È sempre così: non si fa in tempo ad esprimere un pizzico di stanchezza, un velo di malumore che la realtà ci richiama al piacere, al divertimento allo stato puro al “noonnn cipooossso credereeeee…”. Fortunati lettori di questo Blog: avete la fortuna di sapere sempre (quasi) tutto con anticipo, almeno nelle sue grandi linee.
Lo abbiamo scritto in epoca non sospetta, sia nella precedente
gestione Salini/Foa sia in quella attuale Fuortes/Soldi: chi di comunicazione
ferisce, di comunicazione perisce (in senso buono ovviamente). Cosa è successo?
È successo che alle 15:39 l’Ufficio Stampa
Rai diffonde queste due righe: “L’Amministrato delegato Rai, Carlo Fuortes, ha nominato Maurizio Caprara suo assistente per le
attività di comunicazione e relazioni esterne”.
Tombola !!! come si può interpretare questa ardita e inedita mossa dopo appena pochi mesi dalla nomina di Pierluigi Colantoni come direttore della Comunicazione e di Stefano Marroni come capo ufficio stampa (nonchè vice direttore)?
Che qualcosa non andasse per il verso giusto lo avevamo notato da tempo: a partire del famoso articolo di Repubblica con “diamoci del Lei” dei primi di agosto tutto l’ambaradam della comunicazione non girava come doveva. Ricordate la conferenza stampa del Ministro Bianchi a Viale Mazzini? Da tempo poi, tra i tanti colleghi che si aggirano tra Viale Mazzini e dintorni, girava un diffuso malumore per il persistente silenzio alle mail, alle telefonate e ai messaggi che venivano inviati per avere chiarimenti e informazioni e spesso si è sentito dire “aridatece Giannotti !!!” che pure non era proprio un maestro.
Bene, forse anche Fuortes se n’è accorto ed ora cerca di metterci riparo in vista di una stagione che non si prospetta affatto facile. Anche lui si è reso conto che la COMUNICAZIONE non è una variabile indeterminata ma una leva di assoluto valore strategico per qualsiasi azienda e, in particolare, per “la più grande Azienda di comunicazione del Paese”.
Tutto questo si traduce in soldoni come una “sfiducia” ne confronti dei due citati? Possibile ma troppo poco per la levatura del “nominato” Caprara. Nel suo curriculum c’è un passaggio fondamentale: ha collaborato con l’ex Presidente della Repubblica Napolitano e a nessuno sfugge che mancano poco più di 60 giorno alle votazioni per il nuovo capo dello Stato. È verosimile supporre pertanto che l’AD abbia voluto “rinforzare” quest’area laddove poteva essere evidente che le persone da lui nominate prima non avevano l’esperienza e la conoscenza adeguata a questo nuovo fronte di impegno istituzionale che la Rai deve supportare. Detto questo, torniamo sempre al solito punto. È mai possibile che con una Struttura Rai Quirinale dove operano fior di giornalisti esperti e navigati come pure tra i 1780 in servizio non ce ne sia nessuno in grado di “supportare l’AD” nelle sue scelte strategiche di tale rilievo?
Abbiamo la vaga sensazione che ci divertiremo assai nei prossimi giorni … tra l'altro occhio a TIM...
Intanto vi proponiamo un giochino: caccia all’errore. Guardate qui e se lo trovate vincete un premio.
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