Le vicende del mondo, grosso, modo, sono determinate da
ferree leggi di casualità, opportunità, necessità e convenienza. Einstein ne
sapeva qualcosa. La Rai e il Servizio Pubblico non ne sono esenti.
Proponiamo alcune riflessioni proprio sul tema “convenienza”
ovvero poniamo interrogativi ai quali è difficile rispondere.
Convenienza n. 1: la riforma (solo Rai o di più). A
chi conviene riformare cosa e quando? Sul chi si apre subito una voragine. Sul cosa
se ne apre una ancora più profonda. Sul quando … non ne parliamo proprio. Tra
i partiti di governo la situazione è assai complessa. Molti ritengono che semmai
si volesse parlare di riforma prima è necessario risolvere il problema presidenza,
con la Agnes ... ovviamente. Ma non è così semplice e banale come sembra. Anzitutto
necessario intendere bene a quale perimetro si riferisce la riforma. Della sola
Rai e della sua governance oppure estesa a tutto il sistema radiotelevisivo?
Cioè una specie di Legge di sistema tipo “Gasparri 2”? Proprio venerdì scorso è
stata diffusa un’agenzia dove si legge che “sarebbe” stata presentata appunto
la tanto attesa proposta di Fratelli d’Italia. Abbiamo chiesto il testo ma sembra
che “non è stata ancora diffusa”. C’è un punto dirimente: il canone dove le
opinioni sono profondamente divergenti. La Lega vorrebbe abolirlo e Forza
Italia no.
Tra i partiti di opposizione … pure … la situazione è
assai complessa. Lo abbiamo scritto tante volte. Delle quattro proposte nei
cassetti della VIII Commissione del Senato, tre non sanno nemmeno cosa sia l’MFA,
ovvero sono proposte da riporre negli armadi della memoria. Una sola, la
proposta 5S, è relativamente recente epperò contiene un punto nodale: il canone
assorbito dalla fiscalità generale. Su tutto il resto siamo a “carissimo amico
…”. A tal punto che il mese scorso si è svolto un incontro presso la FNSI dove
è stato proposto un “tavolo di lavoro” ma su questa iniziativa finora nessuno ne sa
nulla, salvo forse uno pseudo incontro carbonaro tra non si sa bene chi. Sembra come
il mistero dei 101 che tradirono Prodi: nessuno saprà mai almeno un nome tra
loro.
In sintesi: la riforma alcuni la vorrebbero anche se non
sanno bene quale possa essere, altri sono in attesa di un punto di rottura
prossimo venturo: il rinnovo della Concessione Rai del 2027. Intanto, a
bocce ferme, dibattito sul tema: assente, su tutti i fronti. Punto. A capo.
Convenienza n. 2: Sanremo. Tra pochi giorni sarà noto
il destino del Festival. Bene o male che vada, il quesito rimane invariato: alla
Rai conviene o meno rimanere a Sanremo? Come che si … come che no. Nei giorni scorsi
abbiamo letto una ipotesi interessante: se si dovesse andare a gara e qualora
non si presentasse nessuno, si andrebbe a “trattativa privata” e il che è tutto
dire, ovvero come ammettere che l’oggetto del contendere abbia titolo e merito.
Ci sono tante variabili in gioco. Il punto fermo è che il Comune di Sanremo
intende capitalizzare il “suo” brand mentre la Rai potrebbe avere anche la
convenienza a cambiare città, come da anni si parla. Il Comune ha alzato il
prezzo ad un livello forse inaccettabile. Nell’ex Viale Mazzini (ora in Via
Asiago) stanno valutando i possibili scenari. Vedremo intanto il prossimo 22
maggio.
Convenienza n.3: Rai Way. Questo è un tema di enorme
rilievo e di pari complessità. Conviene vendere o no? Conviene “fondersi”
con Ei Towers e a quali condizioni? Sono interrogativi ben distribuiti tra
maggioranza e opposizione e nessuno, finora, ha espresso idee chiare e risolutive.
Vendita e fusione sono due processi convergenti e paralleli ma implicano scenari
e conseguenze diverse e per certi aspetti divergenti a seconda della “lettura”
politica del dossier. Abbiamo già scritto più volte che i cosiddetti “razionali”
dell’operazione sono avvolti nel mistero dove l’unico punto fermo e prevalente,
al momento, è quello finanziario con un “beneficiario” nemmeno poi tanto
occulto. Nulla è dato sapere sul razionale “industriale” e tantomeno su quello “tecnologico”.
Un punto fermo, documenti alla mano, ci porta al cuore del Piano Industriale
approvato lo scorso anno dove si legge la cifra di 190 stimata dalla vendita di
una quota di Rai Way. Poi la cifra sarebbe stata “ridimensionata” a 120 mln. Sempre
però da incassare, presto e bene. A settembre scade il MoU che, seppure senza
impegni reciproci, dovrebbe aprire la strada ad un futuro accordo. Per quanto abbiamo
potuto sapere, tutto giace, in attesa di … ???
Chiudiamo con due note a margine. Ieri sera è andata in onda
la seconda puntata di Techedeche su Rai uno dove ha raccimolato circa l’11%: idee
zero o forse solo la restituzione di una cortesia tra “amici” (vedi Sanremo).
La sera prima, sempre su Rai Uno è andato in onda uno speciale sui vent’anni di
Ballando con le stelle: idee doppio zero. A poche settimane dalla chiusura
della stagione televisiva 2024-25 … andiamo bene !!!
Ieri sera, nel corso di Amici su canale 5 è andato in onda
un monologo di Geppi Gucciari sul tema “referendum”. Abbiamo vaga idea che questo
“termine” … questi Referendum … dala parti del Servizio Pubblico sia alquanto
ostico pure solo a pronunciarlo.
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