“Quanta fretta, ma dove corri, dove vai… Se ci ascolti per
un momento, capirai… Lui è il gatto, ed io la volpe, siamo in società… Di noi
ti puoi fidar…” Ecco, non fai in tempo ad assaporare l’aria di primavera, la
Fase 2 e, forse, l’arrivo della Fase 3 e… zzzzzacchete… ti arriva tra capo e
collo la bella storia misteriosa con la quale passare (se non c’è di meglio) il
sabato e domenica. Slurp… slurp.,. boccone ghiotto per complottisti, retropensieristi
e tramologi di varia natura.
Succede che questa mattina La Repubblica, in grande evidenza
in prima pagina centrale a 4 colonne, con la firma autorevole di Carlo Bonini (uno che
se ne intende), titola così “Ecco la
strana storia della tentata truffa alla Rai di Marcello Foa”. Leggiamo “Un
anno fa la mail di un sedicente ministro Tria convince il presidente ad
autorizzare una operazione da un milione di euro. La truffa è sventata ma svela
una trama internazionale che porta in Israele. Salini, con una sola telefonata,
scopre l'inganno nei confronti dell'azienda. Foa racconta di non aver avuto
sospetti e riferisce al Cda sette mesi dopo …È la storia di una
"stangata" da 1 milione di euro tentata esattamente un anno fa. Al
cui amo il Presidente della Rai aveva abboccato e sventata dall'amministratore
delegato Fabrizio Salini.”
Questa, in parziale sintesi la vicenda dalla quale
emerge: 1) Foa avrebbe “abboccato alla truffa”; 2) Salini la sventa; 3) è all’opera
una Monstre Spectre Internazionale
che punta ai CEO 4) gli autori, due italiani, sarebbero stati identificati,
operano in Israele e prossimi ad essere beccati (non si sa bene da chi). Più o
meno questo il pollaio dove si agitano il Gatto e la Volpe e, aggiungiamo
noi, un altro animale un pò tonto che
ancora non abbiamo ben identificato (povero cavallo... no lui no... ha altri problemi).
Vediamo qualcosa che non torna. Perché Repubblica torna dopo
oltre un anno (ha ragione, di fitto mistero) su un tema che sapevano essere all’attenzione
della Magistratura dal 19 dicembre scorso dopo le audizioni secretate in
Vigilanza (fatto mai avvenuto prima)? Da osservare tre elementi di contesto: il
primo si riferisce al cambio di gestione del giornale, il secondo relativo al fatto che
l’inchiesta sia stata condotta da una firma di punta e, infine, che questa storia
coincide con il repentino cambio di rotta di PD e parte del M5S sull’altrettanto
misterioso caso delle schede di votazione sullo stesso Foa in Vigilanza che
finora non sono state mai riverificate e che ora invece anche il PD concorda
nel richiedere l’accesso agli atti.
Inoltre, in un momento in cui di Rai, di
Servizio Pubblico, si parla sempre meno per gli aspetti strutturali, strategici
(risorse economiche, informazione, proposta editoriale, nuovi
palinsesti, transizione al DVB-T2) su cosa si accende l’attenzione? Su una vicenda
certamente importante ma della quale abbiamo seri dubbi che possa interessare
pochi oltre una ristretta cerchia di esperti di trame e complotti. Intendiamoci,
quando c’è di mezzo la morale pubblica, i soldi della collettività, non bisogna
mai mollare la preda ed è corretto essere sempre vigili, attenti e rigorosi. A
suo tempo abbiamo scritto che da qualche parte è avvenuto qualcosa di losco dove
però non tutto appare come sembra. Ecco allora la nostra chiave di interpretazione di questa
mattina: Repubblica vorrebbe sostenere
che qualcosa è avvenuto come la si vorrebbe fare apparire.
Ma qualcosa non torna.
Un esempio illuminante: leggiamo che la competenza sulle indagini, nel frattempo,
si è spostata su Milano (non sembra del tutto chiaro il motivo) e che “la
Procura di Milano riesce a dare un volto ad almeno due giovani italiani che, ne
ha le prove, di quell'organizzazione fanno parte. Hanno lasciato l'Italia da
qualche anno per stabilirsi in Israele. E sembrano usciti da un film. Uno di
loro, soprattutto. Parla almeno cinque lingue. Veste di un'eleganza ricercata.
Vive spostandosi tra Europa e Medio Oriente in hotel a cinque stelle. Ama le
auto fuoriserie, le uniche che utilizza per spostarsi. E che affitta in
contanti quando passa per l'Europa. Dove il denaro incassato a Hong Kong
rientra attraverso un complesso tragitto di bonifici estero su estero,
concepito per cancellarne l'origine e per essere reinvestito in acquisti immobiliari
in Italia. Dicono ora che il tempo dei due stia scadendo. Che, presto, saranno
arrestati per pagare il conto tutto in una volta. Rai compresa”. Nella descrizione
mancano solo Nome, Cognome, Luogo e Data di Nascita e ultimo domicilio
conosciuto (ergo, la Procura sa esattamente chi sono). Ma, Santa Pace, scrivere
una cosa del genere significa chiaro e tondo che, posto che i due baldi
compatrioti lestofanti operanti in Israele leggono i giornali italiani, già dall’alba
di questa mattina si siano dileguati per emigrare come fulmini vero qualche altro
paese sperduto tra gli oceani, foreste boreali o amazzoniche. Perché allora
fargli questa gentilezza di “avvisarli “ che la Giustizia gli sta per mettere
le manette ai polsi? Magari, prima si arrestano e dopo si svelano tutti i fatti
e gli antefatti. Un giornalista esperto come Bonini, tutto questo lo sa
benissimo.
Infine, Il Riformista del 30 dicembre scrive, riportando
dichiarazioni di Michele Anzaldi “Siamo di fronte ad uno scandalo davvero grave
e senza precedenti: sul presidente del Cda del servizio pubblico pesa un’ombra
pesantissima, ma gli organi di garanzia e di controllo hanno preferito andare
in ferie e lasciare al completo sbando l’azienda che amministra quasi 2
miliardi di euro all’anno di canone dei cittadini. Il presidente e l’amministratore delegato Rai vengono convocati in
audizione parlamentare secretata e dicono cose opposte, tanto da dover interessare
la Procura”. Ecco l’altro mistero: in Vigilanza AD e Presidente
vengono uditi separatamente e a porte chiuse e, per quanto si è potuto sapere,
hanno reso dichiarazioni divergenti tanto, appunto da dover costringere il
Presidente Barachini, in accordo con tutti i gruppi parlamentari, di rinviare gli
atti alla Magistratura almeno per capire e sapere se ci sono state omissioni e
da parte di chi.
Nota finale. Abbiamo chiesto qualche parere e, grosso modo, emergono
due schieramenti. Il primo sostiene una azione pro Salini, una specie di “Captatio
benevolentiae” da parte di Repubblica per non chiare finalità; il secondo invece,
esattamente al contrario, sostiene che “alla fin fine… Foa ne esce bene…
vittima incolpevole di grandi truffatori internazionali”.
Ci sarebbe molto altro di scrivere per sapere chi il Gatto e chi la Volpe, ma... la primavera
incombe e la Fase 2 dura poco… approfittiamone…
bloggorai@gmail.com
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