Anche oggi abbiamo rinunciato alla sacrosanta pennica per ascoltare la seconda puntata dell’audizione di Fuortes/Soldi in Vigilanza ma ne è valsa la pena (per molti aspetti).
In estrema sintesi, abbiamo trovato conferma di:
1) non c’è stata e non ci sarà nessuna rivoluzione: era tutto già scritto ed approvato nel marzo 2019 con il vecchio Piano Industriale.
2) questo piano contiene un “modello organizzativo” rivisto e corretto con alcune variazioni
3) cosa significa questo modello, come verrà articolato e come verrà collocato nel “nuovo” piano industriale non è dato sapere. Non lo abbiamo capito noi da tempo e, ci sembra, nemmeno i parlamentari che continuano a chiedere chiarimenti. I soli documenti disponibili sono il “vecchio” piano industriale e le otto slides presentate ieri in Vigilanza (che sembrano il settimo segreto di Fatima: abbiamo fatto le foto dal video ma a gentile domanda ci hanno risposto con altre foto).
4) Fuortes nella sua autonomia concessa dalla Legge ha incontrato esponenti di partito. Gira voce che abbiano fatto le previsioni del tempo.
5) Delle inadempienze previste dal Contratto di Servizio attualmente in vigore non frega un ciufolo a nessuno.
Nota a margine (forse per effetto della mancanza di pennica): confusione totale!
Amen.
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