domenica 11 maggio 2025

Rai: il mondo delle tre (3) "convenienze"

by Bloggorai ©

Le vicende del mondo, grosso, modo, sono determinate da ferree leggi di casualità, opportunità, necessità e convenienza. Einstein ne sapeva qualcosa. La Rai e il Servizio Pubblico non ne sono esenti.

Proponiamo alcune riflessioni proprio sul tema “convenienza” ovvero poniamo interrogativi ai quali è difficile rispondere.

Convenienza n. 1: la riforma (solo Rai o di più). A chi conviene riformare cosa e quando? Sul chi si apre subito una voragine. Sul cosa se ne apre una ancora più profonda. Sul quando … non ne parliamo proprio. Tra i partiti di governo la situazione è assai complessa. Molti ritengono che semmai si volesse parlare di riforma prima è necessario risolvere il problema presidenza, con la Agnes ... ovviamente. Ma non è così semplice e banale come sembra. Anzitutto necessario intendere bene a quale perimetro si riferisce la riforma. Della sola Rai e della sua governance oppure estesa a tutto il sistema radiotelevisivo? Cioè una specie di Legge di sistema tipo “Gasparri 2”? Proprio venerdì scorso è stata diffusa un’agenzia dove si legge che “sarebbe” stata presentata appunto la tanto attesa proposta di Fratelli d’Italia. Abbiamo chiesto il testo ma sembra che “non è stata ancora diffusa”. C’è un punto dirimente: il canone dove le opinioni sono profondamente divergenti. La Lega vorrebbe abolirlo e Forza Italia no.

Tra i partiti di opposizione … pure … la situazione è assai complessa. Lo abbiamo scritto tante volte. Delle quattro proposte nei cassetti della VIII Commissione del Senato, tre non sanno nemmeno cosa sia l’MFA, ovvero sono proposte da riporre negli armadi della memoria. Una sola, la proposta 5S, è relativamente recente epperò contiene un punto nodale: il canone assorbito dalla fiscalità generale. Su tutto il resto siamo a “carissimo amico …”. A tal punto che il mese scorso si è svolto un incontro presso la FNSI dove è stato proposto un “tavolo di lavoro” ma su questa iniziativa finora nessuno ne sa nulla, salvo forse uno pseudo incontro carbonaro tra non si sa bene chi. Sembra come il mistero dei 101 che tradirono Prodi: nessuno saprà mai almeno un nome tra loro.  

In sintesi: la riforma alcuni la vorrebbero anche se non sanno bene quale possa essere, altri sono in attesa di un punto di rottura prossimo venturo: il rinnovo della Concessione Rai del 2027. Intanto, a bocce ferme, dibattito sul tema: assente, su tutti i fronti. Punto. A capo.

Convenienza n. 2: Sanremo. Tra pochi giorni sarà noto il destino del Festival. Bene o male che vada, il quesito rimane invariato: alla Rai conviene o meno rimanere a Sanremo? Come che si … come che no. Nei giorni scorsi abbiamo letto una ipotesi interessante: se si dovesse andare a gara e qualora non si presentasse nessuno, si andrebbe a “trattativa privata” e il che è tutto dire, ovvero come ammettere che l’oggetto del contendere abbia titolo e merito. Ci sono tante variabili in gioco. Il punto fermo è che il Comune di Sanremo intende capitalizzare il “suo” brand mentre la Rai potrebbe avere anche la convenienza a cambiare città, come da anni si parla. Il Comune ha alzato il prezzo ad un livello forse inaccettabile. Nell’ex Viale Mazzini (ora in Via Asiago) stanno valutando i possibili scenari. Vedremo intanto il prossimo 22 maggio.

Convenienza n.3: Rai Way. Questo è un tema di enorme rilievo e di pari complessità. Conviene vendere o no? Conviene “fondersi” con Ei Towers e a quali condizioni? Sono interrogativi ben distribuiti tra maggioranza e opposizione e nessuno, finora, ha espresso idee chiare e risolutive. Vendita e fusione sono due processi convergenti e paralleli ma implicano scenari e conseguenze diverse e per certi aspetti divergenti a seconda della “lettura” politica del dossier. Abbiamo già scritto più volte che i cosiddetti “razionali” dell’operazione sono avvolti nel mistero dove l’unico punto fermo e prevalente, al momento, è quello finanziario con un “beneficiario” nemmeno poi tanto occulto. Nulla è dato sapere sul razionale “industriale” e tantomeno su quello “tecnologico”. Un punto fermo, documenti alla mano, ci porta al cuore del Piano Industriale approvato lo scorso anno dove si legge la cifra di 190 stimata dalla vendita di una quota di Rai Way. Poi la cifra sarebbe stata “ridimensionata” a 120 mln. Sempre però da incassare, presto e bene. A settembre scade il MoU che, seppure senza impegni reciproci, dovrebbe aprire la strada ad un futuro accordo. Per quanto abbiamo potuto sapere, tutto giace, in attesa di … ???

Chiudiamo con due note a margine. Ieri sera è andata in onda la seconda puntata di Techedeche su Rai uno dove ha raccimolato circa l’11%: idee zero o forse solo la restituzione di una cortesia tra “amici” (vedi Sanremo). La sera prima, sempre su Rai Uno è andato in onda uno speciale sui vent’anni di Ballando con le stelle: idee doppio zero. A poche settimane dalla chiusura della stagione televisiva 2024-25 … andiamo bene !!!

Ieri sera, nel corso di Amici su canale 5 è andato in onda un monologo di Geppi Gucciari sul tema “referendum”. Abbiamo vaga idea che questo “termine” … questi Referendum … dala parti del Servizio Pubblico sia alquanto ostico pure solo a pronunciarlo.

bloggorai@gmail.com

Nessun commento:

Posta un commento