitario etc) ed altri di carattere meramente qualitativo (mi piace o non mi piace, sono bravi sono somari). In ambedue i casi, spesso, una ragione si compensa con un altra e si torna sempre al punto di partenza con l’interrogativo che rimane insoluto.

Esempi: sapevate che nei paesi nordici riscuote molto successo una trasmissione (inventata dall’NRK, la televisione pubblica norvegese) dove si manda in onda per molte ore consecutive l’immagine fissa di un focolare senza altro aggiungere? Se n’è accorta pure Netflix he ha prodotto Fireplace for Your Home che pure sembra riscuotere un significativo “successo”. Oppure, ricordate quando, alcuni anni addietro, Auditel ha misurato quanti telespettatori erano sintonizzati sul monoscopio Rai rivelando che erano centinaia di migliaia? Il successo del monoscopio? Forse. Oppure, cosa dire di un “titolo” di grande successo su TikTok riferito a come sbucciare un uovo crudo rompendo il guscio ma salvando la pellicola interna? Insomma, sul concetto di “successo” ci possiamo scrivere un capitolo di enciclopedia senza venirne a capo.

Bene. Veniamo alle bazzecole e allo scenario di guerra che si potrebbe intravvedere appena finita la tregua d Sanremo. Vi abbiamo già accennato che le schermaglie inizieranno fra tre giorni. Vogliamo dare un piccolo contributo ad alimentare il dibattito, tanto per non farci mancare nulla.

Allora, si parla tanto, appunto, del “successo” di Sanremo ma non si sente fiatare su altre debacle clamorose sulle quali potrebbe incappare la Rai. Una, molto rilevante, riguarda lo sport e, segnatamente, il Giro d’Italia, una delle storiche trasmissioni ciclistiche più seguite. Per quanto noto, la Rai non produrrà più le immagini con i propri mezzi ma le acquisterà da un service esterno, la società Euro Media Group (EMG), cioè un noto broadcaster internazionale impegnato da tempo nelle produzioni sportive e musicali, che da anni seguono i Mondiali di calcio, la Formula Uno e spettacoli live come Eurovision e MTV Awards, gli stessi di cui anche da Sanremo si parla molto in questi giorni. la forma è salva (continuerà a ditribuire le immagini per i prossimi 5 anni) ma la sostanza è ben diversa. Bel colpo: di questo passo alla Rai resterà il Campionato Nazionale di Pari e Dispari oppure la International Competition for the sput of osso of ciliegia nella prestigiosa e storica sede di Celleno (VT). Per fortuna che c’è Sanremo e qualche fiction.

Ma, sempre a proposito di “successo” di Sanremo e, in particolare, riferito ai “giovani” ci stiamo ancora interrogando su cosa si possa intendere con questo successo quando ci si riferisce al traffico dati su social.

La domanda è sempre la solita, forse banale e scontata: chi ci guadagna da questo successo sui social? La Rai ha stipulato un accordo commerciale con Spotify, che viene spesso citato sul palco dell’Ariston? Abbiamo cercato di studiare a partire dal giochetto di cui si sa qualcosa: il FantaSanremo che vede coinvolti pure molti artisti sul palco. L’anno scorso è stato avvertito il fenomeno “influencer” dei Ferragnez e quest’anno potrebbe essere la volta di questo giochetto che, ovviamente, produce molto “successo” non solo ai suoi inventori ma anche a tutto il circuito tecnmomediatico del Festival. La società De Rev, specializzata in strategia e identità digitale, fintech e crowdfunding, community engagement e comunicazione sui social media, il Festival sostiene che “…l’hashtag #Sanremo2022 è stato il secondo più cliccato al mondo... si twitta su Sanremo praticamente in tutta Europa…”. E ci ci guadagna dal traffico generato da Twitter? C’è da dubitare che i lauti profitti possano andare alle Confraternite della Misericordia. Sapevate che Gianni Morandi ha oltre 4,5 mln di follower sulle principali piattaforme (Facebook, Instagram, Twitter e TikTok)? Sono tutti volontari della Croce Rossa? Allora, in che termini si pone questo “successo”, come si può “pesare” e interpretare nel contesto di un’Azienda pubblica dove “…Dal mio punto di vista deve essere un servizio pubblico che non insegue lo share come unico parametro di successo ma che propone e offre una vera e piena alternativa al modello di televisione commerciale…) Fuortes Dixit. Già, ma sarà poi necessario pure capire quali sono i confini che delimitano il “commerciale” dal divulgativo, educativo, informativo altrimenti tutto appare una melassa indistinta e non ci si intende più nemmeno sulla terminologia.

Vogliamo parlare d’altro, sempre a proposito di “successo”? proponiamo due esempi: Rai Play e Rai News24. Ogni tanto andiamo a spulciare i dati Auditel Digitali e troviamo questo: 2020 su 2021, LS (Legitimate Stream, una “metrica” specifica per il Digital) e TTS (Totale Tempo Speso, la somma di tutti secondi in cui un device ha visualizzato contenuti editoriali o pubblicitari):

2020 LS:  Mediaset 137.000K  Rai 60.000K    Sky 119.000K

2021 LS: Mediaset  176.000K  Rai 56.000K    Sky 107.000K

2020 TTS: Mediaset   8.800K   Rai   5.700K    Sky     5.000K

2021 TTS: Mediaset  9.800K    Rai   8.000K    Sky     3.500K

Magari ci legge qualcuno bravo e ci aiuta a capire dov’è il successo di RaiPlay.

Ma andiamo avanti e cerchiamo di capire un altro misterioso “successo” del Servizio Pubblico: Rai New24. Sappiamo che ci lavorano circa 200 giornalisti con un budget di di circa 230 mln di Euro (dove, tanto per non dimenticare, recentemente Renzo Piano ha “donato” graziosamente un suo progetto di restyling dello studio) e questi sono i dati sugli ascolti 2020 su 2021:

Dicembre 2020 (dal 29/11/20 al 02/01/21) fasce orarie oltre le 20.30 

Rai News 24         AM   76.421     68.290

                              SH        0,28        0,51

                               PE       0,13        0,12

Dicembre 2021 (dal 28/11/2021 al 01/01/2022)

                             AM   52.200    53.058

                            SH       0,22         0,46

                            PE        0,09         0,09

Eppure, di questo “successo” non si sente volare una mosca. Tutti, tutti, tacciono. Perché? Ci sono tante cose che non tornano quando si parla di “successo” di un programma, di un prodotto televisivo ovvero dell’Azienda che lo produce. Ieri abbiamo accennato alcuni temi e non ci siamo dimenticati della pubblicità: questa è la prima edizione del Festival dove si applicano le recenti disposizioni sul contenimento degli spazi grazie al famigerato DDl 208 che, indirizzato specificamente e direttamente contro la Rai, possono significare una significativa riduzione della raccolta pubblicitaria.

bloggorai@gmail.com


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