Ognuno si potrebbe sbizzarrire a rivedere chi potrebbe
rivestire le vesti dei vari personaggi, compreso il non citato Cesare, in
questo foro romano di Viale Mazzini dove in ogni momento tutto sembra
precipitare verso un peggio che non sembra avere fine. Leggere questa mattina i
giornali e farsi prendere dallo scoramento è tutt’uno. Oggi CdA con esiti incerti e maggioranze tanto bizzarre quanto variabili, con Laganà costretto a fare l'ago della bilancia. Auguri! Non ci sentiamo anime
candide uscite dal seminario delle Orsoline e tantomeno “dormiamo da piedi”
come si diceva una volta. Ne abbiamo viste tante da farci crescere sullo stomaco i tondini di ferro
da 14. Però, il timore che
di essere su una strada senza ritorno è forte. Questa mattina e oggi più che nel passato, si condensa in poche righe, in poche immagini plastiche, in poche
parole, tutta l’esperienza finora condotta da questo Consiglio Rai e dal suo
AD: il nulla arricchito da una invadenza della politica come forse prima non si
era mai visto. Qualcuno sostiene: anche nelle epoche passate era così ma non si vedeva. Ecco,
appunto, non si vedeva … ora si vede e la differenza non è da poco. Provate a
mettere tutti insieme i vari articoli dei quotidiani di oggi e il solo filo
ricorrente, il comune denominatore, è la “quota” di appartenenza a questo o
quel partito e non una parola sulle capacità, i meriti, la professionalità che
magari pure ci sarà ma nessuno se ne accorge.
È passato poco più di un anno e mezzo da quando si immaginava
si pensava, si sperava, nel cambiamento. Siamo tutti in attesa … Purtroppo, c’è
poco altro da aggiungere.
Un omaggio ad una nostra affezionata lettrice: ci ricorda di
citare Riccardo Iacona e il suo Presa diretta. D’obbligo la citazione di Gaber “
Per fortuna che Iacona c’è”. La puntata di ieri sera è stata particolarmente
spigolosa: la crisi della Chiesa e il ruolo di Papa Francesco contro gli
attacchi degli integralisti. Ad un certo punto, si sono viste le immagini di
una cattedrale tedesca dove, alla messa domenicale delle 10, i banchi erano pressoché
vuoti ed occupati prevalentemente da persone anziane. È stato un tutt’uno
pensare a quella parte di Rai che guarda sempre più al passato e poco al futuro,
ad una dinamica degli ascolti dove emergono
con rilevanza gli anziani rispetto ai giovani. La Rai, come la Chiesa, forse, non è più al
centro del villaggio. Già, ma questo, stamattina, a Viale Mazzini importa poco. Importante è rispettare le "quote".
bloggorai@gmail.com
Nessun commento:
Posta un commento