"...Vien dietro a me, e lascia dir le genti: sta come
torre ferma, che non crolla già mai la cima per soffiar di venti..."… Bloggorai propone questo frammento della Commedia per ricordare che oggi è il
Dantedì, giornata nazionale dedicata a Dante, iniziativa alla quale aderisce
Teche Rai con un contributo di “pillole” per le reti generaliste Rai con le voci di grandi attori che leggono alcune
terzine della “Divina commedia”.
Veniamo alla bruta cronaca quotidiana. Iniziamo raccontando
quando successo ieri pomeriggio, dopo le 18. come noto a quell’ora va in onda
la conferenza stampa della Protezione civile. Ieri, alle 18.15 viene detto che
la linea passerà alla conferenza stampa del Presidente del Consiglio, Giuseppe
Conte, che quasi puntualmente avviene come previsto se RaiDue. Al termine del
discorso di Conte la linea passa al meteo mentre, su RaiUno è in onda intrattenimento
leggero e RaiTre una servizio sulle pannocchie e il proseguimento della
conferenza stampa va su RaiNews24. Allora,
cominciamo a dire che una conferenza stampa, specie dove si affrontano i
problemi di questi giorni drammatici, si compone anche delle domande dei colleghi
giornalisti che, opportunamente, chiedono chiarimenti non meno importanti su quanto detto da Conte. Tagliare
la linea e spostare da una rete generalista ad un canale come RaiNews24 (da
ricordare sempre che, nonostante la crescita di questi giorni, fa ancora
ascolti da prefisso telefonico pari a poco più dell’1% con poco più di 180.000
telespettatori nel giorno medio) appare un grave errore per il Servizio Pubblico che dovrebbe avere il
dovere di mantenere costantemente aperta l’attenzione su una delle reti di massimo
ascolto, oppure dire e farlo sapere pure ai muri che TUTTA l’informazione e le
comunicazioni ufficiali sull’emergenza sanitaria vanno SEMPRE in onda su
RaiNews24in modo tale da farlo diventare il Canale ufficiale Rai per il
Coronavirus. A proposito di ascolti, da osservare anche quelli della fascia pomeridiana
dove LA VITA IN DIRETTA 16:49 18:47 3.084 15,3% mentre POMERIGGIO CINQUE dalle 17:18 alle 19:00 ha
fatto 3.537 con il 16,7%). Qualcuno
porrà anche questo tema di crisi di ascolti o no? Almeno in termini di rapporto
qualità e quantità di offerta.
Passiamo oltre. Ieri sera la programmazione Rai prevedeva su
RaiUno il film su Alberto Sordi, su RaiDue Pechino Express e RaiTre Cartabianca
(ospiti Veltroni e Verdone) mentre anche
La7 si concentrava sul tema virus con ospiti di vario interesse.
Mediaset invece spara su Canale5 per tutta la serata uno speciale Coronavirus
con ospite il Presidente del Consiglio. A parte gli ascolti (Italia1 che batte
RaiUno) merita attenzione il fatto che Conte sia ospite di Canale5 quando l’ultima
volta che è stato su RaiUno risale al suo intervento a DomenicaIn con Mara Venier.
Cosa sta a dire? Un autorevolissimo lettore ci ha commentato “hanno sbagliato
il concessionario” e fa il paio con il ministro Patuanelli e il suo ormai
famoso “la Rai non è una priorità”. Un altro lettore invece suggerisce una
lettura più “politica”: in questo momento Conte preferisce non “dialogare” con
Viale Mazzini” per usare un eufemismo(da ricordare la diretta con Facebook dei
giorni scorsi). Ecco, tutto qui … anche in questi termini si legge l’inizio
dell’Anno zero del Servizio Pubblico. Un altro autorevole esponente di Viale
Mazzini ci ha detto: “la crisi Rai è iniziata da molti anni”. E’ vero e nessuno
si può ritenere del tutto innocente. Sotto l’albero del pero non cascano le
mele: se il Servizio Pubblico si trova in tali condizioni è del tutto evidente
che le responsabilità risalgono anche al
suo passato e a quanti hanno avuto incarichi di responsabilità. Ma è anche del
tutto evidente che ci dovrà pure essere un momento in cui si dovrà cominciare a
fare i conti con il presente e con il futuro e non solo con il passato che non
potrà essere una giustificazione, semmai un’aggravante.
Il timore è che siamo solo all’inizio.
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