Abbiamo appena appena iniziato, proposto e immaginato un “viaggetto”
sul Grande Potere Forte presente e attivo dentro e intorno alla Rai, quello
vero, potente e silenzioso, trasversale e universale che invece, zacchete, la cronaca e
un attento suggerimento ci porta all’attenzione un “Potere Minore”, figlio e parente
di quello Forte, che a Roma gode comunque di molta fortuna. “Caro Bloggorai,
prima di proseguire sui grandi ed oscuri disegni, prova a guardarti intorno,
vicino, sotto casa”. Ne teniamo conto.
Lo spunto ci è stato fornito dall’attenzione ricevuta in questi
giorni dal tennis.
Si tratta del potere dei “circoli” romani e, segnatamente, molti
di quelli storici ancorati lungo le sponde del biondo Tevere: il Circolo Canottieri
Aniene, il Circolo Canottieri Lazio e l’omologo della Roma, il Circolo Montecitorio,
e poi il Tennis Club Parioli, il Circolo della Caccia, il Circolo dell’Antico Tiro
a volo, il Circolo degli Scacchi e poco più. L’ordine di “potenza”, di rilevanza
e di prestigio ed esclusività decidetelo voi. Chi vi scrive li ha visti da
dentro, non è socio di nessuno tra questi ma conosce molto bene tanti tra chi
vi è iscritto a molti tra questi circoli. Un capitolo a parte meriterebbero i
Circoli “aristocratici” per altre storie di “potere” che pure non è inferiore o
subalterno ad altri. Of course, non fa testo il Circolo Rai di Tor di Quinto: frequentazioni irrilevanti e ininfluenti.
Se poi volete avere una buona idea di cosa parliamo, vi proponiamo
di leggere un divertentissimo e ben informato articolo di Alberto Statera,
pubblicato molti anni addietro su La Repubblica, che mantiene ancora però la sua freschezza: “… la
più formidabile concentrazione di upper class della capitale. Una sorta di
stanza di compensazione dei poteri borghesi, dei ruoli e della ricchezza, il
melting pot perfetto di alti burocrati e palazzinari, professionisti e
commercianti, imprenditori e star o pseudo tali dello sport e dello spettacolo…
dove pseudo-canottieri e tennisti con protesi d’anca intrecciano amicizie,
affari e solidarietà … Nei circoli sul Tevere tutti si danno del tu, il
funzionario di banca in carriera, il manager di medio calibro, il dirigente
ministeriale e l’imprenditore plurimiliardario o il ministro in carica”. L’articolo
si chiude con un racconto di una vicenda da incorniciare: “Quando il Pm di
Potenza Woodcock arrestò Vittorio Emanuele di Savoia, il Duca di Castel
Garagnone Marchese don Giulio Patrizi di Ripacandida e il Marchese Paolo
Patrizi Montoro Naro, chiesero la sua espulsione da Caccia e Scacchi. Ma si
alzò il principe Carlo Giovannelli che lo salvò con queste parole: «Chi tra noi
non è mai andato con una prostituta?» Tutti tacquero”. Articolo da non perdere:
https://www.dirittiglobali.it/2013/02/il-circolo-del-potere/
. Già, chi tra noi ???
Allora, si dà il caso che i Poteri, più o meno forti che essi siano, per svolgere meglio la loro funzione, hanno necessità fisiologica di mescolarsi, di parassitarsi e allo stesso tempo di solidarizzare tra loro. Tra una racchettata, una partita di Burraco e un aperitivo a bordo campo si scambiano informazioni preziose, ci si propone amicizia e attenzione, o talvolta più banalmente il nome di un “caro amico medico chirurgo che fa miracoli … digli che ti mando io”.
Ed ecco allora che in taluni di questi Circoli non è difficile
incrociare gli altri poteri, segnatamente quello dei “signori” dei palinsesti Rai:
agenti artistici e case di produzione. È quasi indiscutibile: sono forse i veri
Poteri nemmeno tanto occulti, in grado di fare o disfare i palinsesti a loro insindacabile
interesse o piacimento come pure segnare il destino di una star o un/a giornalista
della televisione. Agiscono non solo senza incontrare ostacoli ma spesso
godendo di “amicizie” storiche, frequentazioni consolidate, appunto, in qualche
circolo romano.
È sufficiente pensare ad un solo nome per intuire facilmente
di cosa stiamo parlando e di quanto pesa sule le vicende Rai: Gianni Letta. Si perdono
le tracce di quanti Circoli romani sia socio, presidente o semplice “simpatizzante”.
La sua “presenza” o sponsorizzazione spesso è garanzia di successo. Spesso ma
non sempre: vedi il caso della Agnes che da mesi ormai è in attesa di una presidenza
Rai che tarda ad arrivare. Per dare ancora idea di cosa parliamo, è sempre
utile spulciare negli archivi e cercare le connessioni: rileggete un forbito
articolo di Panorama, pubblicato a luglio 2021, a proposito della nomina di Marinella
Soldi come presidente Rai ( https://www.panorama.it/attualita/politica/marinella-soldi-rai-nomine-polemiche
).
I nomi che si leggono girano tutti intorno ad una foglia di rosmarino:
la composizione e la redistribuzione del Potere Rai che non avviene mai a caso
o secondo logiche chiare e trasparenti (vedi i famigerati criteri di nomina del
MFA), tutto avviene per necessità, opportunità e convenienza. Con quali criteri
viene scelto un consigliere di amministrazione, un direttore di rete, di
testata o di un qualcos’altro di rilevante? Nessuno a noi noto. Solo amicizia, quota
o appartenenza ad un “circolo”, quale che esso sia.
Per andare avanti dobbiamo ribadire un concetto: non vi fate
annebbiare dai colori del Potere. Tenete sempre a mente le sue logiche interne.
Trasversali anche alla politica.
Prosegue…
bloggorai@gmail.com
ps: Oggi, in questi giorni e in tutti i prossimi,
l’attenzione si dovrà concentrare su due grandi temi: il genocidio, lo stermino
e la deportazione della popolazione civile di Gaza e i referendum del prossimo
9 giugno.
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