“Se ne parli bene o male, purchè se ne parli” ovvero le polemiche fanno bene al Festival. Questo, più o meno, è un concetto assai diffuso e consolidato da tempo. Ovvero, fa tutto bene ciò che richiama attenzione e curiosità, ovvero pubblicità, ovvero porta soldi a casa. Ovvero le casse RAI ringraziano. Anche Bloggorai non si vuole sottrarre a questo obbligo civico e morale e vuole dare un contributo, piccolo ma forse significativo e magari utile anche per la Scienza.
Possiamo annunciare di avere notizia esclusiva di una nuova variante del Covid! Dopo quella sportiva (vedi caso Djokovic) ora è stata individuata la Variante Artistica !!! Cerchiamo in sintesi di fornire base scientifica: il Virus solitamente cerca un soggetto da infettare e, per quanto è dato sapere, seleziona accuratamente le sue vittime e dopo successive evoluzioni, ora sembra in grado di distinguere il genere in base alla professione ovvero attitudini personali: sportivo, artigiano, letterato, enologo, coltivatore diretto (non di Erba !!! e pure su questo sarà necessario approfondire …) e infine ARTISTA!!! Ovvio che c’è la sottovariante in base all’età: Artista giovane oppure Artista over 50 e così via…
Va bhe’ … lasciamo perdere ... poniamo solo qualche piccolo interrogativo. Cominciamo a rileggere la Legge, quella che dovrebbe essere uguale per tutti: DECRETO-LEGGE 7 gennaio 2022, n. 1 (Raccolta 2022) Misure urgenti per fronteggiare l'emergenza COVID-19, in particolare nei luoghi di lavoro, nelle scuole e negli istituti della formazione superiore. (22G00002) (GU Serie Generale n.4 del 07-01-2022)note: Entrata in vigore del provvedimento: 08/01/2022 dove è scritto chiaramente “1. Dalla data di entrata in vigore della presente disposizione e fino al 15 giugno 2022, al fine di tutelare la salute pubblica e mantenere adeguate condizioni di sicurezza nell'erogazione delle prestazioni di cura e assistenza, l'obbligo vaccinale per la prevenzione dell'infezione da SARS-CoV-2, di cui all'articolo 3-ter, si applica ai cittadini italiani e di altri Stati membri dell'Unione europea residenti nel territorio dello Stato, nonché ai cittadini stranieri di cui agli articoli 34 e 35 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, che abbiano compiuto il cinquantesimo anno di eta', fermo restando quanto previsto dagli articoli 4, 4-bis e 4-ter.”.
Poi leggiamo quanto ha scritto Renato Franco, sul sito del Corriere della sera a seguito della conferenza stampa di ieri quando cita Stefano Coletta, direttore Rai di quasi tutto: “La Rai segue tutte le norme e fino al 15 febbraio non c’è obbligo vaccinale per gli ultra cinquantenni. Poi questi sono dati sensibili che la Rai non può chiedere. L’essere non vaccinati non può essere motivo di esclusione. Seguiamo i protocolli alla lettera, così come per l’Ariston che ha la capienza al 100% perché è un teatro”.
Sembra alquanto
evidente che almeno tra questi due passaggi qualcosa non torna. La Legge impone
l’obbligo vaccinale per gli over 50 dal 1° febbraio (da oggi) si o no? Dal 15
febbraio entra in vigore invece l’obbligo di Green pass rafforzato o Super green pass
per i lavoratori pubblici e privati con 50 anni di età. Si è sbagliato il giornalista
ad interpretare le parole di Coletta? Possibile, ma allora è stato smentito? Forse
Coletta intendeva dire altro e non è stato bene interpretato? Poi, scusate il disturbo, ma i "dati sensibili" si possono chiedere per salite su un mezzo pubblico e all'Ariston no? Boh !!!
Dunque, il Teatro Ariston è da considerarsi “luogo di lavoro” dove chiunque è presente è sottoposto alle stesse norme o si vuole distinguere tra “artisti”, “tecnici” e “pubblico” ? oppure ci sono regole che si dettagliano a seconda del genere di appartenenza? Leggiamo ancora quanto dispone la Legge: per accedere in sale teatrali, concerti etc …è necessario il Green Pass rafforzato (vaccinazione e guarigione) ed è lecito o no chiederlo prima dell’ingresso in sala? Possiamo immaginare che la potente macchina organizzativa Rai abbia provveduto in modo razionale ed efficiente e verificare che tutto sia conforme alla Legge.
Infine: un autorevole dirigente ha chiosato: “L’Ariston non è ambiente di lavoro per gli artisti che, notoriamente, non sono li per lavorare”. Questa ci mancava! Non sapevamo che svolgessero funzione sociale o beneficienza culturale. Buono a sapersi, non si sa mai. Allora è probabile che per evitare problemi e per tutelare la loro e altrui incolumità si possano disporre tunnel sterili e bolle di silicone rotolanti al fine di tenere bene distinti e distanti ruoli e competenze tra chi lavora (i tecnici RAI) e chi partecipa a Sanremo per puro spirito filantropico (gli Artisti) e quei poveri spettatori in sala che pagano piccoli mutui per comprare il biglietto.
Siamo solo all’inizio del festival ... c’è tempo e modo per tutti di sparare cavolate in libertà … ovviamente, anche per Bloggorai … non si sa mai … magari ci siamo sbagliati.
bloggorai@gmail.com
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