I dati giornalieri Auditel stamattina sono in strano ritardo ...
forse causa ora legale
forse causa ora legale
Oggi iniziamo con quella che appare una buona notizia. Siamo
in possesso della lettera che l’Ad e il Presidente Rai hanno inviato di
risposta a quella ricevuta dal presidente della Vigilanza, Alberto Barachini dove si sollecitava il Servizio
Pubblico a porre attenzione alla qualità delle trasmissioni durante l’emergenza
coronavirus. Si tratta di un elenco dettagliato (13 pagine) titolato ”Rai per l’emergenza - Responsabilità |
Coscienza | Tempestività”. Somiglia, per certi aspetti, allo stesso documento proposto
dalla BBC nei primi momenti della crisi del quale per primi abbiamo scritto su
questo blog nei giorni scorsi. Allora: poniamo anzitutto un problema di forma, di
comunicazione istituzionale. Al netto
del rispetto verso la Vigilanza, semmai in accordo con essa, perché tale
documento non è stato reso pubblico, non è stata fatta una conferenza stampa
(anche streaming) e magari con la faccia di AD e Presidente messi insieme, come hanno firmato la lettera? Come ci chiede un affezionato
lettore: sarà pure necessario scrivere ciò che si fa di buono. Si, ha ragione. Se solo loro per primi facessero
qualcosa in questa direzione. Fare bene e non farlo sapere a nessuno, pensando
che solo la “fornitura del servizio” sia sufficiente non basta. Oggi, proprio ancora di più in tali drammatiche circostanze,
viene richiesto di più, molto di più.
Nel merito del documento, questi i titoli dell’impegno Rai:
1. 1. INFORMAZIONE - Più spazi anche nel daytime e
copertura tempestiva
L’informazione – vocazione naturale per una tv di Servizio Pubblico – ha incrementato i propri spazi. Oltre al canale “all news”, tg1, tg2 e tg3, fin dal 22 febbraio, in una sorta di
staffetta, hanno coperto con speciali dedicati all’emergenza coronavirus l’intera giornata,prima e seconda serata, pronti a
intervenire con edizioni
straordinarie - l’ultima, sabato scorso in
occasione delle comunicazioni del Presidente del Consiglio.
2. CULTURA - Più teatro, arti, storia anche su Rai3
3. SCUOLA - Lezioni, tutorial e speciali per la didattica a
distanza
4. RAGAZZI E BAMBINI - Divertimento intelligente
5. RADIO - Un’offerta plurale
6. RAIPLAY - Riorganizza l’offerta per tutti
Si tratta certamente di un impegno vasto, importante e
sostanzioso che affronta tutto il perimetro del “fabbisogno” di intrattenimento
e informazione del pubblico. Da notare che al primo punto, informazione, non
è stata riportata adeguatamente la testata RaiNews24 e nel resto del documento non
è mai citata la Direzione TecheRai. Ma (sempre il dannato …ma …) non è
sufficiente “dare i numeri” se poi siamo
costretti a considerare la qualità oltre che la quantità. E la qualità ci dice
che il Servizio Pubblico non sembra apprezzato quanto dovrebbe: ieri è stata
pubblicata sul Sole24ore.com (che NESSUNO ha citato o pubblicato) una rilevazione
sulla affidabilità e credibilità (corporate reputation) delle testate giornalistiche
italiane. La Rai non è nemmeno citata !!! vedi articolo per intero: https://www.ilsole24ore.com/art/coronavirus-dati-reali-e-fake-news-e-sole-24-ore-quotidiano-piu-affidabile-ADEVPMG
. Se poi affrontiamo pure il problema dei “numeri” le cose non sembrano andare
poi tanto meglio, se sono veri i dati Audidel
che abbiamo pubblicato, al netto del fatto che comunque la platea televisiva è
cresciuta di quasi 5 milioni e pure il tempo medio speso davanti alla tv è
salito a circa 5 ore e 11 minuti. Tanto per gradire: leggi oggi su Libero “SOLO
6,6% SU Rai1. Sprofonda lo Speciale Tg1: il pubblico è stufo del virus. In sole
due settimane gli spettatori scendono da 6 milioni (e 19% di share) a 2 mln”.
Chiudiamo con l’invito a leggere un interessante articolo di
Aldo Grasso sul Corriere Lettura di oggi dal titolo: “Il grandissimo Fratello”. Ca va sans dire, l’autore
non perde occasione di tirare una notarella alla Rai. “ ..ha perso l’occasione
di trasformare Rai1 in rete dell’emergenza, del servizio civile …” Condividiamo.
Nessun commento:
Posta un commento