Finora, è andato tutto bene? Non ne sono poi tanto sicuro. Siamo
passati dai cori alle finestre come la Curva Sud alla caccia all’untore, dall’emergenza
sanitaria a quella economica, dalla mancanza di mascherine per chi ne aveva necessità
all’abbondanza per quanti con le mascherine stano facendo speculazioni mai
viste. Vogliamo poi dire dei guanti? Si parla solo di “distanza sociale”, di precauzioni,
di lavare spesso e bene le mani, eppure si vendono come il pane e cosa
succederà dei milioni di pezzi di questa plastica nessuno è in grado di dirlo. Boh
… speriamo possa andare tutto bene, ma non ne sono tanto sicuro.
Finora, è andato tutto bene per la Rai, per il Servizio
Pubblico? Anche in questo caso, non ne sono tanto sicuro. Eravamo reduci dai fasti di Sanremo e dall'entusiasmo di RaiPlay. Ora entriamo in una nuova
dimensione: se nella scienza, nella medicina,
l’incertezza e il dubbio sono il fondamento e il motore della conoscenza, per
quanto riguarda Viale Mazzini e dintorni può valere il contrario. Quello che è
successo nei giorni scorsi è la prova provata del fatto che non ci sono
esitazioni quando si tratta di agire per nome e per conto di interessi privati
in atti pubblici.
Allora, in ordine: non
è andata per niente bene il fatto che il Piano Industriale sia stato “rinviato “
a dicembre, anticipando la sua fine ingloriosa senza aver prodotto nemmeno una
virgola in rapporto a quanto è costato (tra realizzazione e “messa a terra” si
parla di circa 3 MILIONI DI EURO). Non ci è mai piaciuto, lo abbiamo sin da
subito considerato debole e inefficace ma ci dovevamo accontentare: meglio di
un calcio su uno stinco. Non è andata per niente bene per quanto riguarda la cancellazione dei
grandi eventi sportivi previsti per questa estate (Europei e Olimpiadi) con
conseguente perdita di incassi pubblicitari. Tra l’altro, questa perdita si
ripercuote ancor più negativamente sull’avvio dello switch off verso il DVB-T2 tutti
coloro che avrebbero potuto trovare una motivazione a rinnovare il proprio
TvSet ora se guarderanno bene (secondo la società di Ricerca Omdia si venderanno
milioni di televisori in meno di quanto previsto). Non è andata per niente bene
tutta la gestione dell’emergenza che ha visto la Rai senza una strategia o un
piano preventivo di gestione delle crisi. Che poi magari sia andato tutto bene
e sia stato possibile andare sempre in onda e garantire la continuità del Servizio
Pubblico è solo grazie alla professionalità e al senso civico di quanti ci lavorano. Infine, non è andata per niente bene per come si è conclusa la “stagione delle nomine”
con il voto di venerdì scorso. Una autorevole collega l’ha definita “la pietra
tombale della gestione Salini” oppure Laganà “una brutta pagina del Servizio
Pubblico”. Semplicemente è stata ratificata, timbrata e bollata, la dipendenza della Rai dal Governo, non
tanto e non solo dalla “politica” ma esattamente dal Governo che ha preteso ed
ottenuto che il governo dell’Azienda sia a sua immagine somiglianza. Si potrebbe
andare avanti, ma è domenica e ci limitiamo all’indispensabile.
Ovviamente, oggi non si cono notizie interessanti però ... però
una cosuccia merita un filo di attenzione (non più di tanto in epoca di fake
news …e stendiamo un velo pietoso sulla task force di Viale Mazzini su questo
tema). Questa mattina Dagospia riporta un articolo di Francesca Pierantozzi sul
Messaggero dove si legge che in Israele sarebbero stati arrestati gli autori
delle truffe a grandi aziende “ … sulla
falsariga del “falso Giovanni Tria” che aveva tratto in inganno Foa e che lo
aveva quasi convinto a versare un milione di euro a una fantomatica società
cinese …”. Se non che, i due lestofanti sarebbero due signori
franco-israeliani. Non esattamente quelli presunti identificati dalla Procura
di Milano e gentilmente preavvisati dall’articolo di Repubblica di sabato 9
maggio.
Non centra nulla, ma è la stessa Repubblica che ieri ha
pubblicato un soffietto glorioso sulla nomina di Orfeo al Tg3: da incorniciare
e mantenere per i posteri. Oggi ci pensa Paolo Conti (uno che di TV se ne
intende) sul Corriere del Mezzogiorno: “Vale la pena di riflettere sul fatto
che, per la prima volta nella storia della Rai, un importante comparto della tv
pubblica si è «napoletanizzato»: Rai 3, la rete generalista che deve la sua impronta
più importante ad Angelo Guglielmi, è da due giorni diretta da Franco Di Mare.
Mentre il Tg3, che nella memoria collettiva di tanti porta il volto di Sandro
Curzi, ha ora come responsabile Mario Orfeo”.
Spettacolare !!!
Infine, ci stiamo chiedendo se è andato tutto bene sia per il
PD che per il M5S in questa vicenda Rai. Il tempo di fare qualche telefonata e
potremo sapere qualche parere.
Andrà tutto bene anche nei prossimi giorni, settimane, mesi
??? boh !!!
bloggorai@gmail.com
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