“Un'idea, un concetto, un'idea. Finché resta un'idea è
soltanto un'astrazione. Se potessi mangiare un'idea. Avrei fatto la mia
rivoluzione” cantava Giorgio Gaber.
Ecco,
tutto qui, in queste parole la metafora dell’anno zero della Rai. A noi
reclusi in casa non arriva un solo cenno di idea, di qualsiasi cosa possa
somigliare a qualcosa che non c’era prima, che nessuno aveva mai immaginato o
proposto. Si pregano i gentili lettori di segnalare eventuali dimenticanze o
omissioni, nel caso chiederemo subito scusa! Ad esempio, nei giorni scorsi abbiamo
scritto della diretta streaming su YouTube promossa dal MiBact, ieri della nota
del Ministero della salute sull’informazione rivolta ai bambini (ripresa sulla
stampa solo da pochi giornali che da oggi su RaiUno alle 14 inizia un programma specifico: ma Santa Pace, perché una buona notizia come
questa non viene annunciata in coda al Tg1 di massimo ascolto?) e oggi ci sarà il ”coro” di tutte le radio che alle 11 manderanno in
onda l’inno nazionale e così via. In tutte queste iniziative la Rai segue e non
anticipa. Non arriva un segnale di un’idea,
un concetto, manco a pagarlo !!! Tutto qui. Hai voglia difendere Viale
Mazzini. Non sembrano proprio avere voglia di salire su quello che, forse,
potrebbe essere uno degli ultimi treni del Servizio Pubblico.
Questo piccolo blog regala una piccola idea, forse
sempliciotta ma forse utile: perché non trovare un piccolo spazio dove si
raccontano solo “istruzioni per l’uso”
per le mille difficoltà che tutti sono costretti ad affrontare in queste ore drammatiche?
Potrebbe interessare anche le news, si tratterebbe di fornire un aiuto a distinguere
le bufale dalla notizie vere (peraltro, questo è un OBBLIGO previsto dal
Contratto di Servizio).
Notizia di ieri: il Commissario europeo per il mercato
interno e l'industria, Thierry Breton, ha incontrato il CEO di Netflix al quale
ha chiesto, insieme alle altre piattaforme on line, di trasmettere in qualità
standard e non in alta definizione per "prevenire la congestione di
Internet". Si tratta di una vera emergenza tecnologica nel momento in cui
la rete è chiamata ad assolvere compiti di importanza strategica. Il Sole
24oredi oggi pubblica un importante articolo
dal titolo “Open Fiber offre la rete per gestire il boom di traffico” a firma
Antonella Olivieri. Si legge che “Open Fiber - la j oint Cdp-Enel della rete in
fibra - ha registrato in questi giorni un aumento del traffico in download del
50% e in upload del 300%. Sul primo dato incide la richiesta di video e giochi,
sul secondo soprattutto lo smart working, e su entrambi applicazioni quali le
video conferenze o le lezioni online. Sulla rete di Open Fiber c'è ancora
grande capacità in eccesso dal momento che, da una parte, l'infrastruttura
alternativa a quella di Telecom - dove c'è - è ancora poco sfruttata e,
dall'altra, la scelta tecnologica dell'Ftth (fibra fino all'abitazione)
consente di gestire al meglio l'incremento di traffico. Open Fiber ha perciò
comunicato all'Agcom (l'Authority nazionale delle comunicazioni) che «è pronta a
supportare migrazioni anche massive, per città o area geografica, della
clientela degli operatori dalle reti in rame o ibride fibra/rame alla propria
rete in fibra su tutta l'area della propria copertura. Questo anche al fine di
scongiurare potenziali saturazioni e rischio dell'impossibilità di lavorare per
persone e aziende”. Rivolgiamo la stessa domanda a Rai: cosa si intende fare
per fronteggiare questo problema o almeno come si intende contribuire a gestire
questo problema sulla diffusione streaming di Rai?
Ancora, visto che ogni tanto a qualcuno viene in mente di
voler somigliare alla BBC, consigliamo vivamente di leggere quanto riporta PrimaOnline su
come il broadcaster britannico (non il suo capo del Governo) affronta la crisi del
coronavirus. questo il link:
Si tratta di un vero e proprio “manifesto” di impegni che si
intende sostenere ed è stato proposto direttamente da Tony Hall. Ci ha messo la
faccia !!! a qualcuno viene in mente qualcosa ??? a qualcuno risulta che a
Viale Mazzini qualcuno ha parlato “alla nazione” , ai propri telespettatori (e
non solo ai propri) ??? correggeteci se sbagliamo.
Infine, dai bassifondi della cucina: leggiamo sul Tempo, a firma
di un certo Luigi Bisignani (???) che durante il recente Cda Rai, mentre tutti i
consiglieri erano coperti con le mascherine, a qualcuno è venuto in mente di mangiare
un bignè al cioccolato con un risultato disastroso, degno delle migliori
comiche. Non riferiamo il nome, per carità di Patria.
bloggorai@gmail.com
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