I lettori ci perdoneranno il titolo leggermente eufemistico. Se non fosse per il periodo drammatico che stiamo attraversandoci sarebbe da ridere.
Se c’è una cosa particolarmente fastidiosa e urticante è la
presa in giro. Lo è in condizioni normali ma è ancora più grave quando chi la
fa è un soggetto pubblico che ha precisi doveri da assolvere. Ieri è successo che è stata data notizia di una
iniziativa Rai per contrastare le fake news!!! Leggete cosa ha scritto La Stampa:
“con un blitz dell'ultima ora a Di Bella e' stato anche affidato il comparto ex
Verdelli, vale a dire "coordinamento e ottimizzazione del flusso
informativo relativo sia ai telegiornali sia ai programmi informativi della
Rai". Come dire, le caselle chiave del Piano industriale. Così facendo
l'ad della Rai Fabrizio Salini ha messo a segno un colpo da maestro…”. Un
colpo da maestro ??? Per fortuna, nel comunicato ufficiale di Viale Mazzini c’è
un riferimento che dice “… questo progetto viene proposto come “ulteriore sforzo del Servizio
Pubblico nell’informare correttamente il Paese”. L’iniziativa è prevista dal
Contratto di Servizio e dal Piano Industriale”.
Ecco, appunto: il Contratto di Servizio dell 2018, all’articolo 25,
lettera e, dispone che la Rai debba:
iii) attivare strumenti finalizzati a contrastare la
diffusione di (fake news) e prevedere in proposito:
- l’istituzione di un osservatorio interno permanente;
- lo sviluppo di specifici prodotti di natura educativa e
didattica;
- la realizzazione di iniziative di promozione riguardo ai
rischi derivanti dalla diffusione di notizie false;
Tutto questo era previsto e scritto dal 2018 chiaro e tondo.
È grave che solo ora lo abbiano attuato. Ed è doppiamente grave che ora venga spacciato
questo obbligo come un contributo “… a dare un’informazione corretta,
smascherando le fake news.” !!! Da non
credere !!! Quando più volte abbiamo
scritto che non c’è credibilità e autorevolezza ci riferiamo esattamente a
questi "giochetti”, a sotterfugi per mascherare incapacità, ritardi e
confusione. Ci aspettiamo interventi di autorevoli colleghi, esperti e sindacati.
Questa è una vera Fake News: spacciare per una notizia quello che è un obbligo
disatteso !!! Non solo e non tanto in questo periodo di coronavirus ma da anni
!!!
C’è altro da aggiungere??? Per usare un eufemismo, il senso
di fastidio cresce.
Ci sono da aggiungere considerazioni importanti sugli ascolti.
Anzitutto da leggere i dati pubblicati dall’ANSA elaborati dallo Studio Frasi
di Francesco Siliato dove si dimensiona
la platea televisiva da quando è iniziata la crisi del coronavirus: “oltre un‘ora
al giorno in più, pari a circa 5 milioni
di telespettatori nella fascia compresa tra le 18 e le 20.30. Nelle 24 ore l’ascolto
medio è cresciuto di 2,7 mln rispetto all’anno precedente con una media di 67
minuti in più.
Aldo Fontanarosa, su Repubblica.it riporta dati sulla riduzione
significativa degli ascolti dei Tg, sia Rai quanto Mediaset. Si cita uno studio
della Società Barometro che sostiene “... le ragioni di questa fuga dall'informazione sul coronavirus:
"Troppo spesso - si legge - i giornalisti hanno privilegiato una
narrazione senza speranza, dai toni a volte addirittura apocalittici".
Appunto, forse non si tratta di Fake News ma qualcosa di peggio e spesso questo
atteggiamento giornalistico è stato visto proprio sugli schermi Rai.
Ancora, a proposito di ascolti, da rileggere articolo di Renato Franco
ieri sul Corriere: “L'intrattenimento on demand in fermento con grossi piani di
investimento. Perché i contenuti video saranno centrali nello sviluppo
dell'economia digitale”. Esattamente quelli che mancano a Rai: investimenti e
contenuti.
bloggorai@gmail.com
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