Abbiamo ricevuto fresca fresca questa mattina
la copia originale della lettera. Ebbene, cosa contiene il testo della Vigilanza?
Semplicemente un paio di sportellate in faccia alla Rai. Leggiamo cosa scrive
Barachini ”si ritiene di sottoporre alla Vostra attenzione alcune ulteriori
raccomandazioni … si constata con favore la pluralità ed il livello qualitativo
delle iniziative e dei progetti che sono disponibili sui canali tematici e
sulle piattaforme del Servizio pubblico, sebbene se ne ravvisi un carattere
disorganico, eccessivamente frammentato e dispersivo che si ripercuote
inevitabilmente sulla sua fruizione. … Occorre che la RAI, nelle forme che in
concreto sono rimesse alla sua autonomia, delinei, nell'arco di pochi giorni -
coordinandosi con il Ministero dell'Istruzione ai fini dello svolgimento dei
programmi scolastici e dandone rapida comunicazione alla Commissione - i propri
palinsesti ed il grado complessivo della programmazione didattica in modo più
organico ed ordinato e dia impulso ad una campagna di informazione e di
sensibilizzazione sulle varie iniziative proposte, anche e soprattutto nelle
fasce di maggiore ascolto, per contribuire ad una loro più adeguata conoscenza
ed all'accesso dei temi e degli argomenti che sono trattati per le varie
discipline e materie e secondo i bisogni delle diverse categorie di studenti”. Prosegue
sul tema fake news: ” Si sollecitano a tal fine maggiori dettagli informativi
sul perimetro di azione della struttura che è stata istituita, sulle sue
finalità ed iniziative sulle quali la Commissione richiede di essere costantemente
ed adeguatamente aggiornata…” e, infine, sul tema Covid “Si reputa inoltre utile
ribadire, a tutela della credibilità e dell'autorevolezza dell'Azienda, in
qualità di concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo e multimediale,
la necessità di garantire un'offerta informativa che si contraddistingua per
qualità, equilibrio e rigore e che venga declinata senza inutili enfasi o
drammatizzazioni, coniugando completezza ed essenzialità, nell'ambito dei
tradizionali spazi informativi del Servizio pubblico”. Scusate se è poco!!!
Ovviamente, di tutto questo nessun giornale oggi ne rende conto, non troverete
una riga: evidentemente c'è qualcuno che è divenuto maestro nel non far circolare
notizie importanti mentre oggi sappiamo tutto sul fatto che Topo Gigio torna su
RaiPlay!!! Geniali !!! Il solito autorevole dirigente commenta “roba da
ragazzi, sciocchezze … la solita tiritera della Vigilanza”. Sarà… ma ci corre il pensiero che si tratta
pur sempre del Parlamento … o no?
Ci domandiamo: nella nostra copia della lettera non compare
nel protocollo l’ora di consegna. Ma in Cda, che appunto ieri era riunito, ne sono stati informati? E,
nel caso, come hanno commentato?
Vediamo allora cosa
sappiamo del Cda. Al termine viene diramata una nota ADN (che ovviamente nessun
giornale ha ripreso, nemmeno quel Sole
24 Ore che pure di notizie economiche dovrebbe essere sempre aggiornato) dove
si legge: “… non è mancato
l'approfondimento previsto sul fronte economico-finanziario ed è stato il Cfo
della Rai Giuseppe Pasciucco a fare le proiezioni di bilancio dell'emergenza
Covid, facendo presente che sarà determinante il comportamento del mercato
pubblicitario alla ripresa che tra l'altro non si sa quando potrà avere inizio.
Premesso che si tratta di dati
provvisori, al momento sono complessivamente più i soldi risparmiati che le
perdite accusate, visto che la Rai nell'anno in corso avrà, infatti, minori
costi per circa 135 milioni di euro per il rinvio degli eventi sportivi al
2021; altri risparmi verranno prodotti dal rinvio dei concorsi; altri ancora
(per circa 4 milioni) saranno generati dallo stop delle trasferte e conseguente
blocco delle diarie (rimborsi vitto e alloggio). E non mancano risparmi
previsti dal rinvio del canale in inglese che per motivi di sicurezza ora non
potrà divenire realtà: la Rai al momento, tra l'altro, avrebbe quasi 7000
persone in smart working e se la sede dovesse essere Milano, come si era
ipotizzato, come ci si potrebbe pensare in questo momento?“. Prosegue e
conclude il comunicato: “Oggi in Cda molti Consiglieri hanno rilevato la
necessità di far comprendere al governo che la Rai è una risorsa economica del
Paese (visto che alimenta un consistente indotto economico) e quindi che una
crisi della Rai è una crisi del sistema dei media, dell'audiovisivo e della
cultura (il riferimento è a questo proposito alla produzione dei documentari).
In ragione di questo, la gran parte dei Consiglieri oggi hanno anche
evidenziato come occorra al più presto interloquire con il Governo affinché,
tra le altre cose, siano alleggeriti alcuni aspetti normativi cui la Rai deve
attendersi (in quanto azienda pubblica) affinché sia possibile agevolare le
partite Iva e i precari Rai”. Allora, come abbiamo letto, si tratta di dati
provvisori del budget 2020 (impatto a conto economico) su aggiornamenti 2020 ma quanto ha presentati
in Consiglio dal CFO non è completo: si legge di ricavi esterni, di MOL (pressoché
invariato), di risultato operativo pari a 0, ma non dice nulla sugli
investimenti, in particolare in tecnologie. Dove si dovrà “tagliare e
ottimizzare” e dove si potranno trovare le risorse per “ricostruire” il
Servizio Pubblico al termine della crisi? Il canone? La pubblicità? Il CFO ne ha parlato ma, per carità di Patria,
è bene non sapere cosa ha detto. Nota a margine: il canale in lingua
inglese. Ma quello istituzionale che dovrebbe essere a Roma? Perché ancora non
parte? Quanto costerebbe e quanto è opportuno e necessario che ora sia
attivato? Si potrebbe aggiungere: ma perché non si utilizzare un solo canale
interamente dedicato al Covid???
Infine: sempre in Cda i Consiglieri Laganà e Borioni hanno
chiesto chiarimenti sull’intervista del Presidente Foa rilasciata a La Verità
dove veniva più volte definito “Direttore della Rai”. I Consiglieri sono in attesa
di chiarimenti .. come da tanto tempo su tanti altri argomenti … devono portare
pazienza, prima o poi arriveranno. Sempre a propositori chiarimenti, gli stessi
consiglieri hanno richiesto ulteriori chiarimenti sulla scelta del direttore di
RaiUno di affidare ben due serate a
Bruno Vespa in occasione della Pasqua. Francamente esagerati ‘sti Consiglieri:
ben due chiarimenti in un colpo solo!!! Già uno è troppo figuriamoci due!!!
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