Prendetevela comoda, molto comoda: il Post di oggi è assai complesso.
È nella natura primigenia, intrinseca, di Bloggorai essere
(talvolta) generico e sommario. Altrimenti, giocoforza, sarebbe altro e non un
semplice e banale Blog. Per questa sua natura speriamo di essere perdonati
dalle nostre tante lettici e numerosi lettori e confidiamo quindi nella loro
indulgenza che in questi sette lunghi anni ci ha sempre accompagnato.
Ecco allora che oggi vi proponiamo un tema: la Voce del
Padrone. La Rai, sommariamente e genericamente, è stata da sempre la Voce
del Padrone, ovvero la portavoce del Governo o della maggioranza di turno:
dall’età dell’oro della DC passando a quella di platino del berlusconismo, con
un passaggio ai “tecnici” Monti o Draghi fino ai tempi nostri con la cosiddetta
“teleMeloni”.
Bloggorai però ha sempre sostenuto che questa affermazione
non appare del tutto corretta: se per “teleMeloni” vogliamo intendere la Rai di
destra, nuova o vecchia che sia, in modo più o meno palese, ebbene la “destra”
in Rai c’è sempre stata. E non che quella di prima fosse meno arrogante,
invadente e prepotente di questa, anzi, forse questa moderna a confronto appare
più sprovveduta allo sbaraglio. Non solo la “destra” c’è sempre stata ma ha
sempre goduto di una certa “indulgenza”, una specie di “convivenza” ai limiti
della connivenza con la sua naturale antagonista ovvero con una certa
“sinistra” sobria, garbata, dialogante. Da che memoria ci supporta, ovvero
da quasi 40 anni di frequentazione dell’ambiente, c’è sempre stato una sorta di
sereno equilibrio, di moderazione ai limiti della spartizione. Io do una cosa a
te e tu dai una cosa a me. Tutto, sempre, rigorosamente, all’insegna delle
“quote” partitiche. Alla Rai essere bravi o meno, competenti o meno, è
“quasi” del tutto irrilevante. Se non sei "in quota" non vai da nessuna parte. Il “quasi” si ritrova quando non se ne può fare
a meno di nominare un dirigente solo perché capace e talvolta è successo.
Ora, nei prossimi giorni, la Voce del Padrone si sta per
arricchire di un nuovo capitolo e riguarderà la “sottovoce” del Padrone, ovvero
la Direzione Comunicazione e l’Ufficio Stampa di Via Asiago. L’AD Rossi e
il Governo che lo ha imposto non fa prigionieri e, al contempo, deve “governare”
una comunicazione strategica: non si possono permettere che la loro gestione
del “racconto Rai” possa essere macchiato da una narrazione negativa e contemporaneamente
devono gestire prossimi passaggi di assoluto rilievo.
Arriviamo al prossimo 5 giugno quando il Cda sembra che
voglia fare importanti nomine appunto nell’ambito della comunicazione Rai. Sembra
che verrà proposto come Direttore Fabrizio Casinelli e il suo posto
dovrebbe essere occupato da Incoronata Boccia, attuale vicedirettrice
del Tg1. Chi sono Casinelli e la Boccia e perché si parla tanto bene di
loro?
Del primo si sa tanto ma non tutto e cerchiamo qualcosa nel Web.
Inizia la sua carriera in Forza Italia nel 1994 e pochi anni dopo, dal 2002 al
2006, diventa addetto stampa del Governo Berlusconi. Durante quegli anni, nel
2005, troviamo sulla rete che il suo nome compare in una “bizzarra”
intercettazione dove si legge che “… tu trovami un po'... tu trovami un
posto in Rai e io ti trovo (sorride)...” (https://italymedia.it/notizie/articoli-archiviati/565-intercettazioni-il-bello-della-diretta
).
Sul 2005, su quelle intercettazioni, e su cosa è successo
in quel periodo in Rai e quello che ne è derivato poi si dovrebbe scrivere un capitolo a parte che il
consigliere Natale (a quel tempo segretario dell’Usigrai) conosce bene: “Dalle
intercettazioni telefoniche di Salvatore Sottile emerge un quadro che coinvolge
pesantemente anche la Rai. Macchia tutta l'azienda questo giro di favori
sessuali e di sfruttamento delle donne che sembra essere alla base della scelta
delle presenze femminili in alcune trasmissioni''. Nota bene, quello è il
periodo delle inchieste su “vallettopoli” (da incorniciare https://it.wikipedia.org/wiki/Vallettopoli
) e dell’emersione della famigerata “struttura Delta” (vedi articolo molto
interessante su https://www.ilpost.it/2011/07/05/bergamini-rai-raiset-struttura-delta/
del 2011).
Fatto sta che Casinelli il posto in Rai poi lo ha trovato
anni dopo, nel 2009, al seguito del DG Mauro Masi e appena un anno dopo la sua
assunzione viene nominato Capo Ufficio Stampa: carriera fulminante. Poco dopo
cambia aria sempre in Rai. Si dice che è un “berlusconiano Doc” (Repubblica) mentre altri,
sommessamente, dicono che è un “uomo di destra buono per tutte le stagioni” e,
infatti, l’Ad Fuortes lo recupera da RaiCom e nel 2022 lo nomina Capo Ufficio
Stampa.
A lui dovrebbe succedere Incoronata Boccia, attuale vicedirettrice
del Tg1. Il condizionale è d’obbligo perché potrebbe avere una concorrente
temibile anche se improbabile. La domanda “chi è Incoronata Boccia” se la
sono posta in molti e infatti in rete trovate tutte le risposte possibili. La
migliore, forse, la fornisce L’Espresso di aprile 2024: “Incoronata Boccia
detta Cora, l'irresistibile ascesa del soldato di Tele Meloni” (https://lespresso.it/c/politica/2024/4/2/incoronata-boccia-detta-cora-lirresistibile-ascesa-del-soldato-di-tele-meloni/50506
). Meglio di tutto su di lei parlano le sue dichiarazioni: “L'aborto è un
delitto, non un diritto" … "La Rai è la casa di tutti gli
italiani e vi sono tanti professionisti nella mia casa che finalmente con
Meloni avranno un'opportunità".
Sintesi di quanto scritto: il prossimo 5 giugno, forse, andrà
in scena tutto questo che, semplificando, si riduce ad uno scontro tra Forza
Italia e Fratelli d’Italia mentre la Lega su questa partita si tira fuori (non ha
uomini o donne ed è interessata ad altre poste in palio ... esempio Rai Way). L’opposizione
osserva.
bloggorai@gmail.com
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