Un popolo di velisti, di
curlinghisti, di atleti saltatori e quando necessario pure di tennisti. Se capita, anche di calciatori. Ogni occasione è buona per celebrare un “eroe” del nostro tempo.
Ne abbiamo gran bisogno, specie se giovane e bello (magari non brilla per simpatia,
ma si perdona facilmente). Anche i miti hanno bisogno di illuminazione e di continuità
nello spazio e nel tempo. Ora è la volta storica di Sinner, il giovane tennista
altoatesino che oltre ad essere un grande campione è una macchina da soldi formidabile:
i suoi sponsor sono Nike, Gucci, Rolex, Lavazza, Fastweb, Intesa San Paolo,
Parmigiano Reggiano, Panini, Technogim, Alfa Romeo, De Cecco, La Roche-Posay e
Enervit e chissà quanti altri che ora ci sfuggono. Vederlo giocare, ammirare
i suoi colpi magistrali e immaginare di trovarsi dentro un supermercato è la
stessa cosa. Se poi paga le tasse a Montecarlo … chissenefrega … quanti
italiani se potessero farebbero lo stesso? In fin dei conti, non è un reato
e, del resto, notoriamente, a Montecarlo ci sono ottimi impianti sportivi e si gioca in ottima compagnia con altri campioni. come dire: in Italia non c'è nulla di tutto questo e magari è vero. Cosa gli vuoi dire? Pure il Presidente della Repubblica (lo stesso
che ha detto “La Repubblica è di chi paga le imposte”) e il nuovo Papa lo hanno
omaggiato.
La Rai non poteva essere da meno.
Ieri sera, improvvisamente e inaspettatamente, ha cambiato il palinsesto
previsto di Rai Uno dove era prevista la seconda puntata in diretta di Sognando
Ballando con le stelle e ha mandato in onda la sfida di Sinner contro l’americano
Paul. È successo qualcosa di anomalo. Cambiare il palinsesto quando era prevista
una trasmissione “impegnativa” come quella della Carlucci e mandarla in tarda
serata non è stata certamente una scelta facile da prendere. Perché è avvenuta, con quale logica? Certo è che si poteva facilmente prevedere che Sinner giocasse la semifinale e
la data e l’ora erano note da tempo. Non si poteva decidere e pianificare con il
dovuto anticipo? Cosa ha indotto a scegliere last minute?
Tra poco più di un’ora
leggeremo i dati Auditel e vedremo quanto la scelta Rai ha premiato in termini
di ascolto, rimanete collegati, vi faremo sapere. la domanda è: a Villa Arzilla avranno apprezzato?
Bene. La notizia del giorno è
che, contrariamente a quanto immaginato e abbiamo pure scritto, sembra che la Warner rinuncia
a Sanremo. Rimane al momento solo la Rai e da Mediaset non giungono segnali. A
dicembre scorso Berlusconi ha dichiarato di non essere interessato. Punto. La patata
bollente resta nelle mani di Via Asiago (era meglio scrivere Viale Mazzini) che
ora se la dovrà vedere con il Comune che ha alzato le asticelle della collaborazione
e, per Rai, non sarà semplice accettare le nuove condizioni per rimanere comunque a Sanremo dove, notoriamente
e da tanti anni, ci sono mille difficoltà. Per ora e in attesa del prossimo 22
maggio questo è quanto, poi, si vedrà.
bloggorai@gmail.com
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