Oggi non parleremo del “successo” di Sinner su RaiUno e su
quanti telespettatori “giovani” ha portato in dono alla rete di Villa Arzilla. Il
problema è che se li ha portati è “una tantum” e che poi si tratta di
mantenerli.
Il tema che abbiamo posto nel titolo di oggi ci interessa da
anni e più passa il tempo e più ci convinciamo che se non si svuotano gli
scheletri nell’armadio della Rai non si potrà andare da nessuna parte. Fintanto
che un solo “potere forte” è in grado di tirare le fila del presente e del futuro
del Servizio Pubblico non si potrà andare da nessuna parte.
Attenzione però: non confondiamo il “Potere Forte” con il
potere politico di turno, segnatamente di questa “destra”. C’è oggi, c’è da
decenni, un “potere forte” dentro e intorno alla Rai trasversale, fluido,
impalpabile e sempre negato che agisce silenzioso e potente.
Ci stiamo lavorando. Abbiamo pronto già un primo pezzo. Non è facile. La querela temeraria è dietro l’angolo e molti sono assai permalosi.
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