Ancora ieri, nel mentre e nel quando rimiravo un paesaggio antico
e infinito, con il pensiero che vagava perduto tra ruderi e rovine di
un borgo abbandonato, mi ponevo domande alle quali sarà difficile trovare
risposte. Almeno in un Paese normale. Dove altro può succedere che al mattino
si legge su uno dei più autorevoli quotidiani nazionali una notizia che dopo
poche ore viene smentita clamorosamente e tutti tacciono? È successo infatti
che sabato mattina La Repubblica, a firma Giovanna Vitale titola l’intervista a
Carlo Fuortes con “Nella mia Rai i partiti non bussano più” e, nel pomeriggio,
il più diffuso notiziario online Dagospia pubblica un lancio dove si sostiene esattamente
il contrario: “Come balla, niente male: proprio una settimana fa l'AD Rai ha
incontrato di persona Matteo Salvini che cercava "rassicurazioni" sul
direttore del tg2...”. Allora (ne abbiamo già parlato sabato scorso) la domanda
alla quale non troviamo risposta è molto semplice: a chi dobbiamo credere? A Fuortes
che sostiene che “la politica non sta bussando alla mia porta” oppure al
presunto Fuortes che avrebbe incontrato Salvini in cerca di rassicurazioni sul Tg2? Magari
l’AD avrebbe pure potuto cavarsela con un semplice “si, è vero, l’ho incontrato
e non potevo fare altrimenti: mi ha chiesto di vederlo e non potevo rifiutarmi
però ho respinto sdegnosamente ogni argomento che non doveva essere di suo
interesse”.
E invece…continuiamo a rimirare panorami infiniti … vaghiamo nel vuoto e ci poniamo domande sena risposte con la sola speranza che invece il nuovo modello organizzativo possa tracciare un futuro radioso per la Rai, per il Servizio Pubblico. Magari, chissà, forse, un giorno ne sapremo qualcosa di più del Comunicato stampa che, a quanto ci dicono, è la buona sostanza di quanto approvato dal Cda. Magari è un tantinello poco, ma proprio pochino, ma … si sa…così van le cose del mondo: comunicare solo quanto basta ... a non far sapere, a non far capire.
bloggorai@gmail.com
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